26 Febbraio 2008

Rialzi della verde e aumenti generalizzati del gasolio

La corsa dei carburanti fa registrare un nuovo record, questa volta per la benzina, e un botta e risposta tra il ministro Bersani e i petrolieri sul nodo delle misure fiscali per contenere i prezzi. La verde ha raggiunto nei distributori Esso quota 1,413 euro al litro, “stracciando“ il precedente picco di 1,409 toccato nel luglio 2006. In un quadro di forte preoccupazione per le quotazioni internazionali del greggio, sempre vicine ai 100 dollari, e di generale allarme per il carovita, dal settore carburanti arrivano quotidianamente, ormai da giorni, segnali poco rassicuranti, visto che i rincari al distributore rischiano di innescare un effetto a catena sugli altri beni. Secondo i calcoli del Codacons, il costo medio di un pieno in Italia è lievitato, negli ultimi sette anni, di 17,3 euro per la benzina e di ben 22 euro per il gasolio. Anche ieri, del resto, accanto ai rialzi della verde, si sono registrati aumenti generalizzati del gasolio. E proprio mentre la benzina ritocca i suoi record, la Commissione Ue si appresta a portare l`Italia davanti alla Corte di giustizia europea per non essersi messa in regola sul fronte della distribuzione dei carburanti. Il governo, dal canto suo, sta definendo l`intervento fiscale per contenere il costo di benzina e diesel, e il ministro Bersani ha assicurato che le misure scatteranno “a fine mese“. Ma il titolare dello Sviluppo economico ha anche ribadito che l`effetto sul costo finale sarà contenuto entro gli 1-2 centesimi di euro. Non solo. Bisognerà stare attenti, ha avvertito il ministro, che “la riduzione vada a beneficio dei consumatori e non delle compagnie petrolifere. Non è automatico“. Il passaggio non è piaciuto ai petrolieri, con il presidente dell`Unione petrolifera, Pasquale De Vita che ha replicato che “le aziende trasferiranno al consumo qualsiasi intervento di riduzione delle accise il governo dovesse decidere, a prescindere dalle dinamiche dei mercati internazionali, del tutto autonome ed indipendenti dalla componente fiscale“. Quanto all`entità della riduzione che scaturirà dalle misure governative, De Vita manda a dire a Bersani che “sarebbe piuttosto auspicabile che fosse di misura più consistente rispetto a quella sinora ipotizzata“.

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