Rassegna stampa del 19 agosto 2012
Rassegna stampa del 19 agosto 2012
Ecodibergamo.it, 19/08/2012 18:54
2012, il calcolo dei consumatori stangata di 2.300€ per famiglia Web
Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, Rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa anche se sarà il conguaglio d’ autunno a stabilire l’ esatto peso di questa imposta sulle tasche della famiglie. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione «reale» del 5,5-6 per cento. Ma sono preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni, sempre secondo gli studi delle associazioni dei consumatori, è rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «È ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda interna, con liberalizzazioni ed investimenti nei settori dell’ innovazione e dello sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al 10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa di 550 euro su base annua solo per gli alimentari». Intanto «la crisi mette in difficoltà sei italiani su dieci (61 per cento) che non dispongono di un reddito adeguato ma c’ è addirittura un 6 per cento che non riesce mai ad arrivare a fine mese». È quanto emerge da una analisi Coldiretti-Swg divulgata in occasione della diffusione dei dati sull’ aumento delle spese per effetto di rincari e mutui che aggrava la situazione di difficoltà delle famiglie. Il risultato è – sottolinea la Coldiretti – un drastico calo nei consumi che riguarda anche il settore alimentare con una riduzione stimata tra l’ uno e il due per cento negli acquisti. Per tagliare sulla spesa – precisa la Coldiretti – gli italiani sono costretti a fare lo slalom tra gli sconti. Ben il 62 per cento degli italiani vanno a caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati più che in passato mentre circa la metà dei consumatori (49 per cento) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi più convenienti. Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’ aumento di quanti acquistano prodotti locali (40 per cento) e scelgono solo frutta e verdura di stagione (50 per cento) magari senza intermediazione con un balzo record del 23 per cento nel primo semestre del 2012 degli acquisti fatti direttamente dal produttore. Una cosa resa possibile grazie alla rete degli agricoltori di Campagna Amica dove hanno fatto la spesa oltre 9 milioni di italiani. Il risultato è che nonostante gli impegni della vita moderna e per la prima volta rispetto al passato – conclude lo studio della Coldiretti – si inverte la tendenza con il 57 per cento degli italiani che dedica più tempo e più attenzione nel fare la spesa di tutti i giorni. Altro segnale, questa volta non del tutto negativo, del cambiamento indotto dalla recessione nelle abitudini del consumatore tipo, alle prese con continui rialzi dei listini e un impoverimento, altrettanto costante, del suo reddito. © riproduzione riservata.
Articolo21, 19/08/2012 17:40
Messo da parte il Sistri, un altro fallimento nella lotta all’ illegalità Web
È dal 2009 che si tenta invano di mettere in funzione il Sistri, sistema informatico della tracciabilità dei rifiuti, fino ad arrivare ad abolirlo definitivamente. Il 12 agosto scorso, infatti, è stata approvata all’ unanimità la proposta di Calderoli, ministro per la Semplificazione, affermando dopo tre anni di prove di avviamento del progetto, che il sistema non piace alle aziende. In realtà il Sistri non ha trovato consensi perché dopo che 325.000 imprenditori hanno versato un totale di 70 milioni si sono ritrovati a fare i conti con la perdita frequente del segnale gps, con l’ incompatibilità tra le chiavette usb e i computer, con le batterie dei camion scaricate a causa dell’ installazione delle centraline black box, e con una montagna di denaro speso per formare e poi aggiornare il personale. Durante una click day, una giornata di prova, i giornalisti de “La nuova ecologia”, testata di Legambiente, hanno visitato con una telecamera alcune aziende della Campania, fra queste la Società di Recupero imballaggi di Gricignano d’ Aversa, dove il 10 gennaio di quest’ anno si è effettuato un test per appurare l’ efficienza del Sistri. Durante le procedure che sostituiscono i vecchi moduli cartacei come il Formulario di identificazione dei rifiuti, il Registro di carico e scarico e il Modello unico di dichiarazione ambientale, ci si è trovati di fronte ad una serie di ritardi durante la registrazione telematica, di problemi sulla notifica delle mail infine il sistema non consentiva la chiusura della pratica. La telefonata al call center messo a disposizione dalla Selex Service, società della Finmeccanica, appaltatrice del progetto quindi incaricata di installare 600.000 dispositivi elettronici, distribuire 500.000 chiavette usb, impiantare 90.000 black box nonchè monitorare 500 siti di smaltimento, non ha dato risposte esaustive alle difficoltà tecniche, l’ operatore ha invitato l’ addetto a rileggere con maggiore attenzione le istruzioni del funzionamento del software. Ora che il Sistri è stato abolito dopo nove sospensioni sono molti a rimanere delusi, fra questi la Prestigiacomo, ex ministro dell’ Ambiente, che ha dimostrato il suo evidente rammarico dinanzi ad un progetto fortemente voluto dal precedente governo e decantato per l’ efficacia con la quale avrebbe combattuto l’ ecomafie nonché il traffico illegale dei rifiuti tra cui quelli tossici. Evidente disappunto lo hanno manifestato anche le imprese perchè attraverso il Sistri avrebbero vinto la concorrenza sleale, ma anche per il denaro versato per l’ iscrizione al progetto. Ecco perché il Codacons ha avviato delle richieste di risarcimento per gli operatori così come la Federtrasporti ha provveduto ad organizzare un’ azione legale in difesa della categoria. La Selex, inoltre, ha chiesto la cassa integrazione per tutti i dipendenti che sarà sostenuta dalla Cig per le prime 13 settimane. Di questo ulteriore scandalo tutto italiano rimane l’ amaro in bocca di fronte allo sfacelo delle garanzie che prometteva un sistema come il Sistri in grado di semplificare le manuali procedure di registrazione con un innovativo metodo sostitutivo e che si è rivelato un vero e proprio disastro tecnologico, di ridurre i costi delle imprese ma che in realtà sono aumentati senza alcun beneficio, e in quanto alla maggiore trasparenza e prevenzione sulla tracciabilità dei rifiuti quindi la lotta all’ illegalità durante il flusso in entrata e in uscita degli autoveicoli nelle discariche è rimasto un lasciapassare a tutti coloro che hanno sempre trafficato la merce tossica, pericolosa, inquinante, senza particolari controlli. Con l’ abolizione del sistema si chiude uno spiraglio di cambiamento che avrebbe potuto combattere concretamente uno dei problemi più gravi che colpisce il Paese invece sembra che tutto sia rimasto come prima.
ilgazzettino.it, 19/08/2012 10:36
Boom di aumenti per le famiglie Dall’ Imu ai libri, stangata da 2.300 euro Web
federconsumatori: situazione insostenibile.
ROMA – Il 2012 ci costerà 2.333 euro in più. O peggio: tra bollette, assicurazioni, trasporti pubblici, supermercato e libri scolastici, Imu e benzina, ogni famiglia potrebbe ritrovarsi a Natale ad aver speso quasi tremila euro in più rispetto all’ anno scorso. A fare i conti in tasca agli italiani in vista di un autunno di rincari e un inverno di rigori, sono state a Ferragosto tutte le associazioni di consumatori, da Codacons a Federconsumatori ad Adusbef. E il verdetto è sempre lo stesso, non importano i parametri, le cifre o i beni presi in considerazione: è in arrivo la stangata. L’ Associazione artigiani piccole imprese di Mestre si è anche presa la briga di fare una piccola storia dei rincari da cui emerge che il 2012 segnerà l’ apoteosi del caro vita del decennio, soprattutto a causa dell’ esplosione delle tariffe pubbliche, aumentate in modo vertiginoso. A fronte di un incremento del costo della vita pari al 24 per cento, infatti, le bollette dell’ acqua sono cresciute del 69,8, quelle del gas del 56,7, quelle della raccolta rifiuti del 54,5, i biglietti ferroviari del 49,8, i pedaggi autostradali del 47,5, l’ energia elettrica del 38,2 e i servizi postali del 28,7. A questi dati scoraggianti per il portafoglio si aggiunge quello dell’ aumento (“abnorme e sconsiderato” nel commento del presidente del Codacons Carlo Rienzi) del costo dei carburanti che provocherà fin da questo autunno un aumento generalizzato dei prezzi dei generi alimentari con punte fino al 10 per cento in più. Ecco dunque la prima voce a esplodere nel bilancio famigliare: soltanto per mangiare, ogni famiglia spenderà in media 550 euro in più. Il caro autunno fa prevedere un Natale asciutto. “Le famiglie italiane – ha spiegato ancora Rienzi – dovranno fare i conti a settembre con prezzi maggiorati fino al 10 per cento, e reagiranno con una forte riduzione dei consumi, che di questo passo proseguirà fino alla fine dell’ anno, costringendo i consumatori a un Natale gelido sul fronte degli acquisti”. Ma la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è ben più lunga della lista del supermercato. In cima all’ elenco c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, e soltanto se si parla di prima casa. In base ai calcoli di Adusbef e Federconsumatori l’ inflazione “reale” con cui dovranno fare i conti gli italiani è del 5,5-6 per cento. Oltre al cibo, svuoteranno le tasche le tariffe del trasporto pubblico locale (48 euro in più in media a famiglia). Per le bollette, gli aumenti calcolati dalle associazioni sono di 110 euro in più per la luce, 113 euro in più per il gas e 63 euro in più per i rifiuti. Senza parlare dell’ auto, che oltre all’ assicurazione, peserà per il pieno 378 euro in più rispetto all’ anno scorso. Per le associazioni di consumatori si tratta di “aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi”. Al governo un consiglio per cercare di rendere più tollerabile il caro vita : ” puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico”. Secondo l’ Osservatorio prezzi e mercati di Unioncamere la corsa dei prezzi colpisce ormai soprattutto i bisogni primari delle famiglie: affitto, utenze e tariffe, abbigliamento, arredamento, elettrodomestici, mezzi pubblici e auto, ovvero voci che incidono per il 48per cento sul bilancio domestico. “Dai dati – commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – appare evidente che per rilanciare i consumi occorre innanzitutto rallentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali. Un primo passo è aumentare la trasparenza della pubblica amministrazione, per capire come si formano le tariffe dei servizi pubblici e come si possa meglio confrontarle con quelle dei comuni e delle regioni più virtuose”.
