Quando ti iscrivono e non lo sai
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fonte:
- Gazzetta di Modena
Servizi Impdap ai pensionati: molti non sanno che il silenzio è assenso E` arrivata per posta nelle case di tutti gli ex dipendenti pubblici attualmente pensionati Impdap. E` arrivata sottoforma di brochure accattivante e colorata con il titolo “Guida per chi è in pensione“. Conteneva, in realtà, l`unico modo per evitare un prelievo di denaro dalla propria pensione. Chi se ne è accorto? Forse quasi nessuno e chi non ha receduto, compilando l`apposito modulo, è iscritto per i prossimi sei mesi. Ma a che cosa? Sono i servizi Impdap per la gestione dei crediti che si aprono, ora, anche ai pensionati. Con un particolare, però: il servizio si paga. Immagini accattivanti, colori allegri, frasi semplici e rassicuranti. Sembra essere questa, sempre più spesso, la linea comunicativa adottata da enti pubblici e ministeri per dare ai cittadini informazioni importanti. Con la volontà di far comprendere meglio i contenuti, forse, ma con il rischio, talvolta, di confondere le idee. In una quotidianità sovraffollata di spot pubblicitari d`ogni tipo diventa difficile, infatti, riuscire a distinguere, a colpo d`occhio, le comunicazioni importanti da quelle che non lo sono e si può correre il rischio di cadere in errore. In questi giorni nella cassetta della posta di tutti i pensionati Impdap, cioè di tutti gli ex dipendenti pubblici, è arrivata una brochure informativa dell`Ente. In copertina la foto allegra di un anziano con la sua nipotina e il titolo“I servizi Impdap non hanno età. Guida per chi è in pensione“ fanno pensare che possa semplicemente trattarsi di un opuscolo sui servizi dell`Istituto Nazionale di Previdenza. Quanti tra quelli che lo hanno ricevuto a casa si saranno soffermati a leggerlo con attenzione? E quanti, invece, lo avranno buttato o accantonato tra le carte da sfogliare in un momento di relax? Probabilmente molti non avranno prestato all`opuscolo la necessaria attenzione perchè in realtà il libretto conteneva un`informazione davvero particolare. Per volere ministeriale l`Impdap ha, infatti, adottato una gestione unitaria delle prestazioni creditizie. Attraverso questa tutti gli ex dipendenti pubblici potranno accedere a servizi di prestiti e mutui ipotecari erogati dall`ente mentre, fino a qualche settimana fa, queste possibilità erano riservate ai dipendenti ancora in servizio. C`è un particolare, però, anzi due. Il servizio ha un costo che viene detratto direttamente dalla pensione e si viene iscritti d`ufficio (e quindi si paga) se non si presenta un modulo di recesso entro il termine stabilito. Dunque, chi non vuole che dalla propria pensione venga detratto mensilmente lo 0,15% sul lordo, deve dirlo per tempo e controfirmarlo, altrimenti, in questo caso, vale la regola del silenzio-assenso. “Come Codacons troviamo davvero irritante che il ministero abbia varato una legge che permette un meccanismo del genere – dichiara Fabio Galli, vice presidente regionale Codacons Modena – perchè i cittadini vengono già spremuti come limoni da tasse e sovratasse e invertire il meccanismo di adesione ad un servizio a pagamento, obbligando il cittadino a recedere da un`iscrizione d`ufficio che, per di più, ha un costo, ci sembra davvero sbagliato. Inoltre la forma con cui la comunicazione è passata, pur del tutto legittima, ha certamente indotto molti cittadini a non prestare la dovuta attenzione all`argomento“. Chi non vuole aderire, infatti, deve presentare all`Impdap l`apposito modulo di rinuncia entro il 31 ottobre, altrimenti il prelievo ci sarà: quasi 3 euro verranno detratti, ad esempio, ogni mese dalle pensioni che si aggirano tra i 900 ed i 1000 euro netti. “Non ne facciamo una questione di spesa – continua Galli – ma di principio. Perchè non lasciare che sia il cittadino che ha bisogno del servizio ad iscriversi alla gestione unitaria? E, soprattutto, perchè non comunicarlo in modo più efficace rendendo evidente la particolarità del provvedimento? Insomma, anche questa volta il consiglio è lo stesso: fate sempre molta attenzione a quello che arriva per posta e prima di accantonarlo o, a contraio, di dargli valore, valutatelo bene“. Di tutt`altro segno, invece, ma in continuo aumento i casi in cui, per posta, arrivano pubblicità camuffate da informazioni importanti, con allegati bollettini di pagamento che hanno tutta l`aria di essere credibili: “Chiaramente, in questi casi, si tratta di truffa vera e propria – continua Galli – ma le finte assicurazioni, i prestampati che una volta compilati vincolano per anni chi li firma ad acquisti periodici, sono dietro l`angolo, anzi nella buca delle lettere, per tutti…“.
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