Protesi difettose Rimborsati 200 mila euro
-
fonte:
- La Stampa
Centoquattromila euro sono già arrivati. Altri 80 mila arriveranno entro poche settimane. O almeno, queste sono le aspettative della Regione, che ha risposto alla richiesta della Corte dei Conti sui rimborsi dovuti dalla «DePuy» (gruppo «Johnson & Johnson») per le 79 protesi all’ anca impiantate in Piemonte. L’ indagine risale al 2013. L’ allora procuratore aggiunto Raffaele Guariniello aveva avviato gli accertamenti dopo aver ricevuto un esposto del Codacons, che segnalava problemi di salute legati al legato al rilascio di sostanze tossiche nel sangue, come ioni di cobalto e ioni di cromo. Sono stati i carabinieri del Nas a lavorare sulla questione. Molti ospedali piemontesi avevano acquistato quelle protesi, dal 2003 al 2010. Mille e 200 in tutto. Bloccate, sequestrate, restituite al mittente. Ma quelle impiantate erano un problema. Serviva quello che i tecnici chiamano «follow up», una serie di chiamate ai malati per avvertirli della problematica e concordare le modalità degli espianti. Fino a pochi mesi fa, la Regione non aveva un quadro aggiornato della situazione. E’ stata la procura della Corte dei Conti a chiederlo, per valutare eventuali responsabilità nel mancato incasso dei rimborsi. Un paio d’ anni fa, lo stesso avvocato dell’ associazione consumatori (Tiziana Sorriento) si era anche offerta di recuperare le cifre dovute dalla «De Puy». Un lavoro che avrebbe fatto gratis. Nulla da fare. L’ intervento di Corte dei Conti e Nas è arrivato poche settimane dopo la pubblicazione su «La Stampa» del «giallo» sulle cifre: nessuno (Regione e Asl) aveva il quadro completo della situazione. Molte richieste di rimborso sono partite dopo quel periodo. Secondo le tabelle finite sul tavolo degli inquirenti, le Asl hanno chiesto rimborsi per 183 mila euro, ma al momento ne hanno incassati soltanto 104 mila. Gli ospedali, poi, sono riusciti a contattare soltanto 75 su 79 malati che avevano subìto i trapianti di protesi: gli altri sono morti o irreperibili. Gli espianti sono stati 12 e l’ Asl più danneggiata dalla vicenda è stata la «Cn1», che ha chiesto rimborsi per 148 mila euro. Nel Torinese, la richiesta di rimborso più alta è stata fatta dal San Luigi di Orbassano (30 mila euro), altri ospedali dovranno ricevere qualche centinaio di euro per gli esami fatti ai malati. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
claudio laugeri
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- SANITA'
-
Tags: Corte dei Conti, DePuy, guariniello, Johnson & Johnson, protesi, rimborsi