corriereadriatico.it, 19/08/2012 10:18
Boom di aumenti per le famiglie Dall’ Imu ai libri, stangata da 2.300 euro Web
boom di aumenti per le famiglie. federconsumatori: situazione insostenibile.
ROMA – Il 2012 ci costerà 2.333 euro in più. O peggio: tra bollette, assicurazioni, trasporti pubblici, supermercato e libri scolastici, Imu e benzina, ogni famiglia potrebbe ritrovarsi a Natale ad aver speso quasi tremila euro in più rispetto all’ anno scorso. A fare i conti in tasca agli italiani in vista di un autunno di rincari e un inverno di rigori, sono state a Ferragosto tutte le associazioni di consumatori, da Codacons a Federconsumatori ad Adusbef. E il verdetto è sempre lo stesso, non importano i parametri, le cifre o i beni presi in considerazione: è in arrivo la stangata. L’ Associazione artigiani piccole imprese di Mestre si è anche presa la briga di fare una piccola storia dei rincari da cui emerge che il 2012 segnerà l’ apoteosi del caro vita del decennio, soprattutto a causa dell’ esplosione delle tariffe pubbliche, aumentate in modo vertiginoso. A fronte di un incremento del costo della vita pari al 24 per cento, infatti, le bollette dell’ acqua sono cresciute del 69,8, quelle del gas del 56,7, quelle della raccolta rifiuti del 54,5, i biglietti ferroviari del 49,8, i pedaggi autostradali del 47,5, l’ energia elettrica del 38,2 e i servizi postali del 28,7. A questi dati scoraggianti per il portafoglio si aggiunge quello dell’ aumento (“abnorme e sconsiderato” nel commento del presidente del Codacons Carlo Rienzi) del costo dei carburanti che provocherà fin da questo autunno un aumento generalizzato dei prezzi dei generi alimentari con punte fino al 10 per cento in più. Ecco dunque la prima voce a esplodere nel bilancio famigliare: soltanto per mangiare, ogni famiglia spenderà in media 550 euro in più. Il caro autunno fa prevedere un Natale asciutto. “Le famiglie italiane – ha spiegato ancora Rienzi – dovranno fare i conti a settembre con prezzi maggiorati fino al 10 per cento, e reagiranno con una forte riduzione dei consumi, che di questo passo proseguirà fino alla fine dell’ anno, costringendo i consumatori a un Natale gelido sul fronte degli acquisti”. Ma la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è ben più lunga della lista del supermercato. In cima all’ elenco c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, e soltanto se si parla di prima casa. In base ai calcoli di Adusbef e Federconsumatori l’ inflazione “reale” con cui dovranno fare i conti gli italiani è del 5,5-6 per cento. Oltre al cibo, svuoteranno le tasche le tariffe del trasporto pubblico locale (48 euro in più in media a famiglia). Per le bollette, gli aumenti calcolati dalle associazioni sono di 110 euro in più per la luce, 113 euro in più per il gas e 63 euro in più per i rifiuti. Senza parlare dell’ auto, che oltre all’ assicurazione, peserà per il pieno 378 euro in più rispetto all’ anno scorso. Per le associazioni di consumatori si tratta di “aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi”. Al governo un consiglio per cercare di rendere più tollerabile il caro vita : ” puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico”. Secondo l’ Osservatorio prezzi e mercati di Unioncamere la corsa dei prezzi colpisce ormai soprattutto i bisogni primari delle famiglie: affitto, utenze e tariffe, abbigliamento, arredamento, elettrodomestici, mezzi pubblici e auto, ovvero voci che incidono per il 48per cento sul bilancio domestico. “Dai dati – commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – appare evidente che per rilanciare i consumi occorre innanzitutto rallentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali. Un primo passo è aumentare la trasparenza della pubblica amministrazione, per capire come si formano le tariffe dei servizi pubblici e come si possa meglio confrontarle con quelle dei comuni e delle regioni più virtuose”.
Il Giorno, 19/08/2012 09:59
i consumatori stimano nel 2012 incrementi per 2.333 euro.
Trasporti pubblici e alimentari Raffica di aumenti sulle famiglie PDF
ROMA UNA STANGATA da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A CALCOLARE quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione ?reale’ del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti è, invece, il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ È poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili ? tuonano i consumatori ? che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «È ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre.
ilmessaggero.it, 19/08/2012 09:20
Boom di aumenti per le famiglie Dall’ Imu ai libri, stangata da 2.300 euro Web
boom di aumenti per le famiglie. federconsumatori: situazione insostenibile.
ROMA – Il 2012 ci costerà 2.333 euro in più. O peggio: tra bollette, assicurazioni, trasporti pubblici, supermercato e libri scolastici, Imu e benzina, ogni famiglia potrebbe ritrovarsi a Natale ad aver speso quasi tremila euro in più rispetto all’ anno scorso. A fare i conti in tasca agli italiani in vista di un autunno di rincari e un inverno di rigori, sono state a Ferragosto tutte le associazioni di consumatori, da Codacons a Federconsumatori ad Adusbef. E il verdetto è sempre lo stesso, non importano i parametri, le cifre o i beni presi in considerazione: è in arrivo la stangata. L’ Associazione artigiani piccole imprese di Mestre si è anche presa la briga di fare una piccola storia dei rincari da cui emerge che il 2012 segnerà l’ apoteosi del caro vita del decennio, soprattutto a causa dell’ esplosione delle tariffe pubbliche, aumentate in modo vertiginoso. A fronte di un incremento del costo della vita pari al 24 per cento, infatti, le bollette dell’ acqua sono cresciute del 69,8, quelle del gas del 56,7, quelle della raccolta rifiuti del 54,5, i biglietti ferroviari del 49,8, i pedaggi autostradali del 47,5, l’ energia elettrica del 38,2 e i servizi postali del 28,7. A questi dati scoraggianti per il portafoglio si aggiunge quello dell’ aumento (“abnorme e sconsiderato” nel commento del presidente del Codacons Carlo Rienzi) del costo dei carburanti che provocherà fin da questo autunno un aumento generalizzato dei prezzi dei generi alimentari con punte fino al 10 per cento in più. Ecco dunque la prima voce a esplodere nel bilancio famigliare: soltanto per mangiare, ogni famiglia spenderà in media 550 euro in più. Il caro autunno fa prevedere un Natale asciutto. “Le famiglie italiane – ha spiegato ancora Rienzi – dovranno fare i conti a settembre con prezzi maggiorati fino al 10 per cento, e reagiranno con una forte riduzione dei consumi, che di questo passo proseguirà fino alla fine dell’ anno, costringendo i consumatori a un Natale gelido sul fronte degli acquisti”. Ma la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è ben più lunga della lista del supermercato. In cima all’ elenco c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, e soltanto se si parla di prima casa. In base ai calcoli di Adusbef e Federconsumatori l’ inflazione “reale” con cui dovranno fare i conti gli italiani è del 5,5-6 per cento. Oltre al cibo, svuoteranno le tasche le tariffe del trasporto pubblico locale (48 euro in più in media a famiglia). Per le bollette, gli aumenti calcolati dalle associazioni sono di 110 euro in più per la luce, 113 euro in più per il gas e 63 euro in più per i rifiuti. Senza parlare dell’ auto, che oltre all’ assicurazione, peserà per il pieno 378 euro in più rispetto all’ anno scorso. Per le associazioni di consumatori si tratta di “aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi”. Al governo un consiglio per cercare di rendere più tollerabile il caro vita : ” puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico”. Secondo l’ Osservatorio prezzi e mercati di Unioncamere la corsa dei prezzi colpisce ormai soprattutto i bisogni primari delle famiglie: affitto, utenze e tariffe, abbigliamento, arredamento, elettrodomestici, mezzi pubblici e auto, ovvero voci che incidono per il 48per cento sul bilancio domestico. “Dai dati – commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello – appare evidente che per rilanciare i consumi occorre innanzitutto rallentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali. Un primo passo è aumentare la trasparenza della pubblica amministrazione, per capire come si formano le tariffe dei servizi pubblici e come si possa meglio confrontarle con quelle dei comuni e delle regioni più virtuose”.
