RcAuto, un referendum contro il decreto
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fonte:
- Il Nuovo.it
Presentato a Roma il comitato promotore al quale aderiscono l`Intesa dei consumatori, esponenti sindacali e senatori della Margherita. Domani il tavolo tecnico da Marzano. Nessun accordo in vista
ROMA ? Contro il decreto salva-compagnie approvato ieri in via definitiva dal Senato si lavora già al referendum abrogativo. Oggi è stato presentato il comitato promotore ? ancora provvisorio in quanto si attendono ulteriori adesioni ? al quale partecipano i senatori della Margherita Roberto Manzione e Antonio Montagnino, Elio Lannutti (Adusbef), Carlo Rienzi (Codacons), RosarioTrefiletti (Federconsumatori) e Carlo Pileri (Adoc) e al quale hanno aderito anche Raffaele Bonanni (Cisl), Nicoletta Rocchi (Cgil), Paolo Pirani (Uil) e Marcopaolo Nigi (Confsal). Il comitato sta già predisponendo il quesito referendario che verrà depositato presso la Corte Costituzionale dopo la pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale. Bonanni, annunciando la propria adesione al comitato chiede il pieno sostegno delle organizzazioni sindacali: “Il sindacato non può stare alla finestra su una vicenda scandalosa come quella del decreto salva compagnie assicurative. Il referendum è un?iniziativa sacrosanta e il sindacato deve sostenerlo“.
Il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, sul referendum fa spallucce (?ognuno prende le iniziative che crede?) e difende il decreto convertito in legge: “La legge mette ordine in un settore che rischiava la confusione più totale“, con oneri per le compagnie e conseguenti costi per gli assicurati. “Il mio obiettivo non è quello di far aumentare le tariffe ma di ridurle“.
Intanto, l?incontro al ministero delle Attività produttive tra governo, consumatori, Ania e Isvap in programma domani, come conferma lo stesso ministro, avrà esclusivamente carattere tecnico e non si prevedono quindi passi avanti in direzione di un accordo tra consumatori e compagnie. Il tavolo vero e proprio, invece, dovrebbe essere convocato per la prossima settimana, ma l`ipotesi di un accordo resta lontana nonostante Marzano intenda partecipare “per dare l`avallo alle decisioni“. Proprio ieri l`Ania, per bocca del direttore generale Giampaolo Galli aveva fatto una brusca marcia indietro rispetto agli annunci dei giorni scorsi (sconti tariffari ai neopatentati una volta convertito il decreto in legge), ammettendo che l`associazione non può fare pressione
sulle compagnie per ridurre le tariffe e rinviando la palla al ministro chiedendogli di intervenire con una sorta di “moral
suasion“. Una moral suasion del tutto inutile visto che lo stesso Marzano puntualizza che “la formazione delle tariffe, come quella dei prezzi, spetta al mercato“.
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