Sono scesi sul piede di guerra circa un mese fa, preoccupati dalla decisione di Telecom di installare un paio di antenne Umts in un`area centrale di Cervia, anzi in un centro abitato ad alta densità di popolazione come quello che comprende i quartieri della Zona Amati e della Malva Nord. Poi, delusi dalla mancanza di riscontri da parte dell`amministrazione pubblica e dell`azienda di telefonia, con l`etichetta di `Comitato cittadino di difesa dall` inquinamento elettromagnetico, acustico e ambientale` hanno deciso di suonare la carica per la seconda volta. “Ci siamo riuniti in assemblea – dicono i responsabili del Comitato di zona – e abbiamo preso decisioni importanti su come agire nell`immediato futuro. Siamo stanchi ed esasperati da una realtà dei fatti che non tiene conto minimamente della salute dei cittadini. Gli uomini valgono più di qualsiasi progetto pensato per lo sviluppo della comunicazione ed è scandaloso che chi ci amministra sul contesto locale non abbia trovato gli argomenti giusti per difendere le nostre famiglie. Forse una parte dei cervesi non ha le informazioni necessarie per capire che sta succedendo un fatto grave, lesivo per la gente e per l`ambiente“. Il Comitato, presieduto da Gianni Bosi, ci va giù pesante, almeno in termini di protesta, pur mantenendo equilibrio e correttezza formale nell`esprimere le tensioni che lo hanno portato a riunirsi per mettere in discussione una volta per tutte l`operato della maggiore azienda di telefonia in Italia. “Sarebbe riduttivo affermare che vogliamo difendere il nostro territorio dall`inquinamento elettromagnetico ? precisano i portavoce del Comitato ? perché il vero obiettivo è quello di difendere i nostri figli. Chiediamo che il sindaco si impegni per tutelarci e metta da parte l`idea di profitto, anche se è rivolta alla comunità. Lo stesso discorso vogliamo riferirlo all`Ufficio Tecnico del Comune, visto che sin`ora si è dimostrato insensibile ai problemi degli abitanti e ha permesso un vero e proprio bombardamento di onde elettromagnetiche sui nostri quartieri. Alla luce di questa situazione, abbiamo deciso di innescare una battaglia sul piano giurisprudenziale“. Se non ci saranno movimenti di riavvicinamento tra Comune e cittadini, insomma, verranno azionati ben presto i meccanismi delle azioni legali. Il Comitato intanto, ha scelto l`aiuto del Codacons. E promette che se non ci saranno le condizioni per scendere a patti e le installazioni della Telecom procederanno come è stato pianificato, la mobilitazione contro le antenne Umts diventerà drastica e permanente.

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