6 Febbraio 2014

Rcauto, niente sconti «È una resa alle lobby»

Rcauto, niente sconti «È una resa alle lobby»

ROMA. Rc Auto, stop agli sconti. Con lo stralcio dell’ articolo 8 dal decreto “Destinazione Italia”, salta la riforma delle polizze auto, che introduceva tariffe agevolate per gli automobilisti che accettavano determinate condizioni. Cantano vittoria le lobby di carrozzieri, medici legali e assicurazioni. È andato a vuoto il tentativo di calmierare i premi con l’ adozione di un tariffario unico sugli infortuni. In realtà, ha fatto marcia indietro il governo, cedendo al pressing di ampi settori della sua maggioranza (dal Pd a Ncd) e addirittura spaccandosi in commissione Finanze, con un sottosegretario allo Sviluppo, Claudio De Vincenti, favorevole allo stralcio e l’ altro sottosegretario, Simona Vicari, che si è pubblicamente dissociata dal la scelta di stoppare la riforma. «Ci sono state fortissime pressioni per far saltare il decreto». Il decreto non è saltato, il taglio delle tariffe sì. Una decisione maturata a palazzo Chigi nel corso di un vertice di maggioranza con il premier Enrico Letta, che ha dato il via libera allo stralcio per accelerare l’ iter del decreto in scadenza il 21 febbraio. Il provvedimento approda orain aula allaCamera dove non si esclude il ricorso alla fiducia che potrebbe essere autorizzata oggi dal Consiglio dei ministri. Per convertire il decreto i tempi sono strettissimi: dalla prossima settimana la Camera si occuperà di legge elettorale e il decreto deve ancora essere esaminato dal Senato. Dopo che gli sgravi peri libri sono stati ridotti a una manciata di spiccioli (previsti pochi sconti solo per gli studenti), lo stop di ieri alta glio delle tariffe svuotaulteriormente il decreto ribattezzato Destinazione Italia. Lo stralcio è stato avallato da molti deputati del Pd e di Ncd mentre Fi e M5S hanno unitole forze per stoppare la norma: un ampio fronte trasversale che ha contribuito da eliminare l’ articolo 8 dal testo venendo incontro soprattutto alle richieste di carrozzieri e medici legali. Le compagnie, per bocca dell’ Ania, hanno scaricato ogni responsabilità sui politici: «Ancora una volta, la politica decide di non decidere, pressata dalle spinte corporative». Il Codacons non ha dubbi: «Il governo si è arreso alle lobby delle assicurazioni», ha detto il presidente Carlo Rienzi. L’ unica buona notizia per i consumatori è che non ci sarà l’ aumento delle accise sulla birra, che dovevascattare da marzo (i 15 milioni di mancati incassi saranno coperti con fondi del ministero) mentre è stato confermato il rincaro dell’ imposta da gennaio 2015. Un altro emendamento approvato in commissione prevede la sospensione nel 2014 delle cartelle Equitalia per i contribuenti che vantano crediti nei confronti dello Stato. L’ altra novità, comunicata ieri da Equitalia, è la possibilità di bloccare le co siddette “cartelle pazze” (come la richiesta di pagare somme già versate o non dovute al Fisco) con un clic sul sito della società di riscossione dei tributi. Aerei, rimborsi facili. Via libera dell’ Europarlamento a nuove regole per tutelare i passeggeri degli aerei, che avranno diritto aunvero risarcimento in caso di ritardo, danneggiamentoosmarrimentodeibagagli.La principale novità riguarda il fatto che la compagnia aerea non potrà più invocare generiche «circostanze eccezionali» per negare il risarcimento ma dovrà fornire una spiegazione completa per iscritto. Non solo. Se, dopo due mesi dal ricevimento del reclamo, la compagnia non si fa viva, si presume che siano state accolte le richieste del passeggero. Nei casi di fallimento della compagnia, è prevista l’ istituzione di un Fondo o di adeguate polizze assicurative per tutelare i passeggeri che si ritrovano con biglietti altrimenti inutilizzabili. La direttiva dovrà ora essere approvata dal Consiglio dei ministri Ue edentrerà in vigore entro due anni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Insomma, non è una svolta a portata di mano.
michele lombardi

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