2 Dicembre 2002

RAI: I MISTERI DELLA “ZINGARA“…E QUELLI DI UNO DI NOI!

IL PROGRAMMA DI RAIUNO PROVOCA LE IRE DEI QUIZZISTI: L?ASSOCIAZIONE ARABA FENICE ALL?ATTACCO DELLA ZINGARA E INTANTO IL CODACONS DOPO L?ULTERIORE SCONFITTA DI UNO DI NOI CHIEDE ALLA COMMISSIONE FINANZE DEL PARLAMENTO UN?INDAGINE SUL FLOP DELLA LOTTERIA ITALIA E ALLA CORTE DEI CONTI SUI COSTI ESORBITANTI PAGATI A BALLANDI






A cura di Marcella Taralli, Presidente dell?Associazione Quizzisti italiani ARABA FENICE



Nel misero tentativo di far salire gli ascolti la RAI ha rispolverato il vecchio, ma sempre gradevole gioco della Zingara , con i suoi proverbi e la sua Luna nera.
Il gioco è purtroppo ancora itinerante, quindi i partecipanti sono gioco forza già selezionati , in quanto riservato agli abitanti delle piazze da cui si svolge il programma.
Già fin qui l?informazione è molto scarsa. Infatti le informazioni su quali saranno le cittadine visitate dalle zingara sono quasi impossibili da ottenere, non essendoci alcuna redazione in casa RAI a cui rivolgersi.

Numerosi spot indicavano di stare all?erta perchè la zingara avrebbe fatto giocare anche i concorrenti da casa ? cosa che apparentemente accade. Peccato però che rimane sempre più fitto il mistero sul metodo di reperimento di questi concorrenti. Dopo infinite telefonate effettuate dall?Associazione quizzisti ARABA FENICE, il centralino RAI ci ha indicato di rivolgerci ai comuni interessati, lasciandoci intendere che la trasmissione era in diretta. Niente di più falso. Abbiamo chiamato il comune di Gubbio , mentre la Zingara si trovava lì e ci hanno risposto che oramai era stato tutto registrato, e da lì ci hanno dirottati a quello di Forlì. Lì l?ufficio stampa non è stato in grado di fornirci alcun numero per poterci prenotare. La risposta è stata: pubblicheremo le modalità sui giornali locali.

Ed ecco alla luce di queste ricerche le perplessitĂ  e i i dubbi piĂą che legittimi dei quizzisti:
qualcuno potrebbe pensare che addirittura le telefonate provengano da abitanti del comune ospitante la zingara, sorteggiati in piazza e inviati dietro le quinte a far finta di rispondere al telefono ( d?altra parte è ben risaputo che in RAI negli anni passati siano già stati usati simili espedienti per ?ingannare? gli spettatori) e ai quali, forse, si chiede di inventare anche paesi d?origine diversi da quello reale per far pensare che tutto invece avvenga davvero dai vari paesi sparsi su territorio nazionale. L?espediente avrebbe il solo scopo di far aumentare l?auditel, facendo accendere in ognuno di noi la speranza di poter partecipare.
Il risultato reale è invece che mentre la Zingara fatta dagli studi RAI per i telespettatori da casa era molto seguita, con questo ingannevole sistema mette solo tanta rabbia addosso e il telespettatore accorto e attento non può far altro che sentirsi ?ingannato e beffeggiato?.




DE FILIPPI BATTE MORANDI a cura dell?Osservatorio per la qualitĂ  dei programmi tv del Codacons



Intanto il Codacons interviene dopo la nuova sconfitta di Gianni Morandi, battuto anche questo sabato dalla De Filippi. Mentre ?Uno di noi? si è fermato a 6.301.00 spettatori e il 28.82% di share, la concorrente ha fatto registrare il 30.44% di share e 6.656 spettatori, nonostante la trasmissione di quest?ultima sia terminata 20 minuti prima di quella di Morandi.

Un insuccesso per la Rai che pesa come un macigno, considerato il fatto che il programma è abbinato alla Lotteria Italia 2002 e, perdendo telespettatori, non contribuisce certo ad aumentare le vendite dei biglietti. A tal proposito il Codacons chiederà oggi alla Commissione Finanze di Camera e Senato di aprire un?indagine sul flop del sabato sera Rai legato alla Lotteria Italia 2002, per verificare i danni all?erario provocati da un programma che continua a perdere spettatori probabilmente a danno della vendita di biglietti della Lotteria. Inoltre l?associazione chiederà alla Corte dei Conti di aprire un?analoga indagine sui costi esorbitanti pagati dalla Rai a Ballandi, creatore di Uno di noi. L?alto cachet versato a Ballandi & C, sostiene il Codacons, in realtà è pagato dai telespettatori attraverso il canone Rai. E? evidente che alla spesa sostanziosa a carico dalla rete di Stato (pare che ogni puntata di Uno di noi costi alla Rai quasi 1 milione di euro!) non corrisponde il rientro in termini di audience, né tantomeno i costi sostenuti per la trasmissione si riflettono sulla qualità del programma, visti i pessimi risultati d?ascolto ottenuti nelle ultime settimane. A questo punto il Codacons si domanda: non sarebbe meglio legare i compensi di conduttori e produttori ai risultati d?ascolto conseguiti?

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