5 Ottobre 2010

Quella sentenza sulle aree protette

• Il primo parco nazionale del mondo nasce negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo e precisamente nel 1872, a Yellowstone, con la costituzione del parco omonimo. In Italia, la prima area protetta, fu istituita cinquantanni dopo, nel 1922, con il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Da allora, in Italia, si è fatta parecchia strada e dopo un lunghissimo iter di studio e fattibilitá, è stata finalmente attuata una legge quadro ed infine nel giro di diversi anni sono state istituite nel tempo tutte le aeree marine ora in esercizio. L’ Area naturale Marina Protetta, definita per comoditá, anche a livello internazionale, generalmente e più brevemente solo come Area Marina Protetta o AMP, è una zona di mare circoscritta, in genere di particolare pregio ambientale e paesaggistico, all’ interno della quale è in vigore una normativa limitativa e protettiva dell’ habitat, delle specie e dei luoghi, e relativa alla regolamentazione e gestione delle attivitá consentite. Nell’ estate del 2008, in una zona a protezione integrale, il presidente della Camera, Fini, con la complicitá di una scorta di vigili del fuoco, si immerse nella riservatissima area protetta della Costa del Grottone a Giannutri. Il Codacons presentò una denuncia presso il Tribunale di Grosseto contro lo stesso Fini e contro i vigili. Il gip dispose l’ archiviazione di tale denuncia. In pratica l’ area marina protetta è vietata a tutti, ma non al presidente della Camera. Ora però, la III Sez. Penale della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Codacons riaprendo il procedimento. Nella sentenza si legge: «Il Codacons deve essere considerato soggetto offeso dal reato, in relazione ai fatti denunciati afferenti a violazioni della legge quadro sulle aree protette, costituite dall’ Ente Parco dell’ Arcipelago Toscano, in quanto associazione di protezione ambientale». * vicepresidente nazionale.

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