9 Dicembre 2015

Registri internazionali, il Codacons: «Occhio alle iscrizioni non richieste»

Registri internazionali, il Codacons: «Occhio alle iscrizioni non richieste»

«A ttenzione alle iscrizioni nei registri internazionali». E’ questo il nuovo appello che arriva dal Codacons, che parla di «pratiche commerciali scorrette». Una nota dell’ associazione dei consumatori segnala infatti che «diverse sono state le richieste di aiuto giunte da parte di privati cittadini odi professionisti che denunciano di avere ricevuto da parte di società radicate all’ estero, una richiesta di pagamento anche per somme oltre i mille euro, per l’ iscrizione a una banca dati online a cui nessuno aveva mai chiesto di aderire». E contestualmente «è di queste ore un intervento sanzionatorio dell’ antitrust che ha erogato una sanzione di 500mila euro ad una società portoghese che rivolgeva le proprie “attenzioni” agli operatori medico – sani tari italiani». La procedura complessa, riferisce il Coda cons, «era quella di inviare una lettera che conteneva i dati del “mal capitato” al quale veniva chiesta una firma per attestare la regolarità dei dati stessi. In realtà quella era una vera e propria trappola in quanto la sottoscrizione della modulistica ricevuta e la ritrasmissione della stessa comportava l’ in consapevole sottoscrizione di un abbonamento al servizio telematico di annunci pubblicitari a pagamento sopra descritto, di durata triennale. In caso di mancata disdetta scritta, il rapporto veniva automaticamente rinnovato». Solo dopo la scadenza dei termini per l’ esercizio del diritto di ripensamento contrattualmente previsto, aggiunge l’ associazione, «le società procedevano a inviare la fattura della prima rata annuale. A questa faceva seguito una lunga serie di solleciti di pagamento delle rate insolute, caratterizzati da toni sempre più aggressivi, con l’ aggiunta di ulteriori somme a titolo di interessi di mora e spese di recupero. In diversi casi, come nel caso di una società residente a Bratislava, il meccanismo intimidatorio veniva rafforzato, reiterando i solleciti di pagamento e minacciando di adire un’ autorità giudiziaria straniera per procedere al recupero coattivo dei crediti nei confronti delle microimprese medico -sanitarie coinvolte dalla pratica commerciale. La stesse società paventavano contemporaneamente la possibilità di un ulteriore aggravio economico rispetto alle somme già richieste». Aggiunge il Codacons, attraverso il presidente provinciale di Modena Fabio Galli, che «è bene ricordare ai cittadini che queste attività il più delle volte sono state sanzionate dall’ antitr ust, come la citata società portoghese e dunque non bisogna cadere nella loro trappola. Chiunque ricevesse comunicazioni simili può rivolgersi ai nostri uffici per essere aiutato ad uscire da quella che pare essere una vera e propria ragnatela».

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this