27 Ottobre 2018

Quattro maestre agli arresti: maltrattavano piccoli di 3 anni

«Sono stata derisa per un anno. Ora non mi fermo: la devono pagare». Parola di mamma. I video registrati dai Carabinieri mostrano una maestra, nervosa e indispettita, costringere bimbi di soli tre anni a stare con il capo riverso sul banco. Guai provare a muoversi. Se alzano la testa gliela sbatte con forza sul banco. Quelle terribili immagini mostrano un’ altra maestra che spintona con violenza le piccole vittime. Non c’ era amore per loro. Ma solo violenza, sottomissione, castighi. I bambini venivano strattonati fino a farli cadere, schiaffeggiati sul volto o costretti a rimanere in un angolo con la faccia al muro. «Monelli, cattivi, scostumati, maleducati, rimbambiti, pappamolli»: così – raccontano i Carabinieri – venivano apostrofati gli alunni della scuola materna Montessori di Capurso. «Il nome dedicato all’ illuminata pedagogista ci aveva fatto immaginare quell’ istituto come il luogo adatto e sicuro per i nostri figli», dice una mamma. Invece era la scuola delle punizioni. Violenze sui minori «Comportamenti vessatori e violenti erano sistematici da parte delle quattro maestre, (M.L, 52 anni, di Lecce e le baresi M.L, 63 anni, B.N. 47 anni e V.A. 49 anni) arrestate ai domiciliari per gravi maltrattamenti».«I bambini avevano lividi in testa ed erano in uno stato pietoso, pieni di cacca, pipì e vomito. Gli sbattevano la testa sui banchi e si giustificavano dicendo che si procuravano i lividi malmenandosi tra di loro» racconta la rappresentante di classe. «Le maestre minacciavano i bambini, intimorendoli – aggiungono gli investigatori -. Dicevano loro che “sarebbero stati legati con la corda, che avrebbero avuto le botte, che sarebbero stati portati in caserma dove un cane gli avrebbe dato un morso». Dal Codacons alla Lega, dal sottosegretario Giuliano (Miur) alla parlamentare Annagrazia Calabria, relatrice della proposta di legge approvata il 24 ottobre alla Camera, si leva un coro sull’ esigenza di installare telecamere di video sorveglianza nelle scuole. «Abbiamo dati sconfortanti da ogni parte d’ Italia. Le telecamere però non sono la soluzione definitiva. Occorre maggiore sinergia per un fenomeno complesso e urgente» sottolinea Ilaria Maggi, presidente de La Via dei Colori, che da otto anni, dopo aver vissuto l’ inferno del caso Cip Ciop di Pistoia ha creato la onlus che si occupa di maltrattamenti a minori, disabili e anziani. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
elisa forte

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