16 Ottobre 2010

Referendum sull’ acqua a scuola

MARANELLO. Mercoledì all’ auditorium Ferrari ha avuto luogo l’ atteso incontro organizzato dal consigliere comunale Luca Barbolini per dire "no" all’ obbligo imposto dal Comune di offrire acqua del rubinetto nelle mense scolastiche. Ed è emersa anche la ferma intenzione di organizzare un referendum con il quale i genitori saranno chiamati ad esprimersi sull’ uso dell’ acqua dell’ acquedotto. All’ incontro i relatori hanno spiegato i pro e i contro della decisione del Comune, informando i genitori sul contenuto biologico dell’ acqua maranellese. Discussa l’ assenza dell’ amministrazione comunale che ha risposto: «Non siamo stati invitati». La serata è iniziata con una risposta alle polemiche sulla presenza tra i relatori di un’ azienda produttrice di acqua: «Abbiamo invitato anche Hera ma non ha risposto – ha commentato Emilio Zannoni – Il sindaco è scivolato su una buccia di banana parlando male dei nostri relatori, abbiamo convocato dei tecnici. Non abbiamo mai detto che l’ acqua di Maranello non sia legale ma noi genitori vogliamo essere più informati e considerati dal Comune, la libera scelta c’ è solo quando c’ è informazione». Al convegno hanno parlato i biologi di Lauretana Spa, i quali hanno commentato i dati Hera e spiegato le conseguenze chimiche di ogni parametro. «L’ acqua in discussione risulta potabile ma non "bevibile" – hanno detto i tecnici – cioè non gradevole al gusto e digeribile dall’ organismo. Inoltre ha una durezza molto elevata, ai limiti dei parametri imposti e questo oltre a essere nocivo per la salute comporta difficoltà di cottura dei cereali e una rapida usura degli elettrodomestici. Il dato di fatto è che il territorio pianeggiante non è l’ ideale dal punto di vista chimico e la presenza di gesso sui nostri appennini peggiora le cose». Sul fronte medico nessun intervento si è concentrato sulla dannosità: il dottor Mattioli ha incentrato l’ intervento sui problemi psicologici: «Quando un medico indica come dannosa l’ acqua del rubinetto per un bambino, lo mette in condizioni di esserne esonerato, questo però crea un emarginato, un diverso che potrebbe sviluppare di conseguenza un senso di inadeguatezza. I genitori devono preoccuparsi, perchè chi ci guadagna in questi casi non è mai il bambino». Hanno concluso il presidente di Codacons Modena, Fabio Galli, e il consigliere Barbolini; nei loro intenti oltre ad un piano informativo c’ è la voglia di bloccare l’ avvento di questo obbligo e hanno annunciato un referendum in proposito. Ieri ha risposto il sindaco, Lucia Bursi: «Abbiamo fatto molti incontri informativi spiegando che le acque sono diverse ma sicure, prima di intervenire con questa manovra abbiamo chiesto a dei pediatri. Per quanto riguarda la polemica sul costo del buono pasto che resterà inalterato abbiamo già detto che investiremo i soldi risparmiati sul costo delle bottiglie per intensificare i controlli».

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this