A stigmatizzare la scelta della giunta di aumentare la tariffa oraria dei parcheggi e di imporre il balzello fuori dall’ ospedale c’ è anche Mauro Antonelli di Codacons, che ricorda che la sosta a pagamento dovrebbe venire introdotta secondo un preciso piano della sosta «per incentivare la rotazione nelle aree a ridosso del centro e dei negozi, restando libera man mano che ci si allontana. Serve una differenziazione».Provvedimento che, al di là delle scelte politiche, deve essere corretto anche dal punto di vista normativo.Il codice della strada impone infatti, articolo 7, un’ alternanza tra sosta a pagamento e non. Tale obbligo non sussiste per le aree pedonali e a traffico limitato, oltre che per quelle individuate da un decreto del Ministero dei lavori pubblici. In particolare, per quanto riguarda l’ ospedale, si ricadrebbe nel caso di «parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale». In tal caso però «queste devono essere state delimitate come aree di rilevanza urbanistica nel piano regolatore. Ed è ovvio che non può accadere, come in altri Comuni, che si definisca così il 50% del territorio».Poco convinto, poi, delle motivazioni addotte per questo aumento, ovvero ripianare il rosso della piscina: «I proventi dei parcheggi a pagamento sono vincolati ad utilizzi ben precisi, quali la realizzazione di altri posteggi o il miglioramento della mobilità».n?S.Cat.

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