28 Febbraio 2002

Rc Auto, il Consiglio di Stato conferma la multa

Intese restrittive della concorrenza: i giudici di palazzo Spada «graziano» però le assicurazioni minori.
Ania: «approccio formalistico».
Consumatori: «via ai ricorsi»

Rc Auto, il Consiglio di Stato conferma la multa alle compagnie


ROMA – Rc Auto, le compagnie di assicurazione debbono pagare la maximulta inflitta dall`Autorità garante per la concorrenza e il mercato. È quanto ha sancito, in secondo grado e dunque definitivamente, il Consiglio di Stato. La sanzione risulta però lievemente ridotta: dai 699 miliardi di lire, decisi dall`Antitrust, le assicurazioni ne pagheranno una cifra ancora da quantificare con esattezza, ma che varia tra i 608 e i 635 miliardi di lire. I giudici di Palazzo Spada hanno infatti «graziato» le società più piccole.
La vicenda risale al luglio del 2000: l`Antitrust infligge la mega multa a 39 compagnie di assicurazione, ritenendole responsabili di intese restrittive della concorrenza nel settore Rc-Auto. Sotto accusa, in particolare, lo scambio di informazioni strutturale e su dati «sensibili» che le compagnie attuavano attraverso una società di servizi, la Rc Log. Scambio che riguardava, per esempio, anche i premi assicurativi e che indirettamente ha favorito un «cartello». Resterà da vedere, nelle motivazioni della sentenza, le ragioni che hanno portato ad un differente trattamento tra grandi e piccole compagnie. Secondo indiscrezioni, la valutazione non sarebbe stata fatta solo sul differente fatturato. Le società più piccole infatti avrebbero partecipato a monitoraggi diversi e dunque, pur restando l`illiceità del comportamento, avrebbero contribuito a scambi di informazioni meno gravi delle `big`.
Ecco gli importi (in lire) delle multe: Allianz Subalpina (15.563.969.006); Assitalia (52.985.054.147); Axa (32.668.659.589); Azuritalia (878.383); Fondiaria (32.926.045.327); Gan (8.469.660.868); Generali (59.137.453.396); Helvetia (4.078.666.185); Lloyd Adriatico (50.897.996.960); Milano (39.814.482.037); Ras (94.769.616.966); Reale Mutua (22.995.966.031); Sai (70.328.409.529); Toro (31.234.699.457); Unipol (33.050.995.425); Winterthur (41.230.512.384); Zurigo (18.369.282.494). Per un totale di 608.522.348.184. Le società alle quali è invece stata annullata la sanzione sono: Assimoco, Bayerische, Hdi (già Bnc), Il Duomo, Vittoria, Maeci, Meieaurora, Nuova Tirrena, Mediolanum, Nuova Maa, Lloyd Italico, Sara, Commercial Union, Itas, Italiana, Augusta, Fata, La Nationale, La Piemontese, Royal International Insurance, Royal & Sun Alliance.

«La decisione del Consiglio di Stato di confermare, peraltro solo parzialmente, la multa non si riferisce a ipotesi di cartello»: lo afferma l`Ania, l`associazione delle imprese assicuratrici. La pronuncia «si basa su un approccio giuridico formalistico sulla circolazione delle informazioni tecniche tra compagnie assicurative, poichè lo scambio di informazioni rimane un elemento fondamentale per il corretto esercizio dell`attività assicurativa».
«Le compagnie sono state giustamente punite fino all`ultimo grado di giudizio: ora si apre la strada a migliaia di ricorsi». Esultano invece Codacons e Adusbef, dopo la conferma da parte del Consiglio di Stato della maxi multa alle compagnie di assicurazione, che in quattro anni, secondo le associazioni dei consumatori, ha provocato agli automobilisti danni quantificabili in 7.000 miliardi di lire. Ed ora, ricordano le associazioni, potrà far causa per ottenere un equo risarcimento chiunque abbia assicurato la propria vettura tra il 1994 e il 1998 con una delle compagnie multate.

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