26 Settembre 2019

Racket dei funerali in 50 vanno a processo

Operatori sanitari infedeli, dipendenti delle agenzie funebri, procacciatori di clienti ( cioè i familiari dei defunti), aziende che lavoravano nell’ ombra per spartirsi i funerali: la procura di Bologna ha chiesto il processo per 41 indagati e 9 società coinvolte nello scandalo ” Mondo sepolto”, l’ inchiesta che ha svelato il racket del caro estinto nelle camere mortuarie della città, con due cartelli che gestivano il sistema tra Sant’ Orsola e Maggiore. Un metodo oliato che andava avanti da anni: tu mi fai avere quel funerale, io ti do in cambio qualche decina di euro. Il prossimo 29 novembre è fissata davanti al gup del tribunale di Bologna la prima data dell’ udienza preliminare di ” Mondo sepolto”, coordinata dal pm Augusto Borghini e condotta dai carabinieri. Le parti offese che si sono costituite sono l’ Ausl, il Sant’ Orsola, le associazioni a difesa dei consumatori Codacons e Asso Consum e l’ associazione Efi ( Eccellenza funeraria italiana). L’ inchiesta, esplosa all’ inizio del 2019, ha già portato ai primi risultati: lo scorso 16 luglio si è arrivati a 19 sentenze di patteggiamento con pene da un anno e quattro mesi a quattro anni, pronunciate dal gip Alberto Ziroldi, nei confronti di altrettanti indagati. Il patteggiamento, in particolare, ha riguardato anche Giancarlo Armaroli e Massimo Benetti, considerati i vertici delle due organizzazioni, a capo di altrettanti cartelli che gestivano i funerali rispettivamente al Maggiore e al Sant’ Orsola. Per Armaroli, titolare della ditta ” Armaroli Tarozzi”, la pena è stata di quattro anni, mentre Benetti, presidente del Cif ( Consorzio imprese funebri), a capo del gruppo che controllava la camera mortuaria del policlinico, ha patteggiato tre anni e sei mesi. Assieme a loro hanno chiesto e ottenuto il patteggiamento altre 17 persone, che facevano parte dei 74 indagati, tra persone fisiche e società. Le accuse della procura sono, a vario titolo, quelle di associazione a delinquere, corruzione, dichiarazione fraudolenta, false comunicazioni sociali, riciclaggio e rivelazione di segreti d’ ufficio. Il prossimo 15 novembre si discuteranno le posizioni di Lorenzo Lelli (ditta “Lelli”) e di Gianluca Palloni ( ditta ” Golfieri”). – r.d.r. k Cc L’ operazione dei carabinieri.

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