21 Settembre 2021

Reddito di cittadinanza e pensione a rischio per i non vaccinati? Scoppia la polemica dopo la proposta

Reddito di cittadinanza a rischio, dopo la decisione del Governo di estendere il green pass obbligatorio a tutto il mondo del lavoro.

Codacons, infatti, chiede la sospensione del sussidio per chi non si sottopone alla vaccinazione contro il Covid-19. Stessa proposta anche per i percettori di pensione.
Obbligo di green passi per lavoratori: i rischi per i non vaccinati

Ricordiamo che nei giorni scorsi, con l’approvazione di apposito decreto, il Governo, ha reso obbligatorio il green pass (attestante la vaccinazione anti Covid-19) per i lavoratori del settore pubblico e privato. L’obbligo decorre dal 15 ottobre 2021.

In assenza della certificazione verde sono previste per tali lavoratori sanzioni anche pesanti. Ad esempio, con riferimento ai lavoratori del settore privato è stabilito che se il lavoratore comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente senza diritto alla retribuzione fino alla presentazione del green pass stesso. Ad ogni modo, non sono previste conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

È prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro per i lavoratori del settore privato che abbiano avuto accesso violando l’obbligo di green pass. Inoltre, per le aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista una disciplina volta a consentire al datore di lavoro a sostituire temporaneamente il lavoratore che ne è privo.
Reddito di cittadinanza a rischi: la richiesta di Codacons per i percettori

Così come il lavoratore senza green pass rischia la sospensione dello stipendio, il Codacons, con una propria richiesta, mette anche la pensione ed il reddito di cittadinanza a rischio.

Sulla base dello stesso principio, infatti, si chiede l’estensione sia a chi percepisce il reddito di cittadinanza, sia ai pensionati, istituendo la sospensione del sussidio voluto dal M5S nei confronti degli aventi diritto che risultino non vaccinati, e la sospensione della pensione per quegli anziani che rifiutano la vaccinazione.

In quest’ultimo caso, “si avrebbe il vantaggio aggiuntivo di proteggere una categoria fragile all’interno della quale si registrano ancora forti opposizioni al vaccino”, così spiega il presidente, Carlo Rienzi.

La proposta non è certo ben vista dai fautori del sussidio, il cui scopo, ricordiamo è quello di dare sostegno a famiglie che già si trovano in uno stato di difficoltà economica e che dovrebbe accompagnare in percettori verso una (ric)collocazione nel mondo del lavoro.

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