Referendum, non c`è obbligo di sms
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fonte:
- Il Messaggero
Respinto il ricorso del Codacons, è polemica. I referendari al seggio di prima mattina: “Speriamo nel miracolo“ Referendum, non c`è obbligo di sms
Il Tribunale di Roma: il governo è libero. Battaglia per il quorum. Ciampi alle urne
ROMA – Black out sugli sms “istituzionali“. Viminale dispensato. Cittadini “fai da te“ in piena mobilitazione. Infatti l`informazione sul voto di oggi e domani sul referendum sulla procreazione assistita tramite messaggini, così come fu fatto per le recenti elezioni europee, è tramontata. Il Tribunale di Roma, presieduto da Eugenio Curatola, ha rigettato per carenza di legittimazione il ricorso presentato dal Codacons nel quale chiedeva al ministero dell`Interno l`invio di sms informativi sulla consultazione popolare. “Vota. E vota presto così si annulla l`effetto astensione“. “Quattro sì per la salute della donna“. “La coscienza ti dice vota“. Tocca, così, alla grande catena di amici e conoscenti arrangiarsi con incitamenti al voto da cellulare a cellulare. “Passa l`sms e vanifichi il silenzio del Viminale“. Comunque, una “soddisfazione politica“ Carlo Rienzi del Codacons, intende prendersela: “Ricorreremo in Appello“. Intanto la sua rivincita resta quella di criticare il ministro Pisanu: “Gli elettori sono cavie sulle quali il ministro può decidere di sperimentare gli sms violando la privacy quando gli conviene politicamente“. Non si lascia demoralizzare il segretario dei Radicali, Daniele Capezzone: “Ci vorrebbe Totò: “ma mi faccia il piacere…“. Sono convinto che, contro tanta arroganza, ci sarà una grande risposta degli italiani“. Mentre nel segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, sembra annidarsi l`ombra del sospetto: “Avranno fatto i loro ragionamenti giuridici. Mi auguro solo strettamente giuridici“. Soddisfatto Giro (FI), dal tribunale “atto dovuto“. Ora tocca attuare la contromossa. Quella del quorum. Mettersi in pista per il voto già nella mattinata di oggi confidando nell“`effetto trainante“. E così Radicali, Ds, e “Donne per il sì“ votando nella mattinata di oggi potrebbero mettere con le spalle al muro il fronte astensionista. Una percentuale alta di votanti nella giornata di oggi potrebbe assicurare il superamento del quorum che, dopo la risicata percentuale (15-20%) di italiani residenti all`estero che si sono recati alle urne, è fissato introno al 52%. Insomma, battiamoli sul “tempo“. Si presenta al seggio di via del Lavatore a Roma, già alle 7,45, in anticipo sull`apertura (prevista alle ore 8), il leader radicale, Marco Pannella. Idem farà Capezzone in quello di via Fonteiana sempre a Roma. Al seggio di via Necropoli Grotticelli a Siracusa alle ore 9,30 sarà il ministro Stefania Prestigiacomo. A Roma Margherita Boniver vota in via Sicilia, Emma Bonino al Lungotevere della Farnesina. L`avvocato Giulia Bongiorno alla ore 12 sarà in via Marinai Alliata a Mondello. Il sindaco di Roma Walter Veltroni alle 10 voterà alla scuola di via Novara. Anche Piero Fassino e Oliviero Diliberto si mobiliteranno nella mattinata. Ma c`è di più: il segretario dei Ds, rompendo la giornata di silenzio, sarà ospite di un filo diretto su Radio radicale dalle 12 alle 13. Un discorso diverso riguarda invece il presidente Ciampi. Il capo dello Stato non vuole venir meno al suo ruolo super-partes. Il riserbo di Ciampi e della signora Franca è dettata dal fatto che questo referendum ha assunto un valenza politica. Per cui quando andrà a votare lo farà sapere solo pochi minuti prima di arrivare al seggio della scuola elementare G. Mazzini in via Bacchiglione. Appelli da Magistratura democratica che invita al voto contro “la prepotente campagna astensionista“ e dal giornale vaticano L`Osservatore romano che ricorda la posizione astensionista della Chiesa. Oggi protesta dei Radicali a favore del diritto di voto per i disabili intrasportabili.