CanicattiWeb, 19/08/2012 07:28
Sicilia, Windjet: “entro mercoledì chiariremo la nostra posizione” Web
Il presidente della Windjet Nino Pulvirenti è tornato sulla vicenda della compagnia low cost a margine della presentazione del main sponsor e del co-sponsor del Calcio Catania, di cui è presidente. “Nei primi giorni della prossima settimana, entro mercoledì, credo che diremo chiaramente quali sono le strade: o riprendere l’ attività attraverso anche una nuova società oppure accettare la proposta del governo, che è quella di ricorrere alla legge Prodi bis” “Un giorno – ha aggiunto Pulvirenti – si capirà cosa è successo veramente. Non mi va di fare il gradasso come ha fatto qualcun altro prima di entrare a parlare al tavolo ministeriale. Facciamo parlare le carte. Fra qualche periodo si saprà esattamente cose è successo, chi ha le responsabilità e chi deve pagare per quello che è successo”. Per Pulvirenti “quella della Windjet è una vicenda delicata e importantissima, ci sono delle precise responsabilità. Nel frattempo abbiamo l’ obbligo di cercare di portare avanti un progetto. Ci siamo presi qualche giorno di tempo rispetto alla proposta del ministro di attingere alla Prodi bis, la legge che prevede il commissariamento dell’ azienda perchè credo che abbiamo delle alternative, però non abbiamo molto tempo a disposizione”. “La cosa più importante in questo momento – ha continuato Pulvirenti – è salvaguardare il più possibile i posti di lavoro e soprattutto non creare disagi ai passeggeri”. Alla domanda di un cronista che gli ha chiesto se quella della Windjet “è una storia chiusa”, Pulvirenti ha risposto: “Mi auguro di no per il bene della Sicilia. Io faccio l’ imprenditore, non il filantropo, però credo che l’ azienda sia importante per il territorio. Speriamo di riuscire a trovare una soluzione che permetta all’ azienda di continuare a lavorare”. Articoli Correlati Sicilia, Windjet sull’ orlo del fallimento: voli in ritardo, a rischio oltre 800 posti di lavoro Sicilia, lunedì stop alla licenza per Windjet: La società “Condizioni vessatorie”, cancellati alcuni voli Sicilia, Windjet: “Alitalia si assuma le responsabilità”, 300mila passeggeri a terra Sicilia, Windjet: cancellati tutti i voli, i passeggeri “E ora che facciamo?” Sicilia, naufraga Windjet: allarme Enac: “A rischio il sistema dell’ aviazione civile italiana” Sicilia, Windjet: tutto fermo, la situazione in tempo reale Sicilia, Windjet va avanti da sola Sicilia, Windjet: scatta la cassa integrazione, il Codacons crea comitato vittime Sicilia, Windjet: si ferma la protesta, il Codacons “Riggio si dimetta”
Gazzetta del Sud, 19/08/2012 07:17
ma la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è molto più lunga.
Luce, gas, rifiuti: una stangata da oltre 2.300 euro PDF
Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione a lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ a l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione “reale” del 5,5 -6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente a quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce a cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento ( +113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti ( +11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti a invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni a in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ a poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 a di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi ». ? Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21%
Il Tempo, 19/08/2012 07:08
Imu e rincari: nel 2012 le famiglie pagheranno 2.333 euro in più PDF
allarmeadusbef e federconsumatori stilano l’ elenco degli aumenti, dalle bollette alle nuove tasse: «tasso d’ inflazione reale al 5,5-6%»
Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani dovranno fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che parlano di un tasso di inflazione «reale» del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30%, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21% (110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11% (+113 euro l’ anno). In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7% in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro.
La Sicilia (ed. Siracusa), 19/08/2012 07:07
aumenti. i conti di federconsumatori e adusbef.
In arrivo la stangata PDF
Non bastava il caldo africano di questi giorni, adesso ci sono anche i conti in tasca per gli aumenti già programmati sui prodotti di largo consumo. E così si scopre che nel 2012 ogni famiglia spenderà 2.300 euro in più rispetto allo scorso anno. Secondo Adusbef e Federconsumatori, l’ inflazione si attesterà intorno al 5.5 – 6%, molto più, sostengono, del tasso ufficiale misurato dall’ Istat. «A Siracusa e in Sicilia la situazione è peggiore». Lo dice Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, che rilancia le accuse alla politica e parla di «speculazione in atto». Giorgio Italia30 19/08/2012.
La Sicilia (ed. Siracusa), 19/08/2012 07:07
Il caro benzina è uno degli elementi che condiziona maggiormente la vita di tutti i giorni. PDF
Il caro benzina è uno degli elementi che condiziona maggiormente la vita di tutti i giorni. Al di … Aumenta tutto. Dov’ è la novità? La novità è che aumenta tutto ulteriormente. Crisi su crisi, in definitiva. E Adusbef e Ferderconsumatori parlano di salasso. Ma sangue nelle vene ormai ne è rimasto poco ai cittadini e si comincia ad avere grosse difficoltà per reggere l’ andazzo e pagare tutti i conti. Poco più di 400 euro all’ anno sarà l’ aumento di spesa previsto per ciascuna famiglia per l’ Imu. Si dovranno aggiungere 309 euro per gli alimenti e 200 per riscaldare l’ abitazione. Parliamo, chiaramente, di cifre che si aggiungono a quelle precedenti. La stangata che Adusbef e Federconsumatori prevedono ammonterebbe a 2.300 euro l’ anno per quanto riguarda il 2012. Aumentano tutte le tariffe dei consumi domestici, aumentano i bolli e le tasse su mutui a su quant’ altro li prevede, i libri, i cibi, i trasporti e i carburanti. Aumenta, in definitiva, tutto ciò che è necessario per affrontare la vita di tutti i giorni. E secondo Adusbef e Federconsumatori, l’ inflazione per il 2012 si attesterà intorno al 5.5-6 percento, molto più, sostengono, del tasso ufficiale misurato dall’ Istat. «A Siracusa e in Sicilia la situazione è peggiore». Lo dice Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, il quale rilancia le accuse alla politica e parla di «speculazione in atto». «Si continua a prelevare dai soliti noti, ovvero gente con stipendio fisso e basso, mentre per chi sta bene la situazione migliora. L’ aumento dei pignoramenti rappresenta al meglio la situazione, cioè quella della gente che non riesce più a pagare». Il Codacons, intanto, tra richieste al Governo e denunce all’ autorità giudiziaria, fa quello che può. Ma cerca anche di convincere la gente a non farsi prendere in giro dai politici e a denunciarli pubblicamente quando non mantengono le promesse elettorali. «Il Codacons – continua Tanasi – è sempre disponibile a venire incontro ai bisogni dei cittadini. Denunciate recandovi nelle sedi locali del Codacons o attraverso il sito nazionale». Tanasi, inoltre, lancia l’ offensiva contro ogni forma di speculazione, soprattutto quella messa in atto da taluni benzinai che rivendono i carburanti a prezzi ben oltre il consentito. «Chiedere o guardare sempre i prezzi – conclude il segretario Codacons – e denunciare immediatamente chi specula». Giorgio italia 19/08/2012.
