16 Novembre 2001

Rc auto, ecco cosa cambia

Varata la riforma del settore con un collegato alla Finanziaria. Sanzioni penali per le truffe
Rc auto, ecco cosa cambia
Accordo diretto anche per i danni alle persone

Roma Nuove modalità per il risarcimento del danno, riparazione del mezzo presso un`officina tra quelle scelte dalla compagnia, «accordo diretto» per i danni alle persone, sanzioni per le truffe. Su questi elementi poggia la riforma della Rc auto varata ieri dal Consiglio dei ministri nell`ambito di un ddl collegato alla Finanziaria.
Gli interventi, secondo quanto affermato dal ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano al termine della riunione di governo, dovrebbero «creare le condizioni per calmierare i prezzi» sono 8. Tra i più significativi, la possibilità di pervenire a un «accordo diretto» nei sinistri anche per i danni che riguardano le persone. Il Cid (convenzione di indennizzo diretto), insomma, potrà essere applicato, è scritto nell`art. 10 del collegato, «anche nel caso di danni a persona che comportino invalidità non superiore a cinque punti».
Lo stesso articolo contempla la possibilità che il veicolo danneggiato possa essere riparato in una officina tra quelle indicate dalla compagnia. In alternativa, il danneggiato può chiedere un risarcimento pecuniario «di importo pari al costo che l`impresa avrebbe sostenuto nel caso di riparazione diretta».

Il collegato modifica anche il regime della franchigia, rendendone certa la riscossione.

Gli importi «non corrisposti dall`assicurato», secondo l`articolo 11, vanno indicati dalle imprese nell`«attestato di rischio». Mentre, secondo quanto contenuto nell`art.12, «il danneggiato non ha diritto al rimborso delle spese legali» sostenute prima dell`offerta presentata dalla compagnia.
Le truffe ai danni delle assicurazioni, secondo il collegato, sono sanzionate penalmente con la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 309 euro a 1.549 euro.
Infine, viene inserita la figura dell`«attuario responsabile per la determinazione dei premi».
L`assicuratore, si legge nell`art.14, dovrà inserirlo nella propria struttura con il compito di fornire una corretta costruzione delle tariffe e di «agevolare l`esercizio dei poteri di controllo» da parte dell`Isvap.

Pareri contrastanti fra le associazioni dei consumatori e fra i sindacati sulla legge delega con la quale il Governo intende riformare la rc auto in maniera da consentire una riduzione dei premi. Il Codacons prende atto della decisione del Consiglio dei Ministri, ma si dice favorevole solo al risarcimento diretto e non all`indennizzo diretto. «Con il primo termine – si legge in una nota del Codacons – si intende la reintegrazione completa della propria sfera patrimoniale lesa in seguito al sinistro, mentre l`indennizzo è la somma che la compagnia liquida in quanto contrattualmente obbligata. Siamo preoccupati poichè usando un termine al posto di un altro si apre pericolosamente la strada per una accettazione da parte dell`assicurato di un minor valore del proprio diritto alla salute». L`Adusbef, da parte sua, afferma che la riforma è contro i diritti e gli interessi dei consumatori e degli utenti. «Il superCid per l`indennizzo diretto dei danni da microlesioni – si legge in una nota – trasforma gli assicurati in specialisti in traumatologia; non solo, ma la riduzione del 30% dei risarcimenti da danno biologico spacciato per uniformità territoriale costituisce inoltre un ulteriore regolo alle compagnie mentre l`istituzione di una franchigia fissa ed assoluta per un importo superiore al milione di lire, coperta da fidejussione bancaria o da carta di credito dell`assicurato, vanifica l`obbligo stesso della rc auto, scaricando sugli assicurati il 70% dei sosti degli incidenti di lieve entità».

Sul fronte sindacale l`Ugl, plaudendo alla legge delega, rileva però che «manca la previsione di una regolamentazione del danno biologico. fonte di difformità di trattamento».
L`Ania, l`associazione fra le compagnie d`assicurazione «valuta positivamente la limitazione alla discrezionalità assoluta nella valutazione del danno biologico, la possibilità di riparare i danni presso officine convenzionate, l`introduzione di norme che consentano una efficace lotta alle truffe. Non ci sembrano invece coerenti con gli obiettivi del Governo – prosegue l`Ania – le notizie sull`obbligo delle Imprese di risarcire il proprio assicurato in un contesto legislativo di responsabilità civile, obbligo al quale non si può che essere contrari».

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