12 Giugno 2005

REFERENDUM:GIUDICE SU SMS,NESSUNA COLPEVOLE OMISSIONE VIMINALE



(AGI) – Roma, 11 giu. – “Non puo` essere ravvisata, a carico del ministero, una condotta omissiva colpevole, giuridicamente rilevante e potenzialmente lesiva di diritti o di valori inerenti alla persona garantiti dalla Costituzione“. Il giudice della seconda sezione del Tribunale civile di Roma, Eugenio Curatola, spiega in un provvedimento di 11 pagine le ragioni per cui ha respinto il ricorso presentato dal Codacons e dal Comitato per l`appello per il no che chiedevano che il Viminale inviasse agli elettori sms sulle modalita` di svolgimento del voto in occasione del referendum sulla fecondazione assistita di domani e dopodomani. “Considerato, infatti – si legge -, che nessuna norma prescrive un obbligo per l`amministrazione di provvedere alla comunicazione delle modalita` di voto tramite sms, e` del tutto evidente che l`adozione della predetta misura, eccezionale e invasiva (per l`oggettiva incidenza sul diritto alla privacy), oltre che particolarmente onerosa, costituisce una scelta discrezionale prettamente politico-amministrativa, non valutabile dall`autorita` giudiziaria ordinaria. Ne` tale discrezionalita` puo` essere esclusa dalla circostanza che, nell`ambito di una precedente consultazione elettorale, il ministero abbia ritenuto di procedere alla trasmissione degli sms, essendo palese che la valutazione effettuata (a torto o a ragione) dall`amministrazione, per un singolo caso, non puo` costituire un precedente vincolante per la stessa amministrazione ne` e` indice di una condotta amministrativa da tenere in via generale“.

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