13 Dicembre 2021

Riciclare i I regali di Natale sono una grande spesa. Se poi il regalo non è gradito, o meglio se non è il regalo giusto, rischia pure di diventare una spesa inutile. Il pigiama di due taglie più piccole, il ninnolo inutile che finirà pieno di polvere, il quinto panettone che promette di essere un attentato alla dieta… cosa farne? Riciclare i regali poco graditi o solo poco azzeccati è un’opzione che sembra in crescita. Prima di tutto, si può farlo gratis: inoltrare il regalo a parenti e amici che possano apprezzarlo. Ma in tempo di crisi, c’è chi cerca di monetizzare il regalo. Cresce così il numero di consumatori che cercherà di mettere in vendita i doni ricevuti. Secondo il Codacons, un terzo di chi ricicla i regali tenterà di venderli attraverso le nuove app, i social network e i siti di e-commerce. Mentre in linea generale, un consumatore su quattro si dice pronto a riciclare i regali ricevuti. «Il caro-prezzi, l’allarme bollette e l’incertezza sul futuro determinata dal Covid – dice il presidente Codacons Carlo Rienzi – portano quest’anno non solo ad acquistare regali strettamente utili come abbigliamento e alimentari, che non a caso occupano i primi posti della classifica, ma anche a “monetizzare” i doni non graditi, che finiranno in vendita attraverso le nuove app nate proprio con lo scopo di aiutare i consumatori a disfarsi di beni che non usano, o le tante piattaforme di e-commerce accessibili a tutti». Riciclare i regali, tendenza in aumento Certo, la classifica dei regali cambia ogni anno e in fondo ogni anno si ripete. Con il rincaro dei prezzi, Natale è anche occasione per comprare, comprarsi o regalare qualcosa di utile. Ecco dunque che, secondo il Codacons, al primo posto dei regali ci sono quest’anno abbigliamento e accessori moda, seguiti dagli alimentari (negli ultimi anni sono costantemente nella top ten dei regali più gettonati) e dai giocattoli, da tradizione. Immancabili sotto l’albero ci saranno libri e cd, elettronica, prodotti per la casa, elettrodomestici, profumi e trousse. «Non tutti i regali, però, saranno azzeccati e graditi, e una parte dei doni scambiati durante le festività finirà nel girone del “riciclo” – dice il Codacons – 1 italiano su 4 (il 25% del totale) si dice pronto a riciclare i regali di Natale: la metà dei doni riciclati (il 50% circa) sarà regalato ad amici e parenti, mentre cresce sensibilmente il numero di consumatori che metterà in vendita sul web i doni ricevuti». Secondo l’analisi del Codacons, «il 33% di chi ricicla i regali tenterà di venderli attraverso le nuove app, i social network e i siti di e-commerce. Il 17% invece restituirà i regali ai negozi sostituendoli con altri prodotti o buoni acquisto». Riciclare i regali, perché no? A prima vista sembra proprio un atto quantomeno indelicato, riciclare un regalo che è stato pensato e donato a noi. Certo diventa una gaffe colossale se si ricicla la sciarpa della zia con la cugina che vive a stretto contatto con la zia stessa. Ma in molti casi, anche se non tutti, riciclare i regali può essere semplicemente un modo per condividere quello che arriva anche in eccesso, specialmente quando si tratta di alimentari, dolci e leccornie difficili da smaltire in pochi giorni. Se invece si decidere di vendere prodotti nuovi e non utilizzati (soprattutto: che si prevede non verranno mai usati) c’è allora, a parte il discorso economico, l’indubbio vantaggio di evitare lo spreco di prodotti che finirebbero nella polvere., un italiano su quattro pronto a farlo

I regali di Natale sono una grande spesa. Se poi il regalo non è gradito, o meglio se non è il regalo giusto, rischia pure di diventare una spesa inutile. Il pigiama di due taglie più piccole, il ninnolo inutile che finirà pieno di polvere, il quinto panettone che promette di essere un attentato alla dieta… cosa farne? Riciclare i regali poco graditi o solo poco azzeccati è un’opzione che sembra in crescita.

Prima di tutto, si può farlo gratis: inoltrare il regalo a parenti e amici che possano apprezzarlo. Ma in tempo di crisi, c’è chi cerca di monetizzare il regalo. Cresce così il numero di consumatori che cercherà di mettere in vendita i doni ricevuti. Secondo il Codacons, un terzo di chi ricicla i regali tenterà di venderli attraverso le nuove app, i social network e i siti di e-commerce. Mentre in linea generale, un consumatore su quattro si dice pronto a riciclare i regali ricevuti.

«Il caro-prezzi, l’allarme bollette e l’incertezza sul futuro determinata dal Covid – dice il presidente Codacons Carlo Rienzi – portano quest’anno non solo ad acquistare regali strettamente utili come abbigliamento e alimentari, che non a caso occupano i primi posti della classifica, ma anche a “monetizzare” i doni non graditi, che finiranno in vendita attraverso le nuove app nate proprio con lo scopo di aiutare i consumatori a disfarsi di beni che non usano, o le tante piattaforme di e-commerce accessibili a tutti».

Riciclare i regali, tendenza in aumento

Certo, la classifica dei regali cambia ogni anno e in fondo ogni anno si ripete. Con il rincaro dei prezzi, Natale è anche occasione per comprare, comprarsi o regalare qualcosa di utile. Ecco dunque che, secondo il Codacons, al primo posto dei regali ci sono quest’anno abbigliamento e accessori moda, seguiti dagli alimentari (negli ultimi anni sono costantemente nella top ten dei regali più gettonati) e dai giocattoli, da tradizione. Immancabili sotto l’albero ci saranno libri e cd, elettronica, prodotti per la casa, elettrodomestici, profumi e trousse.

«Non tutti i regali, però, saranno azzeccati e graditi, e una parte dei doni scambiati durante le festività finirà nel girone del “riciclo” – dice il Codacons – 1 italiano su 4 (il 25% del totale) si dice pronto a riciclare i regali di Natale: la metà dei doni riciclati (il 50% circa) sarà regalato ad amici e parenti, mentre cresce sensibilmente il numero di consumatori che metterà in vendita sul web i doni ricevuti».

Secondo l’analisi del Codacons, «il 33% di chi ricicla i regali tenterà di venderli attraverso le nuove app, i social network e i siti di e-commerce. Il 17% invece restituirà i regali ai negozi sostituendoli con altri prodotti o buoni acquisto».

Riciclare i regali, perché no? A prima vista sembra proprio un atto quantomeno indelicato, riciclare un regalo che è stato pensato e donato a noi. Certo diventa una gaffe colossale se si ricicla la sciarpa della zia con la cugina che vive a stretto contatto con la zia stessa.

Ma in molti casi, anche se non tutti, riciclare i regali può essere semplicemente un modo per condividere quello che arriva anche in eccesso, specialmente quando si tratta di alimentari, dolci e leccornie difficili da smaltire in pochi giorni.

Se invece si decidere di vendere prodotti nuovi e non utilizzati (soprattutto: che si prevede non verranno mai usati) c’è allora, a parte il discorso economico, l’indubbio vantaggio di evitare lo spreco di prodotti che finirebbero nella polvere.

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