Prova di ribaltone sulla Rai
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fonte:
- La Sicilia.it
La mossa dei centristi.
L`Udc presenta una mozione per l`azzeramento del CdA. L`opposizione si accoda
Roma. Dopo le bordate verbali al CdA Rai dimezzato, l`Udc passa a vie di fatto, ma si ferma a un passo dal «ribaltone». E` successo ieri in commissione di Vigilanza dove i centristi della maggioranza hanno depositato la richiesta di azzerare il vertice di Viale Mazzini. Una presa di posizione forte, in piena sintonia con l`opposizione, ma sottratta alla verifica di una votazione che avrebbe provocato la frattura palese del centrodestra.
«Non abbiamo intenzione di spaccare la commissione», ha spiegato Iervolino (Udc), appena completata la lettura del documento. Solo di sollecitare i presidenti delle Camere, Pera e Casini, a intervenire in fretta per sanare una crisi che non può essere risolta con il reintegro «insensato e dannoso» dei tre consiglieri dimissionari.
Le ragioni che spingono a voltare pagina radicalmente, l`Udc le riconduce agli interessi aziendali e pubblici. «La Rai deve garantire qualità, libertà d`informazione e pluralismo – recita il documento – ma finora questo non si è verificato».
Poco importa, secondo l`Udc, se la Corte dei conti ha dichiarato legittimo il CdA: il «vulnus» c`è e va sanato con «le dimissioni» di Baldassarre e Albertoni. Il resto della maggioranza, però, non la pensa affatto così e insiste sulla soluzione del reintegro in tempi brevi. Tanto più che, anche secondo il ministro delle Comunicazioni, Gasparri, sarebbe proprio quella sentenza della Corte dei conti a indicarlo: «In questa vicenda stanno affiorando anche aspetti ridicoli», taglia corto il ministro.
Gli effetti del documento non si disperderanno nonostante la mancata votazione. Il presidente della Vigilanza, Petruccioli, si è incaricato di trasmettere gli atti delle ultime sedute ai presidenti delle Camere per segnalare l`orientamento maggioritario che ne è emerso. A questo punto, il cerino resta nelle mani di Pera e Casini. Il mosaico, però, non è ancora completo. Manca il verdetto del Tar del Lazio sul ricorso presentato dalle associazioni dei consumatori: la sentenza era attesa ieri, ma è stata rinviata al 22 gennaio.
Secondo il legale del Codacons, Rienzi, ci sarebbe un vizio nei documenti esaminati che potrebbe invalidare la sentenza dei giudici contabili: «La Corte dei conti ha convalidato le riunioni del CdA leggendo stralci dove sono presenti falsi clamorosi e omissioni».
Immediata la reazione di Viale Mazzini («il ministero delle Comunicazioni ha depositato i verbali nella loro integrità») e ha dato mandato ai propri legali di denunciare Rienzi alla magistratura penale. Baldassarre e Albertoni, assieme al direttore generale, Saccà, proseguono l`attività consiliare a tutti gli effetti. Lo hanno fatto anche ieri, proseguendo la definizione del progetto culturale dell`azienda e approvando il ddl Gasparri sulla riforma del sistema radio-tv. Albertoni ha proposto la realizzazione di un «tg delle culture, delle arti e degli spettacoli» in edizione quotidiana, per rispondere alle esigenze sponsorizzate dalla Lega.
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