28 Novembre 2012

Redditi delle famiglie sempre più giù nel 2012

Redditi delle famiglie sempre più giù nel 2012

 

ROMA La crisi morde. Pesa sui bilanci delle famiglie italiane, che per il quinto anno consecutivo vedono assottigliarsi il reddito disponibile. Tanto che si trovano anche costrette a tagliare o rinviare l’ acquisto di case, diminuendo di conseguenza la richiesta di finanziamenti alle banche. La Banca d’ Italia lancia l’ allarme e i consumatori risollevano i timori per la drammaticità della situazione, chiamando a rapporto il governo. A fornire nuovi numeri delle conseguenze della crisi è stato ieri Salvatore Rossi, vice direttore generale della Banca d’ Italia in occasione di un convegno Abi-Assofin sul credito. «Far tornare a crescere il prodotto e i redditi è la maggior sfida per il nostro Paese», ha dichiarato Rossi, ricordando che il credito alle famiglie «mostra segni di affanno. I prestiti in essere si stanno, pur lentamente, contraendo, le nuove erogazioni sono molto più contenute che negli scorsi anni». E questo anche perchè dopo aver già accusato -5% tra 2008 e 2011 il reddito reale delle famiglie non fa ben sperare. «Quest’ anno», secondo Rossi, «se ne profila una diminuzione anche più marcata di quella, del 2,5%, avutasi in occasione della recessione del 2009». «Fino a che le famiglie continueranno ad avere una riduzione del loro reddito reale, i consumi non potranno che scendere e l’ Italia, conseguentemente, non sarà in grado di crescere ed uscire dal tunnel della crisi» avverte il Codacons che chiede al governo di congelare le tariffe pubbliche, dall’ acqua ai rifiuti, dai pedaggi autostradali al canone Rai, dalla luce al gas. Solo così, affrma l’ associazione dei consumatori, potrà essere salvaguardato il reddito reale delle famiglie. Un po’ per minor domanda un po’ per offerta più selettiva da parte delle banche, fatto sta che anche il rallentamento dei prestiti alle famiglie si è accentuato, con una dinamica divenuta negativa nel terzo trimestre 2012 (-1% l’ andamento dei prestiti rispetto al 2011). Inevitabile che la situazione si ripercuota sui mutui immobiliari. Se si tiene conto che quest’ anno fino a settembre ne sono stati erogati per poco più di 21 miliardi, a fine anno si arriverà a circa 30. Ammontare, molto minore di quello registrato nei due anni precedenti, e anche di quello del 2009, l’ altro anno di forte recessione in cui furono erogati 40 miliardi di euro. E la spesa per prodotti di consumo quotidiano «si è ridotta quasi della metà passando dal 38,9% del 1991 al 22,8 del 2011 sul totale dei consumi delle famiglie». dichiara Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione che riunisce le imprese della distribuzione moderna organizzata, Per Federdistribuzione ciò è accaduto sia per una crescita dei consumi più voluttuari ma soprattutto «per l’ esplosione dei consumi obbligati (bollette, benzina, affitti) che sono cresciuti enormemente. Dunque» per Cobolli, «gli aumenti subiti sui prezzi dei consumi obbligati hanno portato a ridurre la quota di spesa dei beni più tradizionali, alimentari e non alimentari». Ad allarmare ulteriormente, c’ è la situazione finanziaria che può rendere alcune famiglie vulnerabili. Chi dispone di reddito basso e ha contratto debiti onerosi per pagamenti periodici di interessi e restituzione del capitale, può aver difficoltà a pagare. Banca d’ Italia ha misurato che nel 2010 il 3,6% delle famiglie italiane, poco meno di 900mila, era gravata da un servizio del debito superiore al 30% del reddito.

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