Marsala, 19/08/2012 07:03
Nuove tasse ed aumenti delle bollette: una stangata da 2300 euro a famiglia Web
Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli Italiani si dovranno trovare a fare i conti entro la fine dell’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno è stato l’ Osservatorio nazionale di Federconsumatori che ha preso in considerazione le previsioni di aumento di prezzi e tariffe, alla luce degli effetti delle manovre economiche varate quest’ anno, anche relativamente ai nuovi e ripetuti aumenti dei carburanti, della luce e del gas, e alla eliminazione del prospettato aumento dell’ Iva a settembre. Numeri alla mano, i dati parlano di un tasso di inflazione reale del 5,5-6%. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30%, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21% (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11% (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7% in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «E’ ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico ». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari ». Notizie poco confortanti arrivano anche da Coldiretti, secondo cui la crisi mette in difficoltà sei italiani su dieci (61%), che non dispongono di un reddito adeguato, ma c’ è addirittura un 6% che non riesce mai ad arrivare a fine mese. Il risultato – sottolinea la Coldiretti – è un drastico calo nei consumi nel 2012 che riguarda anche l’ alimentazione con una riduzione stimata tra l’ 1 e il 2% negli acquisti in quantità. Per tagliare sulla spesa – precisa la Coldiretti – sono costretti a fare lo slalom tra gli sconti ben il 62% degli Italiani che vanno a caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati più che in passato mentre circa la metà dei consumatori (49 per cento) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi più convenienti. Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’ aumento di quanti acquistano prodotti locali (40%) e scelgono solo frutta e verdura di stagione (50%), magari senza intermediazione, con un balzo record del 23% nel primo semestre del 2012 degli acquisti fatti direttamente dal produttore, resi possibili dalla rete degli agricoltori di «Campagna Amica» dove hanno fatto la spesa oltre 9 milioni di italiani. Il risultato è che nonostante gli impegni della vita moderna per la prima volta rispetto al passato – conclude la Coldiretti – si inverte la tendenza con il 57 per cento degli italiani che dedica più tempo a fare la spesa secondo l’ analisi Coldiretti/Swg.
La Sicilia, 19/08/2012 07:01
i dati di federconsumatori e coldiretti sugli effetti delle manovre e delle nuove tariffe.
Una stangata da 2.333 euro i rincari nel 2012 PDF
Roma. Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli Italiani si dovranno trovare a fare i conti entro la fine dell’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno è stato l’ Osservatorio nazionale di Federconsumatori che ha preso in considerazione le previsioni di aumento di prezzi e tariffe, alla luce degli effetti delle manovre economiche varate quest’ anno, anche relativamente ai nuovi e ripetuti aumenti dei carburanti, della luce e del gas, e alla eliminazione del prospettato aumento dell’ Iva a settembre. Numeri alla mano, i dati parlano di un tasso di inflazione reale del 5,5-6%. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30%, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21% (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11% (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7% in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «E’ ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari». Notizie poco confortanti arrivano anche da Coldiretti, secondo cui la crisi mette in difficoltà sei italiani su dieci (61%), che non dispongono di un reddito adeguato, ma c’ è addirittura un 6% che non riesce mai ad arrivare a fine mese. Il risultato – sottolinea la Coldiretti – è un drastico calo nei consumi nel 2012 che riguarda anche l’ alimentazione con una riduzione stimata tra l’ 1 e il 2% negli acquisti in quantità. Per tagliare sulla spesa – precisa la Coldiretti – sono costretti a fare lo slalom tra gli sconti ben il 62% degli Italiani che vanno a caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati più che in passato mentre circa la metà dei consumatori (49 per cento) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi più convenienti. Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’ aumento di quanti acquistano prodotti locali (40%) e scelgono solo frutta e verdura di stagione (50%), magari senza intermediazione, con un balzo record del 23% nel primo semestre del 2012 degli acquisti fatti direttamente dal produttore, resi possibili dalla rete degli agricoltori di «Campagna Amica» dove hanno fatto la spesa oltre 9 milioni di italiani. Il risultato è che nonostante gli impegni della vita moderna per la prima volta rispetto al passato – conclude la Coldiretti – si inverte la tendenza con il 57 per cento degli italiani che dedica più tempo a fare la spesa secondo l’ analisi Coldiretti/Swg. A. R. Ra. 19/08/2012.
Brescia Oggi, 19/08/2012 06:52
prezzi. l’ allarme delle associazioni dei consumatori: a settembre si attende un’ altra ondata di aumenti sui beni primari.
Imu e alimentari: stangata da 2.333 euro sugli italiani PDF
l’ incremento più consistente nei trasporti: +30% la nuova imposta sulla casa peserà con 400 euro in media in più a famiglia per la prima abitazione.
ROMA Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. CONSUMATORI. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione «reale» del 5,5-6%. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30%, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21% (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11% (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11%, pari a 63 euro in più). BOOM CARO-ALIMENTARI. In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari». COPYRIGHT.
Il Giornale Di Vicenza, 19/08/2012 06:52
prezzi. l’ allarme delle associazioni dei consumatori: a settembre si attende un’ altra ondata di aumenti sui beni primari imu e alimentari: stangata da 2.333 euro sugli italiani.
ROMA Una stangata da 2.333 euro. PDF
l’ incremento più consistente nei trasporti: +30% la nuova imposta sulla casa peserà con 400 euro in media in più a famiglia per la prima abitazione.
ROMA Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. CONSUMATORI. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione «reale» del 5,5-6%. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30%, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21% (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11% (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11%, pari a 63 euro in più). BOOM CARO-ALIMENTARI. In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari». COPYRIGHT.
L’Arena, 19/08/2012 06:50
prezzi. l’ allarme delle associazioni dei consumatori: a settembre si attende un’ altra ondata di aumenti sui beni primari.
Imu e alimentari: stangata da 2.333 euro sugli italiani PDF
l’ incremento più consistente nei trasporti: +30% la nuova imposta sulla casa peserà con 400 euro in media in più a famiglia per la prima abitazione.
ROMA Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. CONSUMATORI. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione «reale» del 5,5-6%. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30%, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21% (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11% (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11%, pari a 63 euro in più). BOOM CARO-ALIMENTARI. In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari». COPYRIGHT.
Il Quotidiano della Calabria (ed. Basilicata), 19/08/2012 06:36
«aumenti insostenibili che frenano l’ economia»
I consumatori: nel 2012 stangata da 2.333 euro PDF
ROMA – Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincariconcuigli italiani si dovrannotrovare afare iconti quest’ anno. Elettricity,, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasportopubblicolocale, maanche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione a lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ a l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euroafamiglia, soloperlaprima casa. A calcolare quanto il 2012 coster y, in più rispetto allo scorso anno sono state AdusbefeFederconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione “reale” del 5,5 -6 per cento. Preoccupatiancheiconsumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spes a alimentare, di550euroafamiglia. In percentuale l’ aumento più consistente a quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spes a an nuale di48 euro inpiù rispetto al 201 1. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luc e a cresciutadel21 percento(ovvero di 1 10 euro inpiù rispetto all’ anno scorso) e quelladelgas dell’ 1 1 percento( +1 13 eurol’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti ( +11 percento, paria 63 euroinpiù). In term ini assoluti a invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spes a di tutti giorn i a i n questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ a poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 a di 276 euro. Sitrattadi «aumentiinsostenibil i – tuonano i consumatori -che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovry, continuare afare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi» . Le associazioni dettano quindi le loro priority,, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «E’ ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico ». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe intuttii settori, coneffetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano -alla riapertura dei negozi e delle attivity, commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verifichery, un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5 -796 con punte fino al +1096 per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiorespesaafamiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari ». Secondo un’ analisi di Coldiretti/Swg, infine, la crisi mette in difficolty, sei italiani su dieci (61 per cento) che non dispongono di un reddito adegua toma c’ a addirittura un 6 per cento che non riesce mai ad arrivare a fine mese. Il risultato a, sottolineaColdiretti,undrastico calonei consuminel 2012 che riguarda anche l’ alimentazione con una riduzione stimata tra l’ uno e il due per cento negli acquistiinquantity,.
L’Unione Sarda, 19/08/2012 06:28
gli italiani spenderanno 2.300 euro in più rispetto al 2011: imu in cima.
Rincari, famiglie sotto schiaffo PDF
ROMA Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno.I RINCARI Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. IMU E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione reale del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia.TRASPORTO PUBBLICO In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più).CIBO ALLE STELLE In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi», tuonano i consumatori-EFFETTI DISASTROSI «È ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico», lamentano le associazioni.Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre.
Libertà, 19/08/2012 06:26
Stangata da 2300 euro a famiglia PDF
raffica di rincari al ritorno dalle ferie. impennata degli alimentari.
ROMA – Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata _ dicono _ si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons: «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. Fiammetta Cupellaro.
