PROVINCE, CODACONS: COSTANO ANCORA 185 EURO ANNUI A FAMIGLIA
COSTI RIDOTTI DI 3,6 MILIARDI DI EURO DAL 2011 E -16MILA DIPENDENTI, MA PROVINCE PESANO ANCORA SU COLLETTIVITA’. PER RISPARMIARE FONDERLE CON CAMERE DI COMMERCIO E PREFETTURE
Le Province italiane costa ancora 185 euro annui a famiglia, nonostante la riforma introdotta dalla Legge Delrio del 2014 e i numerosi tentativi della politica di abolirle. I numeri arrivano dal Codacons, che si inserisce nella polemica tra M5S e Lega sulla possibile cancellazione definitiva delle province.
“Oggi tali enti continuano a pesare sulla collettività e i loro costi di funzionamento sono pari a 4,8 miliardi di euro annui, ossia circa 185 euro a famiglia – spiega il presidente Carlo Rienzi – Le riforme introdotte negli ultimi anni hanno prodotto un taglio delle spese, considerato che nel 2011 le Province costavano circa 8,4 miliardi di euro annui. Un risparmio determinato in gran parte dalla riduzione del numero di dipendenti, ridotto di circa 16mila unità. Tuttavia le Province continuano ancora ad assorbire soldi pubblici, poiché a loro sono demandate alcune funzioni fondamentali come la pianificazione territoriale, i trasporti pubblici, la costruzione e gestione delle strade provinciali, l’edilizia scolastica”.
“Al di là dell’opportunità di abolire o meno le province, è evidente che i costi per finanziare gli enti locali potrebbero essere sensibilmente ridotti attraverso una razionalizzazione delle funzioni e una migliore suddivisione dei compiti, ad esempio unificando Province, Camere di commercio e Prefetture, in modo da ottimizzare le prestazioni rese sul territorio e ridurre i costi a carico della collettività” – conclude Rienzi.
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