Quanto ci costa l’ inflazione a maggio
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fonte:
- Giornalettismo.com
Un’ inflazione all’ 1,2%, “per quanto relativamente bassa, equivale pur sempre, in termini di aumento del costo della vita, ad una stangata pari a 419 euro per una famiglia tipo di tre persone (345 euro per una coppia)”. A calcolarlo e’ il Codacons, commentando le stime dell’ Istat per il mese di maggio. L’ associazione a tutela del consumatore fa notare come si tratti di una cifra quasi doppia sia rispetto a quanto si risparmiera’ con la sospensione dell’ Imu sulla prima casa (225 euro) o con il blocco eventuale dell’ aumento dell’ Iva (209). Di certo per il Codacons “ha dell’ incredibile che l’ inflazione rialzi la testa nonostante i consumi siano in caduta libera”. E aggiunge come il rialzo dei prezzi sia, “in ogni caso, una ragione in piu’ per scongiurare l’ aumento dell’ Iva”. GLI AUMENTI DI MAGGIO – A maggio, secondo le stime preliminari, l’ indice nazionale dei prezzi al consumo per l’ intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’ 1,2% nei confronti di maggio 2012 (era +1,1% ad aprile). Lo rende noto l’ Istat. La lieve accelerazione dell’ inflazione a maggio, la prima dopo sette mesi di rallentamenti consecutivi, è in parte imputabile al rialzo dei prezzi degli Alimentari non lavorati e, in particolare, della Frutta fresca (+7,1% rispetto ad aprile e +9,7% nei confronti di maggio dello scorso anno). Un contributo deriva inoltre dai rialzi dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,5% su base mensile, +3,3% su base annua). Per contro, effetti di contenimento derivano ancora dall’ andamento dei prezzi dei Beni energetici che diminuiscono dell’ 1,6% su base mensile e mostrano un’ accentuazione della flessione su base annua (-2,3%, dal -0,9% di aprile). I RIBASSI E I RIALZI – Questo andamento è il risultato, in particolare, dei ribassi registrati per i prezzi di tutti i carburanti. L’ inflazione acquisita per il 2013 è pari all’ 1,0%. A maggio l’ inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale all’ 1,3% (era +1,2% ad aprile). Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell’ indice dei prezzi al consumo si porta all’ 1,5% (dall’ 1,3% del mese precedente). Rispetto a maggio 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende ulteriormente, portandosi allo 0,8%, dallo 0,9% di aprile, mentre quello dei prezzi dei servizi sale all’ 1,7% (era +1,4% nel mese precedente). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni, tornato positivo ad aprile, si amplia di quattro decimi di punto percentuale rispetto al mese precedente. I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori diminuiscono dello 0,1% su base mensile e crescono dell’ 1,5% su base annua (lo stesso valore registrato ad aprile). Secondo le stime preliminari, l’ indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) non varia su base mensile e aumenta dell’ 1,3% su base annua (lo stesso valore registrato ad aprile).
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