«Pubblicità occulta in tv»
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fonte:
- Corriere della Sera
Accuse di «Striscia» alla «Vita in diretta»: interviene Del Noce
La faccenda sta diventando seria. Dopo le puntate di ieri e di mercoledì di «Striscia la notizia» sulla pubblicità occulta all?interno de «La vita in diretta», il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce ha chiesto un?indagine interna sulle suddette accuse e ieri ha deciso di sospendere con decorrenza immediata il conduttore Gianfranco Agus e il regista Pietro Pellittieri dal loro incarico alla trasmissione. L?«Operazione Cucuzza d?Oro» (così come l?ha ribattezzata «Striscia») è un?operazione che è cominciata addirittura un mese e mezzo fa, quando un anonimo Rai ha avvisato il tg satirico di Canale 5 che, telefonando a un certo numero, si poteva organizzare una pubblicità al proprio locale all?interno de «La vita in diretta».
Parte così la «trappola» mostrata i due giorni scorsi: un uomo di «Striscia» telefona a quel numero e risponde il signor Pasquale Mammaro, organizzatore di eventi e manager di vecchie glorie come i cantanti Focaccia, Tessuto, Mengoli e altri. L?uomo si finge proprietario del ristorante la Pentola d?oro a Sesto San Giovanni e chiede a Mammaro come può fare pubblicità in tv. Mammaro gli dice che si può organizzare un collegamento esterno con «La vita in diretta». Si incontrano il cognato di Mammaro, Stefano Grandi, e il finto proprietario del locale. Si decide di invitare i cantanti (Pettenati, Focaccia, Tessuto) nel ristorante e di inscenare un finto trofeo così da non fare pubblicità smaccata. La prima trattativa è di 8 mila euro, si scende poi a 7 mila. Grandi intasca i primi 3 mila, nel successivo incontro intasca gli altri 4 mila più Iva (1.400 euro) promettendo la fattura che però, a tutt?oggi, ancora non è arrivata.
E? tutto pronto. Si incontrano nel ristorante (il vero proprietario complice di «Striscia» permette l?uso del suo locale, senza mai comparire) il signor Grandi, il finto proprietario signor Vigorelli e organizzano il collegamento. Grandi posiziona i cartelli nei posti strategici con la scritta «Quinto Trofeo Pentola d?Oro». Arrivano i cantanti e le comparse. Infine, il conduttore Gianfranco Agus (che si è detto all?oscuro di tutto) e il regista Pellittieri. Ed effettivamente a «La vita in diretta» di mercoledì va in onda il collegamento con il ristorante. Nel bel mezzo, compare anche Valerio Staffelli che dice, di fianco a un attonito Agus, di voler consegnare il tapiro a Michele Cucuzza in studio a Roma (da ieri, Staffelli è alla ricerca di Cucuzza per consegnargli il tapiro).
Questo è quanto si è visto in tv, il resto d?ora in avanti spetterà alla magistratura. Per ora, l?unica cosa certa è che il signor Mammaro è in grado di organizzare questi «business» con la certezza che vadano in onda a «La vita in diretta». Non si sa chi sia il suo referente all?interno della trasmissione di Raiuno. Mercoledì sera, Cucuzza aveva spiegato che «non esiste nessun numero de “La vita in diretta“ per fare pubblicità occulta. Se poi, qualche volta, in una diretta o in un collegamento esterno si è visto in modo occasionale un marchio o un nome credo sia praticamente inevitabile specialmente quando si fa cronaca in diretta. Sono sicuro che tutti i collaboratori sottoposti a contratto con “La vita in diretta“ svolgano il loro lavoro, come sempre da dieci anni a questa parte, in modo ineccepibile e professionale».
Anche il Codacons ha voluto denunciare l?accaduto unitamente a quello emerso grazie a «Le Iene» che hanno scoperto che alcuni medici pagavano per andare a parlare in qualità di esperti al Tg Salute di Odeon Tv, condotto da Maria Teresa Ruta.
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