Rc-auto, carburanti e gas, rincari record nel napoletano
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fonte:
- Metropolis
Sarà un aprile di rincari, una primavera difficile soprattutto per i cittadini della Campania. Dall’assicurazione auto ai carburanti, dalle bollette ai pagamenti imposti da Equitalia: la sforbiciata sui bilanci familiari peserà come macigni e le associazioni dei consumatori sono già sul piede di guerra. Associazioni che hanno già fatto una stima degli effetti dei rincari per le famiglie italiane, che per il 2010 affronteranno un aggravio di spesa chge sfiora i 761 euro. Una cifra media, che diventa quasi il doppio (superiore ai 1.200 euro) se riferito ai contribuenti campani.
Il caro Rc-auto
Il costo medio annuo cresce fino 562 euro, ma è a Napoli e in provincia che si registrano i rincari più onerosi. Più 21,8%. E’ una agli aumenti quella imposta dalle compagnie di assicurazioni, l’ennesima politica che graverà sulle tasche dei consumatori, per i quali la gestione dell’auto comincia ad essere un lusso. Dopo aver subito gli aumenti delle tariffe autostradali e gli ultimi ingiustificati rincari sul fronte dei carburanti, ora fanno paura le maggiorazioni delle tariffe Rc-auto.
La denuncia arriva da Adusbef e Federconsumatori, per le quali ogni famiglia italiana dovrà sborsare 130 euro in più. Secondo i rilevamenti effettuati, le tariffe sono aumentate del 15% ed ora si chiede un intervento da parte dell’Isvap e del ministero dello Sviluppo Economico. Il picco che si registra nel napoletano è “vergognoso”, dicono le associazioni. “Chiedere ai cittadini una polizza media da 742 euro annui è assurdo”. Ed è ancora più assurdo che “gli aumenti complessivi dalla cosiddetta liberalizzazione del settore sono stati pari al 171%”.
Il caro carburanti
Dopo la pubblicazione dei dati delle scorte settimanali di greggio negli Stati Uniti – che indicano che il future sul Brent con scadenza a maggio si porta a 83,44 dollari con un rialzo dello 0,898 per cento – anche alla benzina è toccata la stessa sorte, arrivando ormai in alcuni distributori a 1,422 euro al litro, mentre il gasolio è a quota 1,25 euro. Prezzi che fanno lievitare il pieno, aggiungendo circa 200 euro in più su base annua per ogni automobilista, almeno secondo i calcoli del Codacons.
Per correre ai ripari, il Governo pensa a un intervento tempestivo con un decreto legge. Intanto, la Cisl ha chiesto di sterilizzare il prezzo della benzina dalle troppe tasse. Infine il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha proposto di ”eliminare l’indicazione dei millesimi dai listini” per limitare ”la corsa selvaggia dei prezzi”.
Dal governo rilanciano: “Occorre una riforma per superare il divario del prezzo della benzina tra Italia e Paesi Ue. Quale sarà lo strumento per la riforma si deciderà successivamente. Non abbiamo mai escluso la possibilità di un decreto legge che finora non è stato possibile assumere, anche perchè è necessario discuterne con i neoeletti presidenti delle Regioni”
Il caro-gas
Di solito, l’aumento del prezzo del petrolio si tira dietro il rincaro del gas. Anche se le due risorse appartengono a due mercati diversi, c’è sempre stato un legame richiesto dai produttori nei contratti a lungo termine (5-10-20 anni), in quanto aveva vantaggi sia per i produttori che per gli acquirenti.
Adesso le cose però potrebbero cambiare. Un piccolo segnale lo dà una sentenza del tribunale tedesco di Amburgo del 24 marzo scorso. I giudici per la prima volta hanno stabilito che il prezzo del gas non deve essere più collegato a quello del petrolio.
In ogni caso, l’aumento stimato dal primo di aprile per la bolletta del gas è del 3 per cento, pari ad un aumento di 34 euro annui dopo quello avvenuto precedentemente di 28 euro.
Gli altri rincari
Tariffe autostradali, biglietti dei treni, spese dei servizi bancari, rate dei mutui. Tutto vola in su, e tutto contribuirà ad aumentare la spesa annua delle famiglie.
“Dopo i drammatici dati relativi alle ore di cassa integrazione, sopra il miliardo, ed il continuo aumento del tasso di disoccupazione all’ 8,5 % che, oltre i drammi sociali ed individuali, comporteranno una caduta del potere di acquisto delle famiglie italiane di 565 euro annui, si aggiunge ora una vera e propria stangata alle famiglie”, dicono i presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti.
Si tratta di una “stangata preannunciata” e che, dicono, “oggi viene aggiornata per i rincari autostradali, per il continuo aumento del prezzo della benzina nonché per l’aumento stimato dal primo di aprile per la bolletta del gas”. Salgono anche le tariffe aeroportuali altri 65 euro (spalmando i costi diretti e indiretti su 130 milioni di passeggeri) mentre quelle autostradali valgono altri 60 euro.
Il ricorso per multe e i contenziosi comporterà un esborso di ulteriori 55 euro. Per gas, acqua e rifiuti le famiglie tireranno fuori mediamente 62, 18 e 35 euro in più. L’aumento dei servizi bancari costerà altri 30 euro aggiuntivi e l’aumento delle rate dei mutui circa 80 euro. Cifre compensate solo dal calo delle tariffe elettriche che varranno però solo 10 euro.
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