Restauro del Colosseo. Il rebus dell’ avvio
-
fonte:
- Il Tempo
Tre mesi. Dal 16 aprile, data dell’ ultima udienza, sono in molti ad aspettare la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso del Codacons contro il restauro del Colosseo sponsorizzato dal gruppo Tod’ s. Ma da Palazzo Spada si attende anche un’ altra decisione, quella legata al contenzioso tra la ditta Lucci, seconda classificata, e la società Gherardi, vincitrice della gara per la prima tranche dei lavori di restauro dell’ Anfiteatro Flavio con un appalto di circa 8 milioni di euro. In questo caso, l’ ultima udienza si è celebrata praticamente un mese fa, il 18 giugno. Adesso però sull’ attesa degli esiti «pesa» anche la pedonalizzazione dei Fori Imperiali. È stato proprio il sindaco Ignazio Marino a dire lunedì scorso di aver «consegnato le aree adiacenti al Colosseo alla Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma. Si tratta- aveva detto il sindaco – del passaggio necessario per avviare, tra una decina di giorni, i lavori di restauro del Colosseo finanziati da Della Valle». Certo, il Comune la sua parte l’ ha fatta, ma resta il nodo delle sentenze del Consiglio di Stato. Il Campidoglio, però, potrebbe considerare la decisione dei giudici non vincolante per iniziare, come avvenuto già con il ricorso della Lucci contro Gherardi. Il 9 marzo, infatti, i giudici hanno respinto la richiesta di sospensiva avanzata dall’ avvocato Diego Vaiano che assiste il secondo classificato, motivando la decisione con la necessità di dare «prevalenza agli interessi pubblici inerenti alla, per quanto possibile, celere realizzazione delle opere oggetto della procedura di gara». Del resto, impedimenti di carattere organizzativo all’ inizio del restauro non ce ne sono, almeno da parte della Soprintendenza speciale di Roma. Il 20 giugno il direttore del Colosseo, Rossella Rea, ha specificato che «noi siamo pronti a partire per il primo luglio. È una data che confermo, perché la Soprintendenza ha espletato le pratiche tecniche e amministrative necessarie». La stessa Rea, tuttavia, aveva sottolineato che «dobbiamo avere la certezza che entrambe le sentenze siano favorevoli». Una certezza che però a sentire Carlo Rienzi potrebbe ancora non essere considerata tale nonostante l’ arrivo di una sentenza a favore della sponsorizzazione Tod’ s. Il presidente del Codacons ha ricordato al primo cittadino che la decisione dei giudici «può essere ancora impugnata sia per revocazione che per Cassazione». Seppur debole, si tratterebbe di un elemento in più per scegliere di partire subito con il restauro.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- VARIE
-
Tags: colosseo, fori imperiali, Ignazio Marino, restauro