3 Aprile 2003

Ricorsi Rc auto: legge al via tra le polemiche

Ricorsi Rc auto: legge al via tra le polemiche


Convertito il decreto che frena la richiesta di risarcimenti
da parte degli utenti I consumatori pensano a un referendum



Da ieri il decreto legge «frena ricorsi» è legge dello Stato. Il Senato lo ha approvato definitivamente, salvando le compagnie assicuratrici dalla valanga di ricorsi (40 mila fino a ora) da parte degli automobilisti contro le società condannate dall`Antitrust. Il provvedimento, sul quale si è astenuto il presidente della Commissione Industria del Senato Francesco Pontone (An), di fatto, elimina la possibilità di rivolgersi al giudice di pace per ottenere un giudizio di equità. Si stabilisce, infatti, che ci si debba rivolgere alla magistratura ordinaria in caso di ricorsi derivanti da contratti di massa, Rientrano in questa categoria quelli relativi all`Rc auto, alle banche o stipulati con società di servizi. Il provvedimento fissa inoltre a 1.100 euro la soglia entro la quale il giudice di pace potrà decidere secondo equità. Questo, nella sostanza, obbliga chi ricorre ad affrontare un iter giudiziario più lungo e complesso (le sentenze del giudice di pace sono invece inappella bili), che scoraggerà molti automobilisti dal fare causa di risarcimento alle compagnie.
Esulta il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, per il quale quella approvata «non è una legge salva compagnie, ma salva mercato». Marzano ha sostenuto che ora potranno partire gli incontri con le compagnie di assicurazione e con le associazioni dei consumatori «per studiare le iniziative necessarie per abbassare le tariffe dell`Rc auto. Ma – ha puntualizzato il ministro – il Governo può solo fare raccomandazione alle compagnie perché c`è il libero mercato». Anche L`Ania, l`associazione che raggruppa le società assicuratrici, è soddisfatta, ma mette subito le mani avanti dicendo di non poter dire alle compagnie: «tenete ferme le tariffe perché questo configurerebbe una violazione della legge Antitrust».
Protestano, invece, le associazioni dei consumatori, i sindacati e l`opposizione, che parlano di «provvedimento vergognoso». «Cittadinanzattiva» ha annunciato un ricorso al la Co mmissione europea «contro lo scempio consumato ai danni di milioni di consumatori». “Altroconsumo“, un`altra associazione, ha chiesto al Governo di impegnarsi «a reintrodurre un giudizio di equità nelle controversie individuali». L`Intesa dei consumatori, che raggruppa Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, spera invece nell`annullamento del decreto da parte della Corte Costituzionale e si dichiara favorevole all`ipotesi di un referendum abrogativo della legge annunciato dalla Margherita. Critiche dall`Ugl, per la quale «il decreto colpirà ancora una volta i consumatori, già tartassati dagli eccessivi rincari delle tariffe dell`Rc auto».

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