Il Mattino, 19/08/2012 06:24
Francesca Pierantozzi Roma. Il 2012 ci costerà 2.333 euro in più. PDF
Francesca Pierantozzi Roma. Il 2012 ci costerà 2.333 euro in più. O peggio: tra bollette, assicurazioni, trasporti pubblici, supermercato e libri scolastici, Imu e benzina, ogni famiglia potrebbe ritrovarsi a Natale ad aver speso quasi tremila euro in più rispetto all’ anno scorso. A fare i conti in tasca agli italiani in vista di un autunno di rincari e un inverno di rigori, sono state a Ferragosto tutte le associazioni di consumatori, da Codacons a Federconsumatori ad Adusbef. E il verdetto è sempre lo stesso, non importano i parametri, le cifre o i beni presi in considerazione: è in arrivo la stangata. L’ Associazione artigiani piccole imprese di Mestre si è anche presa la briga di fare una piccola storia dei rincari da cui emerge che il 2012 segnerà l’ apoteosi del caro vita del decennio, soprattutto a causa dell’ esplosione delle tariffe pubbliche, aumentate in modo vertiginoso. A fronte di un incremento del costo della vita pari al 24 per cento, infatti, le bollette dell’ acqua sono cresciute del 69,8%, quelle del gas del 56,7%, quelle della raccolta rifiuti del 54,5%, i biglietti ferroviari del 49,8%, i pedaggi autostradali del 47,5%, l’ energia elettrica del 38,2% e i servizi postali del 28,7%. A questi dati scoraggianti per il portafoglio si aggiunge quello dell’ aumento («abnorme e sconsiderato» nel commento del presidente del Codacons Carlo Rienzi) del costo dei carburanti che provocherà fin da questo autunno un aumento generalizzato dei prezzi dei generi alimentari con punte fino al 10 per cento in più. Ecco dunque la prima voce a esplodere nel bilancio familiare: soltanto per mangiare, ogni famiglia spenderà in media 550 euro in più. Il caro autunno fa prevedere un Natale asciutto. «Le famiglie italiane – ha spiegato ancora Rienzi – dovranno fare i conti a settembre con prezzi maggiorati fino al 10 per cento, e reagiranno con una forte riduzione dei consumi, che di questo passo proseguirà fino alla fine dell’ anno, costringendo i consumatori a un Natale gelido sul fronte degli acquisti». Ma la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è ben più lunga della lista del supermercato. In cima all’ elenco c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, e soltanto se si parla di prima casa. In base ai calcoli di Adusbef e Federconsumatori l’ inflazione «reale» con cui dovranno fare i conti gli italiani è del 5,5-6 per cento. Oltre al cibo, svuoteranno le tasche le tariffe del trasporto pubblico locale (48 euro in più in media a famiglia). Per le bollette, gli aumenti calcolati dalle associazioni sono di 110 euro in più per la luce, 113 euro in più per il gas e 63 euro in più per i rifiuti. Senza parlare dell’ auto, che oltre all’ assicurazione, peserà per il pieno 378 euro in più rispetto all’ anno scorso. Per le associazioni di consumatori si tratta di «aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Secondo l’ Osservatorio prezzi e mercati di Unioncamere la corsa dei prezzi colpisce ormai soprattutto i bisogni primari delle famiglie: affitto, utenze e tariffe, abbigliamento, arredamento, elettrodomestici, mezzi pubblici e auto, ovvero voci che incidono per il 48 per cento sul bilancio domestico. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
La Provincia Pavese, 19/08/2012 06:12
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il Gazzettino, 19/08/2012 06:11
Rincari, stangata da 2.333 euro PDF
benzina, bollette, libri scolastici e tasse: per ogni famiglia quest’ anno ci sarà un pesante extra costo.
ROMA – Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione ‘reale’ del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari». Da tre mesi il prezzo del petrolio è in ascesa contrariamente alle previsioni degli stessi addetti ai lavoro. Venerdì quello del mare del Nord ha sfiorato i 100 dollari al barile. Sul mercato di new York il greggio ha toccato i 96 dollari al barile, appunto i massimi degli ultimi tre mesi. Pesano le incertezze legate ad una eventuale azione israeliana contro l’ Iran e i segnali di alcuni dati macro degli Stati Uniti che indicano un possibile consolidamento della ripresa.
Giornale di Sicilia (ed. Agrigento), 19/08/2012 06:08
i soldi degli italiani per gli alimenti previsto un rincaro di 550 euro a famiglia. l’ imu prima casa peserà circa 400 euro.
Prezzi, stangata da 2.333 euro all’ anno PDF
le associazioni dei consumatori parlano di un tasso di inflazione reale che si aggira intorno al 6 per cento fare la spesa è diventato sempre più caro: secondo i consumatori almeno 550 euro in più all’ anno.
Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione realedel 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti è, invece, il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi. Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico. Dal Codacons parlano di una raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famigliea partire da settembre. In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al 10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a 550 euro su base annua solo per gli alimentari.
Trentino, 19/08/2012 06:02
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
L’Eco di Bergamo, 19/08/2012 06:02
Per la spesa alimentare un salasso di 550 euro Tra mille rincari uno di quelli che pesa di più sul bilancio familiare riguarda la spesa giornaliera PDF
Per la spesa alimentare un salasso di 550 euro Tra mille rincari uno di quelli che pesa di più sul bilancio familiare riguarda la spesa giornaliera. I consumatori del Codacons prevedono aumenti, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia che si aggiungono agli altri nascosto
L’Eco di Bergamo, 19/08/2012 06:02
«Carovita e Imu Ogni famiglia dovrà spendere 2.300 euro in più» PDF
crisi, il calcolo dei consumatori per il 2012 «inflazione reale ben sopra il cinque per cento» si teme un’ altra raffica di aumenti in autunno.
ROMA Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, Rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. Le stime dei consumatori E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa anche se sarà il conguaglio d’ autunno a stabilire l’ esatto peso di questa imposta sulle tasche della famiglie. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione «reale» del 5,5-6 per cento. Ma sono preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). «Aumenti insostenibili» In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni, sempre secondo gli studi delle associazioni dei consumatori, è rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «È ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda interna, con liberalizzazioni ed investimenti nei settori dell’ innovazione e dello sviluppo tecnologico». Verso un autunno caldo Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al 10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa di 550 euro su base annua solo per gli alimentari». Intanto «la crisi mette in difficoltà sei italiani su dieci (61 per cento) che non dispongono di un reddito adeguato ma c’ è addirittura un 6 per cento che non riesce mai ad arrivare a fine mese». È quanto emerge da una analisi Coldiretti-Swg divulgata in occasione della diffusione dei dati sull’ aumento delle spese per effetto di rincari e mutui che aggrava la situazione di difficoltà delle famiglie. Il risultato è – sottolinea la Coldiretti – un drastico calo nei consumi che riguarda anche il settore alimentare con una riduzione stimata tra l’ uno e il due per cento negli acquisti. Per tagliare sulla spesa – precisa la Coldiretti – gli italiani sono costretti a fare lo slalom tra gli sconti. Ben il 62 per cento degli italiani vanno a caccia di offerte speciali tra le corsie dei supermercati più che in passato mentre circa la metà dei consumatori (49 per cento) fa addirittura la spola tra diversi negozi per confrontare i prezzi più convenienti. Tra le tendenze emergenti si evidenzia l’ aumento di quanti acquistano prodotti locali (40 per cento) e scelgono solo frutta e verdura di stagione (50 per cento) magari senza intermediazione con un balzo record del 23 per cento nel primo semestre del 2012 degli acquisti fatti direttamente dal produttore. Una cosa resa possibile grazie alla rete degli agricoltori di Campagna Amica dove hanno fatto la spesa oltre 9 milioni di italiani. Il risultato è che nonostante gli impegni della vita moderna e per la prima volta rispetto al passato – conclude lo studio della Coldiretti – si inverte la tendenza con il 57 per cento degli italiani che dedica più tempo e più attenzione nel fare la spesa di tutti i giorni. Altro segnale, questa volta non del tutto negativo, del cambiamento indotto dalla recessione nelle abitudini del consumatore tipo, alle prese con continui rialzi dei listini e un impoverimento, altrettanto costante, del suo reddito. nascosto
Corriere delle Alpi, 19/08/2012 06:00
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il Centro, 19/08/2012 06:00
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il Mattino di Padova, 19/08/2012 05:58
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La Città di Salerno, 19/08/2012 05:58
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il Messaggero (ed. Abruzzo), 19/08/2012 05:51
Appello alle istituzioni «Serve un piano per la mobilità di tutta l’ area metropolitana» PDF