Respinto il ricorso del Codacons, è polemica. I referendari al seggio di prima mattina: “Speriamo nel miracolo“ Referendum, non c`è obbligo di sms Il Tribunale di Roma: il governo è libero. Battaglia per il quorum. Ciampi alle urne di PAOLA OREFICE ROMA – Black out sugli sms “istituzionali“. Viminale dispensato. Cittadini “fai da te“ in piena mobilitazione. Infatti l`informazione sul voto di oggi e domani sul referendum sulla procreazione assistita tramite messaggini, così come fu fatto per le recenti elezioni europee, è tramontata. Il Tribunale di Roma, presieduto da Eugenio Curatola, ha rigettato per carenza di legittimazione il ricorso presentato dal Codacons nel quale chiedeva al ministero dell`Interno l`invio di sms informativi sulla consultazione popolare. “Vota. E vota presto così si annulla l`effetto astensione“. “Quattro sì per la salute della donna“. “La coscienza ti dice vota“. Tocca, così, alla grande catena di amici e conoscenti arrangiarsi con incitamenti al voto da cellulare a cellulare. “Passa l`sms e vanifichi il silenzio del Viminale“. Comunque, una “soddisfazione politica“ Carlo Rienzi del Codacons, intende prendersela: “Ricorreremo in Appello“. Intanto la sua rivincita resta quella di criticare il ministro Pisanu: “Gli elettori sono cavie sulle quali il ministro può decidere di sperimentare gli sms violando la privacy quando gli conviene politicamente“. Non si lascia demoralizzare il segretario dei Radicali, Daniele Capezzone: “Ci vorrebbe Totò: “ma mi faccia il piacere…“. Sono convinto che, contro tanta arroganza, ci sarà una grande risposta degli italiani“. Mentre nel segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, sembra annidarsi l`ombra del sospetto: “Avranno fatto i loro ragionamenti giuridici. Mi auguro solo strettamente giuridici“. Soddisfatto Giro (FI), dal tribunale “atto dovuto“. Ora tocca attuare la contromossa. Quella del quorum. Mettersi in pista per il voto già nella mattinata di oggi confidando nell“`effetto trainante“. E così Radicali, Ds, e “Donne per il sì“ votando nella mattinata di oggi potrebbero mettere con le spalle al muro il fronte astensionista. Una percentuale alta di votanti nella giornata di oggi potrebbe assicurare il superamento del quorum che, dopo la risicata percentuale (15-20%) di italiani residenti all`estero che si sono recati alle urne, è fissato introno al 52%. Insomma, battiamoli sul “tempo“. Si presenta al seggio di via del Lavatore a Roma, già alle 7,45, in anticipo sull`apertura (prevista alle ore 8), il leader radicale, Marco Pannella. Idem farà Capezzone in quello di via Fonteiana sempre a Roma. Al seggio di via Necropoli Grotticelli a Siracusa alle ore 9,30 sarà il ministro Stefania Prestigiacomo. A Roma Margherita Boniver vota in via Sicilia, Emma Bonino al Lungotevere della Farnesina. L`avvocato Giulia Bongiorno alla ore 12 sarà in via Marinai Alliata a Mondello. Il sindaco di Roma Walter Veltroni alle 10 voterà alla scuola di via Novara. Anche Piero Fassino e Oliviero Diliberto si mobiliteranno nella mattinata. Ma c`è di più: il segretario dei Ds, rompendo la giornata di silenzio, sarà ospite di un filo diretto su Radio radicale dalle 12 alle 13. Un discorso diverso riguarda invece il presidente Ciampi. Il capo dello Stato non vuole venir meno al suo ruolo super-partes. Il riserbo di Ciampi e della signora Franca è dettata dal fatto che questo referendum ha assunto un valenza politica. Per cui quando andrà a votare lo farà sapere solo pochi minuti prima di arrivare al seggio della scuola elementare G. Mazzini in via Bacchiglione. Appelli da Magistratura democratica che invita al voto contro “la prepotente campagna astensionista“ e dal giornale vaticano L`Osservatore romano che ricorda la posizione astensionista della Chiesa. Oggi protesta dei Radicali a favore del diritto di voto per i disabili intrasportabili.
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