Quelle migliaia di fiale usate per il personale non sanitario Raffica di esposti in procura
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fonte:
- la Repubblica
Ci sono quelle contro il ministro della Salute Roberto Speranza e il suo vice Pierpaolo Sileri, quelle contro la Germania accusata di avere acquistato 30 milioni di vaccini anti- in violazioni degli accordi europei, quelle contro le case farmaceutiche o le istituzioni per non avere fornito sufficienti informazioni sugli effetti collaterali dei vaccini. poco più di un mese dall’avvio della campagna vaccinale, gli antidoti contro il coronavirus arrivano sul tavolo dei pubblici ministeri di Roma. Ce ne sono a decine, alcuni più seri, altri meno. ora i magistrati di piazzale Clodio dovranno iscriverli e decidere il da farsi, partendo proprio dal titolo di reato da ipotizzare. intanto domani mattina sarà a piazzale Clodio anche la denuncia del Codacons per un’altra questione ancora: quelli dei vaccini somministrati non a medici o personale sanitario, come doveva essere, ma a “personale non sanitario” che includerebbe, alcuni casi, anche giardinieri, tecnici della prevenzione e amministrativi in genere. Nel Lazio, secondo i dati diffusi dal governo, sarebbero stati vaccinati 16.545 “non sanitari” che corrisponde al numero dei medici liberi professionisti che non erano stati inclusi in nessuna lista e che oggi, se si fosse pensato prima a loro, sarebbero tutti vaccinati. Fatto che ha suscitato, in ogni parte del Paese, grande indignazione nella categoria: che si è anche riunita in una pagina Facebook dando vita a una protesta che ha poi portato, nel Lazio, creare una lista che li include nelle prossime vaccinazioni. «Il Codacons ha deciso di vederci chiaro sulle proteste dei medici» spiega Carlo Rienzi, presidente del Codacons, «perché appare poco comprensibile la scelta di dare priorità nelle vaccinazioni a soggetti che lavorano nelle strutture sanitarie senza tuttavia essere a stretto contatto con il pubblico, penalizzando i camici bianchi che, al contrario, assistono quotidianamente i loro pazienti». L’esposto sarà presentato in procura «per la possibile fattispecie di abuso di atti d’ufficio ma anche alla Corte dei Conti del Lazio, «affinché si indaghi sia sulla corretta destinazione delle dosi di vaccino, sia su eventuali usi scorretti delle risorse pubbliche». «Ho finalmente incontrato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato spiega poi il presidente dell’Ordine dei medici del Lazio Antonio Magi «e abbiamo parlato proprio di questo: l’assessore mi ha garantito che entro la fine di febbraio saranno vaccinati tutti i 14 mila liberi professionisti della Regione. Spero che sia così: so che i dentisti, per domani (oggi, ndr), vogliono manifestare sotto la regione Lazio, proprio per questa loro incredibile esclusione». Il fatto che siano stati esclusi e che si siano invece vaccinate 16.545 persone «non si sa a che titolo» conclude Magi, «è una fatto gra- i medici devono essere vaccinati perché siamo in prima linea e siamo quelli più esposti in assoluto al virus, perché non ci dobbiamo e non ci possiamo ammalare noi altrimenti chi cura? e perché dobbiamo proteggere i pazienti: se diventiamo i diffusori del virus facciamo un danno. La nostra mission è proteggere tutti quelli che si rivolgono a noi»
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