Rc auto, cellulare, pay tv, hotel la concorrenza cambia tutto
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fonte:
- Leggo
Più competizione fra im-
prese per assicurare ai
consumatori servizi mi-
gliori a costi più bassi. E’
questo in teoria l’obietti-
vo del ddl concorrenza,
finalmente diventato leg-
ge grazie all’ok definitivo
dal Senato con il voto di
fiducia (146 i sì e 113 i
no) dopo un rimbalzo di
900 giorni fra le aule par-
lamentari.
Molte le novità in te-
ma di assicurazioni, pro-
fessioni, energia, traspor-
ti, turismo, poste, ban-
che e farmacie. Il ddl pre-
vede fra l’altro l’addio al
mercato
tutelato
dell’energia elettrica e
del gas dal primo luglio
2019. Un altro stop vie-
ne messo al monopolio
di Poste sull’invio di mul-
te e notifiche, previsto
da settembre 2017. Sul
fronte delle assicurazio-
ni sono previsti sconti
per chi installa la scatola
nera e per i ‘virtuosi’ che
non causano incidenti
da 4 anni pur vivendo
nelle province a più alto
tasso di sinistri stradali.
Le società di capitale
potranno controllare le
farmacie, ma dovranno
rispettare un tetto del
20% su base regionale.
Tra i professionisti c’è
l’aumento del numero
dei notai, che sale a uno
ogni 5mila abitanti (oggi
sono uno ogni 7mila abi-
tanti). Resta necessario
ricorrere al notaio per la
nascita di Srl semplifica-
te. Non è passata invece
la stretta sul telemarke-
ting poiché sono state
cancellate le norme del
ddl che obbligavano gli
operatori dei call center
a riferire l’identità del
soggetto per conto del
quale avveniva il contat-
to, di specificarne la na-
tura commerciale e di
proseguire la chiamata
solo se, una volta ricevu-
te queste informazioni,
il destinatario da’ l’ok.
Per il ministro dello
Sviluppo economico Car-
lo Calenda, il ddl permet-
terà di «stimolare la cre-
scita, la produttività e
consentire ai consumato-
ri di avere accesso a be-
ni e servizi a minor co-
sto». Non ne sono così
convinte le associazioni
dei consumatori che in-
vece contestano diversi
punti del provvedimen-
to, in particolare nel set-
tore dell’energia. Secon-
do l’Unione nazionale
dei consumatori, nel set-
tore «non vi può essere
alcuna concorrenza fino
a che, per la luce, i primi
cinque operatori deten-
gono l’87,8% del settore
domestico e per il gas i
primi tre gruppi control-
lano il 44,8% del merca-
to». La stessa misura se-
condo il Codacons porte-
rà aggravi di costi per le
famiglie, mentre per Fe-
derconsumatori conse-
gnerà i cittadini «in pa-
sto a un mercato libero
in cui non vi è la mini-
ma ombra di competiti-
vità e convenienza».
A lamentarsi, anche i
notai, critici soprattutto
sull’aumento del nume-
ro di professionisti.
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