Randagi, sostegno alla Martini
Randagismo, parte da Verona la campagna solidale al sottosegretario alla salute Francesca Martini. Verona for dogs, il comitato animalista presieduto da Paola Lombardo, ha dato vita sul suo sito www.venetocontroibocconi.it a una petizione pro Martini. L’iniziativa si spiega con la richiesta di dimissioni avanzata dal Codacons, il comitato dei consumatori, successivamente ai fatti del ragusano. L’associazione dei consumatori ha infatti messo all’indice la Martini che «si sarebbe espressa contro una mattanza incondizionata», in merito all’abbattimento di alcuni randagi. Il Codacons osserva che se queste dichiarazioni, attribuite al vice ministro veronese, fossero vere «sarebbero di una gravità inaudita e dimostrerebbero che il sottosegretario Martini, così come già evidenziato dal Codacons in occasione dell’ordinanza sui cani pericolosi, considera la tutela dell’incolumità pubblica secondaria rispetto alla tutela degli animali». Verona for dogs ricorda invece che la Martini ha puntato l’indice contro i sindaci del Centro-Sud parlando di inattivismo legato al mancato investimento di risorse destinate alla raccolta, chippatura e ricovero dei randagi. Lo stesso vice ministro, comunque, ha anche ricordato «che nessuno può abbattere questi animali. Si tratta di un illecito grave, di un reato perseguibile penalmente. I randagi vanno catturati e sterilizzati». Verona for dogs non è rimasta a guardare e ha lanciato l’appello: «Non lasciamola sola» riferendosi alla Martini. «Manifestiamo solidarietà all’unico onorevole che sta davvero facendo qualcosa a favore degli esseri indifesi, credendoci davvero». Due le strade suggerite: scrivere sul sito www.venetocontroibocconi.it nello spazio riservato alla Martini e protestare sul sito www.codacons.it attraverso la casella dei contatti. Il Condacons, dal canto suo, non molla l’osso e rilancia: «Se la Martini è tanto sicura che sia così facile catturare un branco di randagi senza sparargli, allora lo dimostri», scrive il Codacons a proposito delle censure del sottosegretario all’ordinanza del sindaco di Modica che autorizza l’abbattimento degli animali. «Il Codacons», prosegue il comunicato che si chiede se un abbattimento preventivamente autorizzato avrebbe potuto impedire l’aggressione della turista tedesca, «la invita ad andare in Sicilia e a cimentarsi nell’impresa». Anche la sede veronese Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), intanto, rilancia la proposta di affidare ai prefetti il compito di monitoraggio, attraverso i sindaci, del fenomeno. Il «censimento» metterebbe in condizione il Governo di stanziare fondi adeguati per nuove campagne di sterilizzazione e, soprattutto, per la costruzione di nuovi canili. Secondo l’associazione ne servirebbero 500 e su quelli esistenti, pubblici e privati ma anche sui rifugi, le Prefetture dovrebbero intervenire con verifiche periodiche. Una via per trovare i fondi necessari potrebbe essere una «tassa di solidarietà» una tantum sulle scommesse sportive che hanno per protagonisti gli animali ma anche la destinazione di parte dei proventi delle contravvenzioni contro le deiezioni dei cani. Secondo Aidaa, si potrebbero recuperare così mediamente 40 milioni di euro l’anno.
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