di PIERGIORGIO ORSINI MONTESILVANO – Un appello ai sindaci dell’ area metropolitana perché realizzino un piano della mobilità sostenibile a livello intercomunale. Lo lanciano, convinti della necessità di ridurre il traffico veicolare, di incrementare quello ciclistico, del trasporto pubblico e di abbattere i livelli di inquinamento, 40 fra professionisti, politici, ambientalisti, associazioni ed operatori economici. L’ intento, quello di superare gli anacronistici campanilismi, affrontando tutti insieme la vera dimensione dei fenomeni della mobilità della ventesima area urbana d’ Italia. Basta citare gli stressanti tempi di percorrenza della statale adriatica da Silvi a Pescara: solo 15 chilometri che quotidianamente intrappolano il povero automobilista per non meno di 40 minuti. Disastrosa anche la ciclabilità sul lungomare, con piste che a tratti s’ interrompono, mettendo a repentaglio la salute di chi vorrebbe muoversi pedalando in libertà. «Rivolgiamo questo appello – spiega Giuseppe Di Giampietro del Politecnico di Milano – ai sindaci di Pescara, Montesilvano, Francavilla, Città Sant’ Angelo, ma anche di San Giovanni Teatino, Manoppello e ai presidenti delle tre Province Testa, Di Giuseppantonio, Catarra oltre che al governatore Gianni Chiodi perché avviino un processo di pianificazione della mobilità. L’ agglomerato urbano Pescara-Chieti (con i Comuni da Pescara a Cepagatti, da Silvi a Spoltore) si estende su una superficie di oltre 306 km. quadrati e comprende una popolazione di 327.500 abitanti, pari al 24,35% di quella regionale. Secondo i dati di City Railways quest’ area risulta il ventesimo agglomerato urbano più grande d’ Italia ed il centotrentesimo d’ Europa. Bastano queste cifre per rimarcare l’ importanza l’ urgente necessità di una pianificazione sovracomunale». Il problema si è riproposto in tutta la sua drammaticità con la prossima apertura di Ikea e il sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, ha voluto incontrare i presidenti delle province di Pescara e Chieti Testa e Di Giuseppantonio, il sindaco teatino Di Primio, il vice di Pescara Fiorilli, il sindaco di Cepagatti Cola, il vice di Spoltore Rosini. L’ obiettivo quello di «rivedere la viabilità di tutta l’ area». Che è poi lo stesso sollecitato dai firmatari dell’ appello: l’ architetto Giuseppe Di Giampietro, Alessandro Vitale e Antonello Di Nardo dell’ associazione Salvaciclisti di Francavilla e Pescara, Maurizio Acerbo consigliere regionale, l’ ingegner Luigi Beccia del Pd di Montesilvano, gli ingegneri Mauro Perfetti (Pescara), Gianni Mancinelli (Silvi), Ercole Ferretti (Pineto), gli architetti Aldo Cilli (della D’ Annunzio) e Angelone (AartisA Pescara). A detta dei sottoscrittori il piano della mobilità favorirà l’ uso dei mezzi alternativi di trasporto ed in definitiva migliorerà il benessere sociale e la qualità della vita urbana. Lo hanno condiviso anche Loredana Di Paola del Wwf Abruzzo, Giuliano Marsilii della Task force ambientale di Alba Adriatica, l’ architetto Vittorio Ruggieri del Codacons Abruzzo, Mimmo Valente di Italia nostra Abruzzo e Paolo D’ Onofrio dell’ associazione Familiari vittime della strada di Pescara. RIPRODUZIONE RISERVATA.
Alto Adige, 19/08/2012 05:51
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La Tribuna di Treviso, 19/08/2012 05:51
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oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il Tirreno, 19/08/2012 05:51
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Gazzetta di Reggio, 19/08/2012 05:50
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La Provincia di Varese, 19/08/2012 05:48
Prezzi, settembre nero Stangata da 2.300 euro PDF
ROMA Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. L’ inflazione reale A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione “reale” del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). Il caro cibo In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie». Il grido d’ allarme Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari». © riproduzione riservata.
Messaggero Veneto, 19/08/2012 05:48
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La Nuova di Venezia e Mestre, 19/08/2012 05:47
è l’ unico di quarto d’ altino.
Distributore chiuso Coro di lamentele PDF
QUARTO D’ ALTINO «Possibile che ogni anno l’ unico distributore di benzina vada in ferie?». A porsi la domanda sono gli abitanti del paese, che nel periodo dell’ anno in cui in tanti vanno in vacanza ma altrettanti oramai restano in città, vorrebbero poter contare almeno su qualche servizio. Quello di via Roma è l’ unico distributore del capoluogo: nel comune c’ è un punto di rifornimento in via Trezze a Portegrandi, mentre un’ altra pompa si trova sempre lungo la provinciale via Roma, ma a Casale, perciò fuori dalla giurisdizione territoriale. Oltre al fatto che il carburante è caro, anzi carissimo, chi non vuole far strada non sa dove andare. E la protesta corre anche su Facebook, dove qualcuno si sfoga e segnala il disservizio. Nonostante ciò da sabato 11 agosto, la pompa è chiusa. L’ anno passato, proprio in questo periodo, la sindaca di Quarto, Silvia Conte, aveva scritto una lettera di protesta direttamente alla sede centrale di Eni Spa, per protestare contro le scelte imposte dalla compagnia petrolifera alla stazione di servizio, che a gennaio aveva sospeso l’ accettazione delle multicard aziendali, ma anche per via della poca competitività dei prezzi, che lo scorso 8 agosto toccavano l’ 1,626 euro per litro. La missiva era stata inoltrata anche al Movimento Consumatori e al Codacons regionale. Il problema del costo della benzina è serio per tutti, la maggior parte oramai fa due conti e rinuncia anche a gite fuori porta per non dover spendere troppo in benzina. Le cose non vanno meglio per il gpl, aumentato senza controllo in questi ultimi tre anni. Dove c’ è meno scelta poi, le cose vanno anche peggio, perché se non si vuole far strada, non si hanno tante chance e ci si deve adeguare. Marta Artico.
La Provincia di Sondrio, 19/08/2012 05:46
Prezzi, settembre nero Stangata da 2.300 euro PDF
ROMA Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. L’ inflazione reale A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione “reale” del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). Il caro cibo In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie». Il grido d’ allarme Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari». © riproduzione riservata.
La Nuova di Venezia e Mestre, 19/08/2012 05:46
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La Provincia di Lecco, 19/08/2012 05:44
Prezzi, settembre nero Stangata da 2.300 euro PDF
ROMA Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. L’ inflazione reale A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione “reale” del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). Il caro cibo In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie». Il grido d’ allarme Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari». © riproduzione riservata.
La Nuova Sardegna, 19/08/2012 05:44
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Gazzetta di Modena, 19/08/2012 05:43
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
L’Adige, 19/08/2012 05:41
Rincari, la stangata da 2.333 euro La crisi Mutuo casa sempre più caro PDF
angeletti (uil): «monti sta andando a sbattere»
ROMA – Mario Monti dichiara lo «stato di guerra» contro l’ evasione fiscale e promette «strumenti forti», emergenziali. Lotta senza quartiere, quindi, per rilanciare l’ economia e l’ immagine del Paese. Il premier intanto si prende però qualche giorno di ferie sulle colline dell’ Engadina, in Svizzera. Oggi dovrebbe essere al Meeting di Cl a Rimini. ROMA – In Italia comprare casa con un mutuo è sempre più caro: a maggio 2012 il tasso medio d’ interesse sui prestiti alle famiglie che vogliono acquistare un’ abitazione si attesta al 4,12%, con un aumento del 103% rispetto a un anno fa. Un balzo che allontana il Belpaese dall’ Europa dove in media i tassi sui mutui casa sono inferiori del 62% rispetto a quelli italiani. Il tasso sui mutui alle famiglie per l’ acquisto di abitazioni è infatti sensibilmente sceso fino al minimo di 2,51% in giugno 2010: successivamente è tornato a crescere, ma a maggio 2012 si attesta sul 4,12%. Il tasso medio sui mutui a maggio 2012 è così di 103 punti base superiore rispetto a un anno fa e di 161 punti base superiore rispetto al precedente punto di minimo di giugno 2010. Insomma una situazione ?estremà nella quale ormai gli italiani per pagare il mutuo devono sborsare ben un terzo (in media il 30,9%, con punte del 39,2% in Lombardia e del 38,4 nel Lazio) del reddito. ROMA – «Monti sta andando a sbattere e la cosa peggiore è che non ne è consapevole. E con lui andrà a fondo pure il Paese strozzato dalle troppe tasse». Lo dice al Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi, il segretario nazionale del sindacato Uil, Luigi Angeletti, che invoca un taglio dell’ Irpef. «L’ unica via di salvezza – dice – è la riduzione delle tasse sul lavoro. In fondo alla strada scelta dal governo ci sono la recessione e la disoccupazione. In questo modo ci stiamo avvitando su noi stessi come un aereo che precipita al suolo. Le alternative ci sono basta volerle trovare. Prima di tutto utilizzare le risorse liberate dall’ evasione. Ogni euro recuperato grazie alla lotta all’ evasione deve essere utilizzato per ridurre le tasse. Una scelta che oltre all’ impatto economico ne avrebbe anche uno psicologico sull’ atteggiamento dei cittadini nei confronti di chi evade». A conferma di quanto sostenuto da Angeletti, ci sono anche i dati proposti ieri alle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori che parlano di una stangata da 2.333 euro a carico degli italiani, un fardello costituito dai rincari con cui gli italiani dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. Il tasso di inflazione «reale» sarebbe pari al 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni denunciano aumenti fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Rincari a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni e investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico».
