13 Aprile 2001

Rc auto, protesta di piazza

In occasione del «clacson-day» nelle maggiori città italiane le associazioni sono tornate ad alzare la voce contro gli aumenti tariffari varati dalle compagnie assicurative. C`è chi ha proposto un nuovo blocco e chi si sta attrezzando per costituire una polizza alternativa. I motociclisti intanto: sono tariffe da estorsione


Rc auto, protesta di piazza


I consumatori: via all`autodifesa. L`Isvap: raccolta premi +9,3%

Milano. Da Internet alla piazza. Dopo la pubblicazione dei costi delle polizze sul sito del ministero dell`Industria (www.minindustria.it), lo scontro tra consumatori e assicurazioni sul caro-tariffe si è trasferito ieri nelle strade delle grandi città italiane per il «clacson day». A mezzogiorno hanno dato fiato alle trombe gli automobilisti romani, quelli napoletani, torinesi e milanesi. La protesta organizzata dal Cncu – sigla che raccoglie tutte le principali associazioni in difesa dei consumatori – ha coinvolto anche alcuni capoluoghi di provincia.

Si è trattato del primo giorno di auto-difesa dalle compagnie, come l`hanno ribattezzato i manifestanti.
Ma se le associazioni suonano all`unisono i clacson per farsi sentire, in molti casi chiedono cose diverse. Il Codacons suggerisce ai cittadini di ribellarsi al caro Rc Auto «non rinnovando automaticamente le polizze». Ma auspica anche – insieme ad Adoc, Federconsumatori, Adusbef e Movimento difesa del cittadino – un nuovo blocco delle tariffe «per almeno un altro anno». Una misura a cui, secondo l`associazione dei consumatori, si dovrebbe aggiungere anche lo scioglimento dell`Ania, ovvero dell`associazione che raccoglie le compagnie assicurative, e dell`Isvap, l`istituto deputato al controllo del settore. Contro il congelamento delle tariffe si schierano invece Cittadinanzattiva e Adiconsum. «Bloccarle nuovamente – afferma Giustino Trincia di Cittadinanzattiva- sarebbe un enorme e ingiustificato regalo per quelle compagnie assicurative che hanno già aumentato di molto i prezzi». È importante invece – aggiunge – che i cittadini ora attuino il loro diritto di scelta, confrontando le tariffe applicate ed escludendo dal mercato, con i fatti, le compagnie più care e rispettose dei diritti dei consumatori».

Il Governo e l`Isvap devono «intervenire con fermezza per imporre un tetto ragionevole alle tariffe assicurative e ritirare la licenza alle compagnie più esose» afferma infine in un comunicato il Coordinamento Motociclisti.
L`associazione si dichiara preoccupata per una «politica tariffaria antisociale e disonesta», che può produrre solo «illegalità e disordine sociale».

Tra i possibili rimedi ai rincari, c`è quello dell`Acu (Associazione consumatori utenti) che sta studiando una nuova polizza Rc costruita ad hoc per gli automobilisti. «Questo avverrà – ha spiegato il presidente Giuseppe D`Ippolito – o creando un pool di compagnie assicurative oppure attraverso il meccanismo della riassicurazione». L`Acu lancia quindi «un appello alle compagnie più virtuose ad aderire a questa iniziativa, manifestando la propria disponibilità».

L`Isvap intanto ha fornito i dati sulla raccolta premi dello scorso anno. Complessivamente, nel 2000, si è attestata a quota 130.931 miliardi di lire, con un incremento del 9,3% rispetto al `99, che in termini reali si riduce ad un +6,6%. L`aumento registrato lo scorso anno è in ogni caso sensibilmente inferiore al +21,3% registrato nel 1999 rispetto al `98.

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