Rientri dal Nord, è conto alla rovescia La proiezione: in tutto più di 30mila
- fonte:
- Quotidiano di Puglia
rovescia è cominciato. Da domani e almeno sino a domenica sono attesi in Puglia circa 30mila fuori sede. Studenti e lavoratori che dalle prossime ore si metteranno in marcia dal Nord e Centro Italia per trascorrere le festività in famiglia a bordo di treni, aerei e bus in partenza dalle stazioni e dagli aeroporti delle grandi città del Nord e Centro Italia. Mezzi che viaggeranno quasi tutti “al completo” – seppure la capienza a bordo di Frecce, Intercity e pullman sia comunque dimezzata del 50% per effetto del Dpcm – diretti a Bari, Lecce e nei principali hub delle altre province pugliesi. Una corsa ai rientri che sulla carta era già partita da tre settimane con la caccia ai biglietti e alle prenotazioni. primi sold out a bordo dei treni di Tranitalia si erano registrati a poche ore dall’annuncio del premier Giuseppe Conte dei divieti agli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre e sino al 6 gennaio. Fatte salve le deroghe per ritornare nei luoghi di residenza, domicilio o abitazione. Spostamenti garantiti anche per motivi di necessità, lavoro o salute. Ma tant’è I primi treni dal Nord sui quali viaggiano i fuori sede arriveranno nelle stazioni pugliesi già a partire dalla tarda mattinata di domani. la corsa ai rientri proseguirà almeno sino alla serata di domenica. Stesso vale per aerei e bus. Un incremento di flussi di traffico e mobilità verso la Puglia che continua a preoccupare il governatore Michele Emiliano e l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco. Entrambi nelle scorse settimane avevano lanciato appelli ai fuori sede: «A restare nelle città do- ci si trova» e non tornare in Puglia per le vacanze di Natale. Ma sull’esodo del weekend pre- ora puntano i riflettori anche le forze dell’ordine nei giorni scorsi le Prefetture pugliesi, su input del Viminale, hanno convocato Comitati per l’ordine e la sicurezza al fine di potenziare i controlli in stazioni, aeroporti e terminal dei bus e incrementare i controlli sulle strade in vista dell’ondata di rientri. Allerta rilanciata nelle scorse ore dal Capo della Polizia Franco Gabrielli in una circolare inviata ai questori di tutta Italia, invitandoli a potenziare le verifiche sull’utilizzo delle mascherine da parte dei cittadini e a predisporre per i prossimi giorni “dispositivi flessibili” di controllo del territorio. «È prevedibile – ha scritto Gabrielli nella circolare inviata anche ai prefetti e alle altre forze di polizia – un incremento dei flussi di traffico sulla viabilità stradale e ferroviaria, determinato da significativi spostamenti di persone in occasione delle tradizionali festività natalizie». Dunque, «non si esclude che possano realizzarsi assembramenti presso le stazioni ferroviarie, portuali e aeroportuali, nonché presso i terminal del trasporto pubblico, anche con possibili momenti di tensione tra l’utenza Ecco perché Ga- ha chiesto che vengano convocati Comitati, aprendoli ai responsabili del trasporto pubblico locale e delle infrastrutture. controlli, comunque, dovranno coinvolgere sia la polizia locale sia gli uffici di specialità, vale a dire la polizia ferroviaria, stradale e quella di aeroportuale al fine di garantire l’ordine e la sicurezza. Sul fronte del “caro- infine, proprio nelle scorse ore su esposto del Codacons l’Antitrust ha avviato un’indagine preistruttoria sui prezzi dei treni durante le feste. Nel mirino soprattutto il trasporto ferroviario e le tariffe di Trenitalia e Italo. «L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – si legge in una nota – ha trasmesso ieri una richiesta di informazioni alle compagnie di trasporto ferroviario in relazione all’offerta dei collegamenti sulle principali tratte servite e al significativo aumento dei prezzi dei biglietti che si registra in alcune giornate del periodo 15 dicembre 2020- gennaio 2021». In particolare, l’Autorità ha rilevato che “un incremento dei prezzi nei giorni precedenti e in quelli successivi alle misure di blocco degli spostamenti. Alle aziende di trasporto, dunque, tre giorni di tempo per fare chiarezza.
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