7 Novembre 2006

Puglia: dopo l`allarme in mezz`ora è tornata la normalità

ROMA L`Italia stavolta ce l`ha fatta. Il blackout elettrico che, partito dalla Germania, ha lasciato al buio l`altra sera, tra le 22 e le 23, oltre 10 milioni di europei, non ha mandato in tilt la penisola, pur colpendo alcune zone: Piemonte e Liguria, ma anche il sud del Paese. I piani di difesa del sistema italiano sono scattati con tempestività riportando la situazione alla normalità in circa 30 minuti. Nulla a che vedere con ciò che avvenne 3 anni fa quando nella notte tra il 28 e il 29 settembre la gran parte della penisola – allora responsabile dell`interruzione fu la Svizzera – rimase a luci spente per parecchie ore. Ma l`incidente-bis è stato occasione per sottolineare la contraddizione di avere sul fronte dell`energia connessioni europee senza però avere un`unica autorità – incongruenza sottolineata dal premier Prodi come pure dall`amministratore delegato dell`Eni, Paolo Scaroni – e per tornare a chiedere, come ha fatto il ministro dell`Ambiente, Pecoraro Scanio, di puntare su fonti di energia rinnovabili. Intanto, mentre l`Europa si interroga sui fatti e sul “che fare“, l`Authority per l`Energia italiana intende chiedere l`avvio di una indagine congiunta sulla vicenda e la Procura di Torino si accinge ad aprire un fascicolo. Ore 22, l`Europa sfiora il blackout totale – Dalla Germania i blackout si sono estesi, a macchia di leopardo, soprattutto in Francia e in Italia, durando da pochi minuti a meno di un`ora. L`assenza di corrente potrebbe essere dipesa da una operazione di routine effettuata dal distributore tedesco di energia Eon che per motivi precauzionali ha spento una linea che corre sopra il fiume Ems, in vista del passaggio di una nave da crociera di grandi dimensioni. Risultato: 10 milioni di europei – coinvolte anche Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Croazia, Austria – rimasti senza energia, in coincidenza con un periodo di freddo particolarmente intenso e repentino. Problemi soprattutto in piemonte e liguria – I problemi verificatisi alla rete tedesca hanno determinato black out parziali soprattutto in Piemonte, Liguria e Puglia. In Piemonte la mancanza di corrente elettrica è durata tra i 20 e i 30 minuti. Sono state interessate tutte le province, dal Verbano Cusio Ossola, a Nord, al cuneese, a sud. I centralini delle forze dell`ordine sono stati tempestati da centinaia di chiamate, ma non sono stati segnalati casi gravi. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire soprattutto per salvare persone bloccate negli ascensori. A Torino in 100 mila sono rimasti senza luce. In Liguria sono rimasti al buio per pochi minuti la riviera di Levante, con Rapallo, Santa Margherita e Portofino, alcuni quartieri nel ponente di Genova (Sestri Ponente e Cornigliano) e i comuni di Albissola Superiore e Inferiore, nel savonese. In Puglia il blackout ha interessato il Salento: i Comuni maggiormente colpiti sono stati Lecce, Maglie, Corigliano, Tricase, Andrano, Alezio e Gallipoli. Distacchi di energia anche in alcuni comuni della Calabria. Il Codacons già invoca risarcimenti per gli utenti coinvolti. In Italia in mezzora tornata normalità – Appena scattato l`allarme per i disservizi in Germania – ha spiegato la società Terna – il sistema italiano ha tagliato automaticamente 1.300 megawatt di potenza, attraverso la sospensione di fornitura ai clienti interrompibili (quelli cioè che, in base a tariffe agevolate, sono disposte a vedersi staccare la luce in momenti di emergenza). E, sono scattati distacchi automatici, a macchia di leopardo, attivati per evitare che l`interruzione di energia elettrica si allargasse a zone più ampie. Contemporaneamente è entrata in servizio la cosiddetta “riserva fredda“, quelle centrali cioè che restano accese, ma non in produzione, proprio per sopperire a possibili cali imprevisti dell`offerta. Si è costì ridotto l`import dall`estero di consistenti quantità di energia e in mezz`ora si è tornati alla normalità. Prodi: serve autorità unica europea – “Avere le connessioni europee e non avere una autorità unica europea, è una bella contraddizione“. Così il presidente del Consiglio Romano Prodi ha commentato il black-out elettrico dell`altra sera. E ha annunciato l`intenzione di voler affrontare la questione in sede europea. D`accordo con lui l`amministratore delegato dell`Eni, Paolo Scarone secondo il quale serve una politica energetica comune europea e un`Authority Ue, per la gestione dei sistemi elettrici ma anche e soprattutto per il gas. Authority apre indagine – L`Authority per l`Energia aprirà un indagine conoscitiva sulla vicenda. E contemporaneamente – annuncia il presidente Alessandro Ortis – “chiederò, come vicepresidente del Ceer, il Consiglio Europeo dei regolatori di energia, l`avvio di una indagine congiunta allargata di tutti i regolatori dei paesi Ue, interessati dalla vicenda“. Intanto, si profila da parte della Procura di Torino l` apertura di un fascicolo sul blackout elettrico. Obiettivo degli inquirenti sarebbe quello di verificare eventuali responsabilità sull` interruzione di energia e se i sistemi di allarme hanno funzionato tempestivamente.

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