Rc auto, allarme rincari dai consumatori…
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fonte:
- Il Secolo XIX
Indagine del Garante sulla Maa per l`acquisto di Mediolanum assicurazioni
Roma Raffica di rincari invista per le polizze Rc auto. L`allarme è lanciato dall`Intesa dei consumatori, cui aderiscono Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc, secondo i quali il 59% delle compagnie attive nel settore si appresta a ritoccare all`insù i premi a partire dal gennaio 2003, con incrementi che varieranno dal 10 al 20%. Solo il 35% delle compagnie, dopo aver peraltro apportato in precedenza forti aumenti, sarebbe orientato a mantenere prezzi stabili.
L`Intesa dei consumatori ricorda che gli aumenti sono stati decisi nonostante le dichiarazioni del ministro alle Attività produttive, Antonio Marzano, che, «giudicando positivamente gli articoli votati in questi giorni dal Parlamento», aveva preannunciato una svolta e quindi «un freno agli aumenti indiscriminati».
L`Intesa ritiene «gravissimo che il Governo assista senza intervenire a questa spirale di aumenti».
Marzano ieri ha parlato di Rc auto, ma solo per compiacersi della decisione della commissione Bilancio del Senato di abolire la tariffa unica Rc auto. «Questo è un caso tipico in cui si era fatto un provvedimento con intenti sicuramente condivisbili, ma che aveva avuto effetti contrari all`obiettivo iniziale», nel senso che un unico trattamento ci sarebbe stato, ma a livello più alto. Interrogato sull`emendamento che il presidente della commissione Industria, Franco Pontone (An), intende presentare per ristabilire la tariffa unica, Marzano ha ribadito che la sua linea «è quella espressa dal Governo».
La Maa Assicurazioni, controllata per il 90% dal gruppo Sai, è finita nel mirino dell`Antitrust, che ha avviato un procedimento per la mancata notifica preventiva «dell`acquisizione del ramo d`azienda relativo al portafoglio Rc Auto della Mediolanum». Operazione che, rappresentando un`acquisizione di controllo, equivale a una concentrazione. L`authority guidata da Giuseppe Tesauro è venuta a conoscenza dell`acquisto nel corso del procedimento istruttorio su Sai-Fondiaria, da cui risulta anche che l`operazione è stata realizzata «almeno a marzo 2002». La Sai, infine, ha ceduto ieri sul mercato lo 0,638% di Mediobanca rimasto fuori dal patto di sindacato, dove la compagnia del gruppo Ligresti resta invariata all`1,999% (più un altro 1,813% che fa capo a Fondiaria). La cessione riguarda la quota eccedente il 2% di Mediobanca che, secondo gli accordi siglati l`anno scorso in occasione della fusione Mediobanca-Euralux, doveva essere ceduta da Sai entro il 17 dicembre.
Anche Generali aveva provveduto a sciogliere la partecipazione eccedente il 2% in Mediobanca e aveva venduto il 28 novembre l`1,4%, rimanendo azionista del patto con l`1,999%.Resta ora da collocare, senza peraltro scadenze temporali, l`8,8% di Piazzetta Cuccia detenuto, sempre fuori dal patto, da Consortium.
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