Raddoppia il supplemento per l’acquisto in orari notturni. Tariffa da 3,87 a 7,50 euro
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fonte:
- Leggo
Alessandra Severini Avere bisogno di un farmaco di notte costerà molto caro. Un decreto ministeriale entrato in vigore un mese fa, infatti, fissa a 7,50 euro il supplemento notturno che finora era stato di 3,87 euro. Un esborso che arriva addirittura a 10 euro per le farmacie rurali sussidiate (in comuni con meno di 3mila abitanti).
Sempre nei piccoli comuni, inoltre, anche di giorno, il cittadino dovrà pagare un supplemento pari a 4 euro, il doppio rispetto a quanto pagato sinora.
Il tariffario non veniva aggiornato da 24 anni si difende Federfarma, che ricorda come tale importo addizionale non sia dovuto dal cittadino ma sia a carico del Servizio sanitario nazionale per le prescrizioni in regime di Ssn rilasciate dalla guardia medica o per le ricette Ssn sulle quali il medico abbia precisato il carattere di urgenza. Nuove tariffe sono state fissate dal decreto anche per le preparazioni galeniche, ovvero i medicinali che il farmacista prepara direttamente per particolari esigenze del paziente su prescrizione del medico. Le associazioni dei consumatori però non ci stanno.
Il Codacons parla di «ignobile speculazione sulla pelle dei cittadini. Chi acquista farmaci in orari notturni non lo fa per divertimento, ma perché si trova in un evidente stato di necessità e non può essere punito per questo».
Oggi intanto si preannuncia una giornata nera per la sanità italiana, con lo sciopero nazionale di medici, veterinari e dirigenti del Ssn. A rischio saranno 40mila interventi chirurgici programmati e migliaia di visite. Il Sistema sanitario nazionale, accusano i sindacati di categoria, è al collasso a causa di un sottofinanziamento cronico e i lavoratori sono allo stremo anche perchè aspettano da 8 anni il rinnovo del contratto. Dal 2010 ci sarebbe stata una riduzione dei medici pari a 9mila unità a cui si aggiungono altre 50mila unità per il resto del personale. Sotto accusa è la legge di bilancio, da cui ci si aspettava un’attenzione maggiore per il settore, a partire proprio dai fondi per finanziare i rinnovi dei contratti.
Proprio la legge di bilancio sta per arrivare alla Camera per il via libera definitivo. Molte delle proposte di modifica, però, sono state dichiarate inammissibili perché considerate estranee alla materia. Tra queste, le norme che prevedevano sanzioni più severe contro l’uso del cellulare alla guida e l’obbligo di prevedere allarmi per i seggiolini dei bimbi montati in macchina.
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