Rc auto, niente aumenti E preventivi spesa online
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fonte:
- Giornale di Brescia
ROMAUn nuovo aumento delle tariffe rc auto non può essere la risposta al rosso registrato dal comparto nell’ultimo anno. Piuttosto bisogna agire sui costi e sull’efficienza. Il monito arriva dal presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, che, nel corso della consueta relazione annuale, ha richiamato il mondo assicurativo a non intraprendere la strada che potrebbe apparire più semplice per arginare le perdite, quella del ritocco dei listini a danno dei consumatori, ma a sfruttare le condizioni offerte dal mercato per ridurre i costi e migliorare l’offerta. L’Istituto di vigilanza delle assicurazioni è tornato così a difendere le istanze degli assicurati per i quali ha messo da oggi a disposizione anche un nuovo strumento di scelta, il «preventivatore» unico on-line. Una sorta di motore di ricerca che, immettendo i dati di assicurato e veicolo, permette di ricevere via mail, ordinati in base alla convenienza economica, i preventivi di tutte le 65 compagnie che operano in Italia. «Da ciò – ha sottolineato Giannini – trarranno beneficio la mobilità degli utenti, la trasparenza, la concorrenza e, in prospettiva, i prezzi». Sul costo delle polizze qualche preoccupazione è cominciata infatti a tornare, dopo un paio d’anni di sostanziale calo delle tariffe. E il motivo è da ricercarsi nei dati del comparto, fortemente negativi nel 2008: la raccolta è diminuita del 3% e il risultato tecnico è passato da un attivo di 957 milioni nel 2007 a un passivo di 91 milioni. Anche nel primo trimestre dell’anno la raccolta è continuata a diminuire, con un calo del 5,2%. Da qui la tentazione, confermata dagli assicuratori, di rivedere i premi al rialzo. «Le compagnie devono perseguire come minimo l’equilibrio tecnico con un concorso di azioni, compresa quella dell’aumento del prezzo», ha evidenziato l’ad di Generali, Giovanni Perissinotto. «Alcune compagnie – ha spiegato il presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai – hanno annunciato incrementi tariffari, sono correlati all’aumento dei sinistri ed all’aumento dei costi». Parole che hanno spinto al contrattacco le associazioni dei consumatori. Adusbef e Federconsumatori denunciano nei primi mesi di quest’anno un aumento medio delle tariffe del 5%, con punte del 12%, mentre per il Codacons «nessun aumento dei costi a carico delle compagnie può giustificare un incremento del 145% negli ultimi 10 anni».
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