Raccolta Firme per la Vita Il Codacons si Schiera
- fonte:
- Corriere del Veneto
A livello europeo è avviata da oltre 40 associazioni pro-life la raccolta di firme denominata «Uno di noi» per chiedere alla Commissione europea che il riconoscimento del bambino concepito e non ancora nato sia sancito da un esplicito atto legislativo. Di buon auspicio è la recente sentenza della Corte europea di giustizia che definisce l’ embrione umano come l’ inizio dello sviluppo dell’ essere umano, riconoscendo così che l’ embrione, fin dal momento del concepimento, è titolare di diritti a cominciare da quello alla vita. Il direttivo del Codacons Veneto ha deliberato di aprire le proprie sedi regionali alla raccolta delle firme in coerenza alla missione di dare voce a chi non ne ha. Un recente episodio, di scarso rilievo sulla stampa, consente di uscire dall’ orizzonte un po’ provinciale del nostro Paese spesso prigioniero di polemiche stanche e superate dalla scienza. In Cina una gravidanza, che procedeva bene, è stata interrotta perché illegale. I due genitori avevano già un figlio, è proibito averne di più. La coppia sperava di passare inosservata. Invece la delazione di un vicino, adeguatamente ricompensata dallo Stato, ha messo in moto i funzionari della pianificazione familiare della provincia orientale dell’ Anhui. Per salvare il bambino i genitori avrebbero dovuto pagare una multa pari a tremila euro, somma che non possedevano. Così, per ordine delle autorità, il bambino è stato abortito con un’ iniezione letale: era al settimo mese ormai totalmente formato, probabilmente già in grado di sopravvivere fuori dal ventre materno. Drammatica la denuncia del padre: «Se abbiamo violato la quota sulle nascite, le autorità avrebbero dovuto prendersela con noi che siamo adulti e non con un neonato innocente. Così hanno messo fine alla sua vita». Dall’ avvio della «politica del figlio unico» in Cina, 1980, ad oggi i medici hanno praticato 336 milioni di aborti e sterilizzato 196 milioni di uomini e donne. Di fronte a questa vera e propria strage il «silenzio» è desolante ancor più a fronte di mobilitazioni nell’ Occidente «evoluto» perché quelli che sono «desideri» (come l’ eutanasia, la maternità oltre i 50 anni, il riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso) siano riconosciuti come diritti fondamentali. Qui si annida il germe di un esasperato relativismo. Il successo dell’ iniziativa di livello europeo «Uno di noi» restituirebbe all’ Europa il ruolo di punto di riferimento nella tutela della dignità dell’ uomo e renderebbe autorevole un suo intervento sul Governo cinese perché abroghi o almeno mitighi la legge del figlio unico con tutte le sue implicazioni tragiche. * Presidente Codacons Veneto.
- Sezioni:
- Rassegna Stampa
- Aree Tematiche:
- SANITA'