4 Marzo 2011

“Quella morte si poteva evitare”

«Quella morte si poteva evitare»
 

TERAMO. Codacons e Pd attaccano Anas e Protezione civile. La tragedia si poteva evitare? E’ questo l’ interrogativo sollevato. Il Codacons annuncia che presenterà espesti alle procure della Repubblica competenti per le zone colpite da frane e alluvioni. «Alla magistratura», scrive l’ associazione, «chiediamo di aprire indagini nei confronti degli enti locali (Regione, Province e Comuni) e della Protezione Civile, valutando, a seconda delle situazioni, le fattispecie di disastro colposo, inondazione colposa e abuso e omissione di atti d’ ufficio. Gli enti locali e la Protezione civile hanno la responsabilità di prevenire situazioni di pericolo per gli abitanti, e di mettere in sicurezza le zone a rischio». Per i consiglieri regionali del Pd Claudio Ruffini e Camillo D’ Alessandro «la morte dell’ uomo a Mosciano poteva essere evitata». «Anas e Protezione Civile», scrive Ruffini, «dovevano presidiare un sottopasso così importante, dove c’ è un’ alta densità di traffico e vi si collega un’ autostrada. Invece è rimasto incustodito, abbandonato, privo di ogni sorveglianza. Vi è stata una valutazione del pericolo superficiale che purtroppo ha prodotto la prima vittima nel Teramano. Forse per far svegliare Chiodi doveva scapparci il morto, come purtroppo è avvenuto, altrimenti chissà quando se ne sarebbe accorto che nella sua città e nella sua provincia erano crollati ponti ed autostrade e numerose aziende erano in ginocchio». D’ Alessandro rincara. «Dilettanti allo sbaraglio», dice, «incapaci di essere all’ altezza delle situazioni: questo è il centro-destra al governo. Di fronte a chiare previsioni meteorologiche che anticipavano il rischio di precipitazioni fuori norma sul Teramano con tutte le conseguenze del caso, cosa ha fatto il giorno prima la Regione Abruzzo? Ha mandato i fax ai Comuni». Per il consigliere regionale dell’ Idv Cesare D’ Alessandro «la situazione nel Teramano è ben più tragica di come viene dipinta anche dai primi cittadini dei comuni più colpiti. Risulta più preoccupante la situazione dei depuratori e della rete fognante gestiti dal Ruzzo. L’ Idv non fa polemiche e si associa alla richiesta dei sindaci e della Provincia volta al riconoscimento dello stato di emergenza per calamità naturale». Il portavoce regionale del gruppo Pdl Ricardo Chiavaroli dice «siamo tutti sconvolti da quanto avvenuto, consapevoli che si è trattato purtroppo di eventi calamitosi. Già in queste ore di emergenza, possiamo affermare di aver avviato, come Regione Abruzzo, tutte le misure urgenti e necessarie innanzitutto a salvaguardare i cittadini e poi ad aiutare il più possibile le persone, le strutture e le imprese danneggiate». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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