Il Piccolo, 19/08/2012 05:41
Dall’ Imu alle bollette stangata da 2.300 euro PDF
i consumatori denunciano la raffica di rincari annunciati per settembre aumenti boom per trasporti locali (+30%), elettricità (+21%) e cibo (+7%)
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5,5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Gazzetta di Mantova, 19/08/2012 05:39
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La Provincia di Como, 19/08/2012 05:39
Prezzi, settembre nero Stangata da 2.300 euro PDF
ROMA Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. L’ inflazione reale A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione “reale” del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). Il caro cibo In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili – tuonano i consumatori – che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie». Il grido d’ allarme Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime – spiegano – alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari». © riproduzione riservata.
La Provincia di Como, 19/08/2012 05:39
Corsa a frutta e verdura I prezzi vanno alle stelle PDF
Il caldo fa schizzare la colonnina di mercurio del termometro e i prezzi di frutta e verdura volano alle stelle. Effetto di una domanda dei consumatori in crescita (i medici li consigliano nella dieta anti caldo) e della siccità che sta mettendo in ginocchio le campagne. La prova? Ieri mattina al mercato coperto nella zona dedicata ai produttori locali si potevano trovare pesche a 3,95 euro al chilo, l’ uva a 3,99 euro, le albicocche a 4,90 euro, i fichi a 5,90 euro, le prugne a 3,80 euro. Per non dire, delle fragole a 6 euro al chilo, stesso prezzo dei fagiolini. Prezzi stratosferici, poi, se si sceglie di concedersi delle noci, vendute a 8,80 euro al chilo, o un’ invitante papaya, presentata agli avventurosi clienti a 8,50 euro al chilo. Slalom tra i banchi Per evitare salassi, clienti costretti allo slalom tra una bancarella e l’ altra nella disperata ricerca del prezzo più abbordabile. E c’ è chi, se proprio un’ offerta migliore non la trova, arriva perfino a invitare il venditore a tagliare in due melanzane, pesche o mele, per sincerarsi che il prodotto valga davvero il prezzo d’ acquisto. «E’ soprattutto la concorrenza di frutta e verdura estera a metterci in ginocchio – commenta Filippo Motta , tra i produttori locali presenti – oggi, basta andare in qualunque supermercato per trovare angurie che provengono dalla Grecia e carciofi che arrivano dall’ Egitto. Intanto, noi abbiamo i dipendenti da pagare e dobbiamo pure fare i conti con i prezzi dei concimi alle stelle. Ovvio che, se a ciò aggiungiamo un periodo di siccità o una gelata, i prezzi salgono». La prende, invece, con filosofia Franco Bradarolli . «Finora ho cercato di non ritoccare nessun prezzo – esordisce – grazie al cielo la mia azienda è dotata di un sistema di irrigazione meccanico che supplisce il più possibile la mancanza di precipitazioni. Il vero guaio è che le famiglie hanno sempre meno soldi in tasca, così qualsiasi prezzo sembra sempre troppo alto». Allarme per l’ autunno Non se la passano meglio i negozi di fruttivendoli. «La siccità che ha iniziato a mordere da marzo ha finora influito sulla qualità di fichi e pomodori – spiega Luca Citterio , del Fruit Shop di viale Cesare Battisti – inoltre, i coltivatori devono fare i conti con i parassiti che proliferano con il caldo e rovinano le verdure. Stiamo facendo i salti mortali per non ritoccare i prezzi, anche se poi ci dovremo adeguare». La stessa Coldiretti da mesi si era premunita di lanciare l’ allarme, paventando lo stato di calamità naturale. Ora si aggiunge pure l’ appello del Codacons. «E’ in atto una grave speculazione sulle materie prime che è destinata ad aggravarsi – commenta Mauro Antonelli – come associazione consideriamo illegale la vendita di frutta e verdura al di sopra dei 4 euro al chilo. Per questo, invitiamo caldamente le famiglie a non acquistare tali prodotti». Inoltre, «da tempo auspichiamo una riforma che miri ad accorciare la filiera – continua – attualmente avvengono almeno 7 passaggi prima che il prodotto arrivi dall’ agricoltore al fruttivendolo». Silvana Brenna, di Federconsumatori, non ha dubbi:«Dovrebbe intervenire l’ Antitrust, non è possibile che siano sempre le famiglie ad accollarsi l’ onere di tali salassi». Sara Ballabio © riproduzione riservata.
La Nuova Ferrara, 19/08/2012 05:39
Stangata d’ autunno per le famiglie PDF
oltre 2300 euro di rincari si stanno per abbattere sui consumatori. ecco cosa dobbiamo aspettarci al rientro dalle ferie crisi»i soldi.
di Fiammetta Cupellaro wROMA Rientro amaro dalle ferie per le famiglie italiane. Ad attenderle, una stangata calcolata da Federconsumatori e Adusbef sui 2.300 euro. A settembre è in arrivo una raffica di rincari di prezzi e tariffe. Gli aumenti colpiranno le voci che rientrano nel tradizionale bilancio familiare: dalle tariffe di gas (+11%), elettricità (+21%), acqua (+5%) e rifiuti (+9%) fino ai libri scolastici (+4%) e alla spesa alimentare (+7%). Ed in cima a questo elenco ci sono l’ Imu, la tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia e l’ abnorme aumento dei listini del carburante che hanno portato la benzina sull’ orlo del prossimo record: quello dei 2 euro al litro. Secondo il Codacons, rispetto ad agosto 2011, un pieno di carburante costa 18,6 euro in più. Gli effetti della stangata, secondo le associazioni dei consumatori, saranno disastrosi per le tasche degli italiani. Si parla di un tasso di inflazione reale del 5.5-6 per cento, ben superiore a quello misurato dall’ Istat. «Aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita non solo delle famiglie, ma dell’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». La denuncia è di Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, rispettivamente presidente di Federconsumatori e Adusbef che hanno deciso di lanciare un appello al governo per attuare «una politica che rilanci l’ economia». In percentuale, l’ aumento più consistente è quello che toccherà le tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro, significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Così anche la bolletta della luce che crescerà di 110 euro, mentre quella del gas di 11 euro e quella dei rifiuti di 63 euro. Ma a colpire l’ attenzione è l’ aumento generalizzato, previsto al rientro dalle vacanze, dei generi alimentari. Beni strettamente legati alle quotazioni dei carburanti. Per i generi alimentari sono previsti sbalzi calcolati in media del 5-7 per cento in più con punte che produrranno rincari del 10 per cento. Come dire che per la spesa di tutti i giorni, sborseremo 392 euro in più. Dati alla mano, le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare al governo una «lista» di priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro dell’ esecutivo nei prossimi mesi. «E’ ora di puntare al rilancio e sulla ripresa della domanda con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico» spiegano Trefiletti e Lannutti che lanciano un’ accusa precisa per l’ aumento dei prezzi dei carburanti. «Più che una stangata – dicono – si tratta di una deleteria decisione di politica economica» e chiedono «uno stop agli aumenti della tassazione, il controllo delle speculazioni e la modernizzazione delle filiera petrolifera». Unanime il coro di allarme per il rialzo dei prezzi che sta colpendo i bisogni primari delle famiglie, quelle voci che incidono per il 48% del bilancio domestico. Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, è chiaro: «Dai dati appare evidente che per rilanciare i consumi occorre allentare la corsa di tariffe e tasse, locali e nazionali». Altrimenti non ci sarà via d’ uscita dalla recessione. Accorato l’ appello di Carlo Rienzi del Codacons : «Le famiglie italiane reagiranno con una forte riduzione dei consumi che, di questo passo, proseguirà fino a fine anno costringendo i consumatori ad un Natale gelido sul fronte degli acquisti». I prossimi mesi saranno dunque decisivi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Il Fatto Quotidiano, 19/08/2012 05:35
CONSUMATORI Tasse aumenti, la stangata PDF
Stangata a settembre per gli italiani di ritorno dalle vacanze che spenderanno circa 2300 euro in più all’ anno. L’ Imu, la nuova tassa sulla casa pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. Ma l’ elenco dei prodotti su cui si avranno aumenti è lungo. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che parlano di un tasso di inflazione reale del 5, 5-6 per cento. I consumatori del Codacons prevedono rincari, per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale con rincari fino al 30 per cento. Aumenti anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento e quella del gas dell’ 11 per cento. C’ è poi l’ inevitabile voce carburanti dove l’ incremento sul 2011 è di 276 euro.
