10 Aprile 2008

Record per il petrolio, vola la benzina

Record per il petrolio, vola la benzina
Il greggio sfonda quota 112 dollari

Un nuovo record per il petrolio e una raffica di aumenti per benzina e gasolio. Il binomio che fa tremare tutti i bilanci di spesa continua a produrre i suoi effetti. Ieri, per via dei dati diffusi sui cali – non attesi – delle scorte americane, il greggio ha sfondato un tetto mai raggiunto ed è stato fissato (per i barili con consegna a maggio) a 112, 21 dollari. Il Brent di Londra ha toccato invece i 109,50 al barile, aggiornando a sua volta il record. Il picco americano è stato provocato dal fatto che le scorte Usa sono scese nell`ultima settimana di 3,2 milioni di barili, a dispetto degli analisti che avevano scommesso su un aumento di 2,2 milioni. Analogo andamento per le scorte di benzina, ridottesi più del previsto. Ma “magazzini“ Usa a parte, le conseguenze italiane di questa costante rincorsa al rialzo nel mercato del greggio si erano già fatte sentire in giornata quando – dopo i rialzi dettati due giorni fa dall`Agip – le altre compagnie avevano rivisto al rialzo i listini dei prezzi consigliati ai gestori: la verde si porta così, per tutti i marchi, a ridosso di 1,40 euro al litro, mentre il diesel sfiora quota 1,37 euro. Gli aumenti scattati ieri sono nell`ordine di 1-1,5 centesimi al litro per la benzina e arrivano fino a 2 centesimi al litro per il gasolio. Per la verde si va così dall`1,398 euro fissato da Agip, Api, Ip e Total all`1,389 della Tamoil; per il gasolio dall`1,369 della Total all`1,360 della Esso. Una raffica di ritocchi che ha sollevato le proteste dei consumatori, ma anche dei produttori agricoli, sempre più preoccupati per le conseguenze che i rialzi del greggio possono provocare nei costi aziendali. Federconsumatori chiede che si smetta di “speculare sulle tasche degli italiani“. L`associazione calcola infatti che nel 2008 le famiglie italiane spenderanno 600 euro in più per i consumi energetici e 240 euro in più per i soli carburanti. “Il prossimo governo, appena insediatosi, dovrà studiare nuovi sgravi fiscali sui prezzi dei carburanti e incrementare fortemente la concorrenza del settore“ sottolineano i “colleghi“ del Codacons. “La prima misura da adottare – commenta il presidente Rienzi – dovrà essere l`apertura rapida e senza ostacoli della vendita presso la grande distribuzione, che, come noto, comporterebbe una riduzione dei listini fino a 7 centesimi di euro al litro“. Ma sul piede di guerra sono anche gli imprenditori della Coldiretti: i prezzi delle materie prime e del petrolio – sottolineano – spingono verso l`alto i costi di produzione degli alimenti e fanno segnare un aumento medio del 9 per cento per le imprese. I consumatori dell`Aduc, già vedono i rischi che ciò comporterà sulle tavole degli italiani e mettono in conto – per la prossima estate – rialzi medi della spesa alimentare del 5,5 per cento. “La tendenza per i prezzi resta orientata all`aumento, il processo non si arresta“ afferma Primo Mastrantoni, segretario nazionale. Per contrastare il fenomeno Federdistribuzione (la grande distribuzione organizzata in Italia) ha lanciato una campagna che da maggio a dicembre garantirà una raffica di promozioni contro il caro-prezzi. Dalle merendine all`olio, dalla pasta al riso, nei 13 mila punti vendita coperti dall`associazione 17 categorie di prodotto dovranno avere almeno una varietà in sconto fra il 10 e il 40 per cento.

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