11 Settembre 2010

“Responsabilitá? Tutte della Provincia”

Capaccio. Non si smorzano le polemiche sulla pericolositá della strada provinciale 316, nel tratto che collega Capaccio con la frazione di Matinella di Albanella. Sono in tanti a chiedere alla Provincia un intervento di somma urgenza, dopo l’ incidente in cui avevano perso la vita Gradina Vitolo, 41 anni, e sua figlia Angelica, 16, finite nel canale con la loro auto. Tra coloro che puntano l’ indice contro l’ ente competente sul tratto, lanciando un appello per l’ adeguamento delle barriere di protezione, è Tonino del Mese, esperto nazionale Codacons viabilitá, mobilitá e sicurezza stradale. «Prima di tutto – spiega – va sottolineato che in questi anni la Provincia è stata assente. Alcune barriere di protezione della strada provinciale 316 che collega Capaccio con Albanella, infatti, sono rotte da oltre due anni – precisa l’ esperto Codacons – senza che siano state ripristinate. Ogni volta che i guard rail venivano divelti, a causa degli incidenti, avrebbero dovuto essere sostituiti. Si tratta di interventi di somma urgenza. Lungo tutto il tratto sono almeno sette i punti, per circa un chilometro, in cui le barriere sono state danneggiate mettendo a rischio l’ incolumitá degli automobilisti. Le barriere, se collocate così come stabilisce la normativa, – continua – hanno la finalitá di bloccare i veicoli, contenendo l’ impatto ed evitando che finiscano nel canale». • Del Mese sostiene che le barriere collocate lungo la provinciale 316 «sono antiquate» e «andrebbero installate quelle a tre bande». «Devono essere sostituite subito, – denuncia – altrimenti continueremo a contare i morti su un tratto di strada notoriamente a rischio». Sulla responsabilitá di quanto accaduto, l’ esperto del Codacons non ha dubbi: «E’ dell’ ente proprietario della strada che ha l’ obbligo di proteggere adeguatamente i corsi d’ acqua, così come impone la normativa. Sono tragedie che potevano essere evitate. La normativa stabilisce che, in prossimitá delle curve, come nel tratto provinciale dove si è consumata la tragedia in questione, i guard rail devono essere più fitti e resistenti. I paletti di protezione sono stati collocati su tutto il tratto ad una distanza di 3,60 centimetri». � riproduzione riservata.
 

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