Riesplode la protesta della “dorsale” tirrenica, da Ladispoli a Cerveteri
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fonte:
- Il Messaggero
Riesplode la protesta della "dorsale" tirrenica, da Ladispoli a Cerveteri e Santa Marinella. Motivo scatenante: i vagoni geklati con l’arrivo dei primi freddi. Un problema che ha fatto da innesco per riproporre la denuncia di tutta una serie di disservizi che pesano su questa linea. La tratta tra Civitavecchia e Roma, che collega il litorale nord a Roma, è da anni infatti nell’occhio del ciclone per gravi carenze e problemi legati ad un servizio che non regge più l’onda d’urto dell’aumento degli utenti. Lo confermano tutti gli ottomila pendolari che ogni giorno partono per Roma da Ladispoli e Marina di Cerveteri, esasperati dalle condizioni in cui sono costretti a viaggiare. E ora che le temperature si sono abbassate si sono aggiunti i vagoni gelati. Una situazione insostenibile proprio perché le carrozze senza riscaldamento sono solo la punta dell’iceberg di problemi profondi. Scarsa pulizia dei sedili e dei servizi igienici, ritardi cronici ed ataviche carenze strutturali come le stazioni ferroviarie impresenziate sono tornati al centro della contestazione dopo un periodo di relativa calma. Si sono mosse tutte le associazioni dei pendolari che annunciano nuove manifestazioni di protesta se non ci sarà un miglioramento immediato del servizio. «I viaggiatori di Ladispoli e Cerveteri – dice Vincenzo Solofra, responsabile del comitato provinciale dell’Unione nazionale consumatori – stanno tornando a patire i disservizi delle Ferrovie dello stato non appena arriva l’inverno. E’ assurdo che treni nuovi abbiano impianti di riscaldamento spesso guasti e la gente debba salire su convogli che soprattutto di primo mattino sono celle frigorifere. Per non parlare delle toilette da terzo mondo, sovente anche chiuse, e dei ritardi sempre più frequenti in partenza da Roma. Oltretutto, anche vecchie promesse delle Fs come la realizzazione della sala di attesa e delle pensiline su tutti i binari della stazione di Marina di Cerveteri sono andate disattese. Con il risultato che persone che pagano regolari biglietti ed abbonamenti sono costrette a subire freddo e pioggia in attesa di treni quasi mai puntuali. Senza dimenticare i disabili che in entrambe le stazioni hanno insormontabili difficoltà ad arrivare ai binari non essendo state ancora abbattute le barriere architettoniche. Se non otterremo risposte tempestive dalle Fs, insieme al Codacons, stiamo vagliando l’ipotesi di attivare pesanti forme di protesta per far comprendere alle Ferrovie ma anche alla Regione che i pendolari di Ladispoli e Marina di Cerveteri non sono più disposti a pazientare». L’estate appena trascorsa la stazione di Ladispoli era finita nuovamente nell’occhio del ciclone dopo le segnalazioni del coordinatore del Codacons del litorale, Angelo Bernabei, che aveva chiesto l’intervento della Regione. L’associazione dei consumatori aveva evidenziato le difficoltà per l’apertura a singhiozzo della biglietteria ed i ripetuti guasti ai display sui binari che lasciavano senza alcuna informazione sui convogli in arrivo. Ora i monitor sono tornati a funzionare, ma altri guai attendono gli utenti ogni mattina nello scalo di piazzale Roma. E si rinnova l’appello alla Regione.
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