Avvenire, 19/08/2012 05:32
la corsa dei prezzi PDF
la corsa dei prezzi Per il solo carrello della spesa l’ aggravio sarà di 550 euro DA MILANO ANDREA DI TURI U n anno di rincari: 2.333 euro in più a famiglia Non bisogna farsi ingannare dalle giornate piene di sole e caldo: continua, infatti, a piovere sul bagnato per le tasche già molto alleggerite degli italiani. Stavolta le cattive notizie arrivano dall’ Osservatorio nazionale di Federconsumatori (Onf) e fanno capire che al rientro (per chi ha fatto ferie) continuerà a essere difficile far quadrare i conti. Annus horribilis. Sarà una stangata. Secondo l’ Onf, tra effetti delle manovre economiche e aumenti di prezzi e tariffe, ogni famiglia dovrà mettere in conto aumenti di spesa per 2.333 euro. Per il solo carrello della spesa, prevede il Codacons, con i rincari attesi un po’ in tutti i settori alla riapertura di negozi e attività commerciali, l’ aggravio di spesa sarà di 550 euro. Un annus horribilis. «Aumenti insostenibili». Non tenendo conto delle voci (tassazioni varie) che non sono calcolate per l’ indice Istat, l’ inflazione secondo Onf si attesterà a fine anno sul 5,5-6%: «aumenti insostenibili », scrive in una nota Federconsumatori, che forniscono ulteriori motivi di preoccupazione, ma è più corretto dire allarme, per una crisi dei consumi destinata a prolungarsi. «È ora di puntare sul rilancio: ripresa della domanda di mercato, liberalizzazioni e investimenti per l’ innovazione e lo sviluppo tecnologico – dichiarano Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, e Elio Lannutti, presidente Adusbef -. Queste dovranno essere le direttive di marcia del governo. Benzina sotto accusa. Sul banco degli imputati, manco a dirlo, la benzina. «L’ abnorme aumento dei listini dei carburanti e le sconsiderate accise che gravano su benzina e gasolio – dice Carlo Rienzi, presidente Codacons – stanno comportando un incremento dei costi con punte fino al +10%, per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti. Che verranno scaricati sui consumatori finali». Trasporti, un balzo del 30%. La classifica dei maggiori rialzi in termini percentuali vede svettare su tutti, si fa per dire, il trasporto pubblico locale: +28-30% (48 euro a famiglia). Per chi viaggia in treno (anche pendolari) l’ aumento sarà di 81 euro. L’ Imu batte tutti. A non temere confronti in valore assoluto, invece, è l’ esborso aggiuntivo dovuto all’ Imu: 405 euro a nucleo familiare. In seconda posizione l’ incremento degli alimentari (392 euro), in terza i carburanti (276 euro). Per gli automobilisti c’ è anche l’ aumento dell’ assicurazione auto (78 euro) e delle tariffe autostradali (53 euro). Care bollette. Tengono il passo le bollette. A incidere di più sarà il gas (+113 euro), davanti alla luce (110 euro), che cresce però di più in percentuale (+21%, il gas +11%). Per l’ acqua ci vorranno 22 euro in più. Belle botte anche dalle tariffe sui rifiuti (63 euro l’ aumento) e dal riscaldamento (+195 euro). Banche e scuola. Per finire, nel 2012 l’ Onf prevede che ogni famiglia spenderà in più 93 euro per servizi bancari, mutui e bolli, 123 euro per derivati del petrolio, detersivi, plastiche e prodotti per la casa, 150 euro per le addizionali territoriali e 78 euro per tariffe professionali-artigianali. Al rientro dei figli in aula, poi, per libri e corredo scolastico se ne andranno 53 euro più dell’ anno scorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA Federconsumatori e Adusbef lanciano l’ allarme: il rientro dalle vacanze sarà amaro.
Il Resto del Carlino, 19/08/2012 04:02
i consumatori stimano nel 2012 incrementi per 2.333 euro.
Trasporti pubblici e alimentari Raffica di aumenti sulle famiglie PDF
ROMA UNA STANGATA da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A CALCOLARE quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione ?reale’ del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti è, invece, il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ È poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili ? tuonano i consumatori ? che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «È ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre.
La Nazione, 19/08/2012 04:02
i consumatori stimano nel 2012 incrementi per 2.333 euro.
Trasporti pubblici e alimentari Raffica di aumenti sulle famiglie PDF
ROMA UNA STANGATA da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest’ anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell’ intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c’ è l’ Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa. A CALCOLARE quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione ?reale’ del 5,5-6 per cento. Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia. In percentuale l’ aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30 per cento, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21 per cento (ovvero di 110 euro in più rispetto all’ anno scorso) e quella del gas dell’ 11 per cento (+113 euro l’ anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11 per cento, pari a 63 euro in più). In termini assoluti è, invece, il capitolo alimentari a registrare l’ aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l’ anno, pari al 7 per cento in più. C’ È poi l’ inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all’ ennesimo record. L’ incremento sul 2011 è di 276 euro. Si tratta di «aumenti insostenibili ? tuonano i consumatori ? che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull’ intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «È ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico». Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre.
gazzettadireggio.it, 19/08/2012 02:28
Caro benzina, ecco dove si risparmia Web
rispetto a due settimane fa il pieno di verde costa 10 euro in più. colpa delle nuove accise e dei rialzi delle compagnie.
Il caro benzina accorcia le vacanze. Parola del Codacons, che non risparmia stilettate alle grandi compagnie, protagoniste anche a Reggio di una rincorsa dei prezzi ritoccati nuovamente all’ insu. In via Kennedy per la verde una pompa arriva fino a 1,927 euro, in via Morandi una stazione Eni si attesta poco più sotto: 1,921 euro al litro. In poco più di due settimane il prezzo del pieno ha subito un’ impennata vertiginosa. Il proprietario di un’ auto di medie dimensioni deve pagare infatti 10 euro in più per riempire il serbatoio. Una stangata senza fine, colpa anche della revisione delle accise, che sono state alzate pochi giorni fa dal Governo di 0,51 centesimi al litro. Ad amplificare lo spauracchio ci hanno pensato poi le compagnie petrolifere, decise ad aumentare i prezzi dei rifornimenti durante il periodo estivo, quando si toccano i picchi di erogazione. Anche il gasolio sta seguendo la tendenza, raggiungendo un picco di 1,820 euro al litro, che assottiglia il risparmio garantito dalla maggiore percorrenza a parità di carburante dai motori diesel. Il caro prezzi sta quindi prosciugando il budget che le famiglie avevano calcolato per poter fare fronte alle vacanze estive, ridotte oltre che nel periodo anche per quanto riguarda il chilometraggio da coprire. Basta fare un breve passaggio nella stazioni di servizio dell’ autostrada, dove ormai il prezzo al litro della benzina sfiora i 2 euro al litro. La battaglia dei prezzi inaugurata recentemente con la comparsa delle pompe bianche, slegate dalle grandi compagnie, sta comunque alcuni frutti, come gli sconti concessi alla rete Eni, replicati da diverse realtà. Tra le stazioni no-logo spicca la Bronzoni di Biabbiano, dove la verde è 1,730 euro al litro, mentre il gasolio è fermo a 1,640 euro. Grandi risparmi anche alla Tamiol di Fogliano, dove il prezzo della verde è a 1,743 euro mentre il diesel 1,649 euro. La quotazione più bassa per il gasolio è 1,639 euro, offerta dalla Comer Gas di via Fermi. Il maxi esborso non finisce però qui secondo le previsioni, con un altro allarme prezzi previsto per il rientro di settembre.
di enrico lorenzo tidona
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