QUANTE sono nelle scuole cesenati le ‘ classi pollaio’
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fonte:
- Il Resto del Carlino
QUANTE sono nelle scuole cesenati le ‘ classi pollaio’ , come recita la cruda vulgata popolare, quelle con più di 30 alunni stipati in locali non di rado angusti? Grosso modo una quindicina di classi alle scuole superiori, mentre alle medie inferiori nessuna, stando ai risultati di una ricognizione istituto per istituto effettuata ieri mattina. Un dato complessivo in linea con lo standard della percentuale nazionale dell’ 0,4% sul totale delle classi resa nota l’ altro ieri dal ministro Gelmini, in risposta al Tar del Lazio che – accogliendo il ricorso del Codacons contro le classi troppo numerose – impone al Ministero dell’ Istruzione di realizzare un nuovo piano di edilizia scolastica. DUE istituti cesenati, liceo scientifico Righi e tecnico commerciale Serra, hanno una percentuale più alta di quella nazionale. Le classi numerose, specie quelle sopra la soglia dei 30, sono l’ incubo delle famiglie (e anche dei docenti) perché sotto il profilo didattico gli studenti rischiano di essere meno seguiti e inoltre rappresentano anche un disagio per gli allievi collocati spesso in locali non adeguati ad accoglierli. La presenza di classi troppo affollate finisce a volte per stridere con quella di classi ridotte nel medesimo istituto, dove per varie ragioni – prima fra tutte la selezione durante gli anni – gli studenti sono di poco superiori alla decina. Il liceo scientifico Righi, la scuola superiore più popolosa della Provincia, detiene insieme la classe più numerosa (32 allievi) e quella più sguarnita (11). Le classi con 30 e più studenti sono 5 su 51 con una percentuale quasi doppia rispetto a quella nazionale. «La classe più numerosa, la 3° A linguistico, ha 32 alunni – dice il dirigente scolastico Dea Campana – e ne ha anche avuti 33. Le altre sono due seconde, un’ altra terza e una prima con 31. Se al momento delle iscrizioni gli allievi sono una trentina, l’ Ufficio scolastico provinciale non può consentire di formare due classi di una quindicina di allievi l’ una. Disponiamo però di ampi spazi e abbiamo collocato la classe più numerosa nell’ ex aula magna in dotazione a Geometri, prima che l’ istituto si trasferisse al Cubo. Proteste per le aule numerose? Non da parte degli allievi e neppure dai genitori, a parte magari all’ inizio. La classe meno numerosa del Righi ha invece 11 allievi ed è una quinta sperimentale del corso linguistico, un progetto regionale integrato approvato dal collegio docenti del Righi prima del mio arrivo nel 2005 che fu avviato con 13 allievi, approvato dalla Direzione regionale». All’ isituto tecnico commerciale Serra le classi con più di trenta alunni sono percentualmente maggiori che al liceo Righi: 6 su 39 (quasi il triplo di quella nazionale). «La più numerosa è una terza e conta 31 allievi – informa il dirigente Gianpaolo Ceccarini -. La meno affollata, invece, è la 5° B Igea con 19. Sotto il profilo della idoneità degli spazi, il Serra non ha problemi, contando su aule capienti». AL PROFESSIONALE Macrelli ci sono due classi su 27 con più di 30 studenti, mentre invece supera largamente i trenta iscritti la classe del corso serale, come si verifica però anche per gli altri istituti che hanno corsi di studenti lavoratori che frequentano di sera. Una classe di 30 studenti anche al professionale Versari, con tutte le altre (in tutto sono 30) che hanno tra i 25 e 29 alunni. Una anche all’ Iti. «Noi non abbiamo alcuna classe con 30 o più allievi – dice il preside di Agrario e Geometri Gianferruccio Brambilla». Così come liceo classico Monti e professionale Comandini. Andrea Alessandrini.
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