«Rientro costato il doppio» È pronta la class action
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fonte:
- Il Giorno
di SIMONA BALLATORE – MILANO – MARIANNA Bernini sognava Lampedusa dal 26 maggio: aveva prenotato due biglietti per lei e per Valeriano Del Prato. Partenza il 10 settembre, rientro a Orio al Serio il 17. È tra le 300 persone rimaste bloccate sull’ isola per ore prima di riuscire a far rientro a casa. Il volo era stato prenotato sul sito Alitravel.it, tour operator TourgesT e compagnia aerea AlbaStar. Partenza «liscia», rientro a ostacoli. Venerdì le prime avvisaglie. «Il volo è stato cancellato, obbligandoci ad acquistare due nuovi biglietti di ritorno ad una tariffa di molto superiore». Se per andata e ritorno avevano speso 606 euro, per tornare a Bergamo hanno dovuto aggiungere altre 685 euro e 54 centesimi, riuscendo ad assicurarsi in extremis un posto su Volotea. «Mentre continuavamo a chiamare TourgesT senza risposte, i costi dei voli lievitavano ogni 5 minuti. Così ci siamo fatti aiutare dall’ helpdesk dell’ aeroporto e abbiamo prenotato. Anche perché per domenica non era disponibile alcuna alternativa e noi dovevamo per forza rientrare al lavoro». L’ EPILOGO non ha rovinato la vacanza da sogno – alla quale molti dei viaggiatori in partenza da Milano hanno dovuto rinunciare – ma sa che la aspetta una lunga battaglia per vedersi riconoscere il rimborso. Del biglietto e di quelle ore concitate. «Era impossibile comunicare con Tourgest nella giornata di venerdì, abbiamo ricevuto solo una loro email in cui veniva comunicato l’ annullamento del volo, inviata alle 19.40 – ricorda – siamo corsi all’ aeroporto l’ ultimo giorno di vacanza e l’ attesa per parlare con l’ assistenza clienti dell’ aeroporto, dati i numerosi passeggeri nella nostra stessa situazione, è stata interminabile». Trecento persone in coda, costrette a trovarsi un volo last minute, con i più anziani in difficoltà perché, non avendo letto la mail di venerdì, hanno scoperto la pista vuota. Prezzi alle stelle, e scali su scali. Pronti a chiedere i danni anche gli albergatori alle prese con centinaia di disdette. I clienti più coraggiosi sono partiti lo stesso, confidando in un rimborso. C’ È CHI ha già contattato il Codacons, chi l’ associazione passeggeri. «Ci hanno detto già che sarà complicato, ma la vacanza non me la faccio rovinare – chiude Marianna, rientrata in banca -, avevamo anche una polizza su assistenza e cancellazione e ci appoggeremo a consulenti legali». Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons, sta già preparando una Class action. «Il danno da vacanza rovinata va riconosciuto, lo prevede anche la Corte Europea – ricorda -. In queste ore abbiamo ricevuto alcune telefonate da chi ci chiedeva consigli ma abbiamo intenzione di procedere con una Class action visto il numero di persone coinvolte». [email protected].
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