4 Agosto 2011

RAI: DENUNCIATA L’AGENZIA DELLE ENTRATE E LA RAI PER 2,3 MILIARDI DI EURO DI CANONE EVASO NEGLI ULTIMI 10 ANNI!

IL 96% DI ALBERGHI, CAMPEGGI E STRUTTURE RICETTIVE NON PAGA IL CANONE. TRA GLI EVASORI ANCHE ISTITUTI RELIGIOSI, PARTITI POLITICI E SCUOLE

IL CODACONS: UN PARADOSSO! SI ASSILLANO ANZIANI ULTRASETTANTENNI CHE VIVONO IN SPERDUTE CAMPAGNE E SI LASCIANO IMPUNITE LE STRUTTURE PUBBLICHE. SCATTA LA DENUNCIA IN PROCURA E ALLA CORTE DEI CONTI

  Il Codacons vuole vederci chiaro sulla riscossione del canone Rai da parte dell’Agenzia delle Entrate e sull’evasione di tale tassa, e al riguardo ha presentato oggi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia e alle procure regionali della Corte dei Conti.
L’inchiesta dell’associazione nasce a seguito della segnalazione di un pensionato invalido e nullatenente di 73 anni, che abita in un isolato casolare della campagna laziale e che non vede la tv, il quale si è visto recapitare una comunicazione che intimava il pagamento del canone Rai. Ma quanto spende l’Agenzia delle Entrate per “inseguire” un anziano ultrasettantenne che a breve verrà addirittura esentato dal pagamento della tassa, mentre migliaia e migliaia di strutture pubbliche evadono con regolarità il canone?
Infatti – spiega il Codacons nella sua denuncia – è emerso che una miriade estesa di esercizi commerciali, strutture ricettive, circoli, associazioni private e persino istituti religiosi, non paga il canone cosiddetto “speciale”, determinando un mancato introito per le casse della tv di Stato pari a 230 milioni di euro all’anno (2,3 miliardi in 10 anni).
Nello specifico, il 96% di alberghi, residence, campeggi, ospedali, case di cura, uffici, negozi, navi di lusso, circoli, associazioni, locali pubblici, sedi di partiti politici, studi professionali, mense aziendali, scuole e persino istituti religiosi, non paga il “canone speciale”, che a seconda delle categorie varia da 6.603,22 euro a 198,11 euro.
“Trattandosi di strutture pubbliche, l’accertamento ad opera dell’Agenzia delle Entrate potrebbe essere eseguito con facilità recandosi direttamente in loco – spiega il presidente Carlo Rienzi – Si preferisce invece assillare i singoli cittadini che magari non hanno la tv o non la vedono, lasciando impunite tutte le altre categorie pur soggette al pagamento del canone. Per tale motivo abbiamo presentato una diffida all’Agenzia, affinché ci dica quanto spende ogni anno per le attività di lotta all’evasione del canone nei confronti degli utenti, e per sapere quali azioni abbia intrapreso verso quel 96% di strutture pubbliche che risulta evasore. Con il ricavato di un anno di canone speciale – prosegue Rienzi – la RAI potrebbe assumere tutti i 1.700 precari ultradecennali che stanno per fare causa in base alla legge del collegato lavoro!".
Il Codacons ha inviato dunque oggi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia per verificare se nell’omissione di percezione dei canoni speciali sia ravvisabile il reato di omissione e abuso di atti di ufficio. Esposto inviato anche ai 20 uffici regionali della Corte dei Conti, per verificare le responsabilità per danno all’Erario dei 230 milioni di euro annui di mancato incasso per la Rai.

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