«Prosciutto sequestrato, vogliamo i nomi delle aziende: i clienti sappiano cosa comprare»
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fonte:
- La Nuova Prima Pagina
«V engono a galla sempre più frequentemente casi in cui a rischio vi è la salute dei consumatori». Lo dice il Codacons dopo le notizie sul blitz dei carabinieri del Nas che hanno ispezionato diverse aziende nelle province di Modena, Bologna e Parma riscontrando irregolarità nel porre in commercio merce le cui caratteristiche non sarebbero corrisposte a quelle indicate o, peggio ancora, sarebbero state venute sostanze alimentari non genuine o scarti di lavorazione e prodotti in cattivo stato di conservazione che, invece di essere avviati allo smaltimento, sarebbero stati commerciati come ritagli di prosciutto ad aziende attive nella produzione di pasta ripiena. Quaranta le tonnellate di crudo, e ritagli di crudo, sequestrate. «Alla luce dei fatti – spiega in una nota il referente provinciale del Codacons Fabio Galli – da una parte viene spontaneo pensare che per fortuna c’ è il Nas ma, contem poraneamente, è inaccettabile che non si possa rendere noti i nomi delle aziende che vendevano questi prodotti ed i nomi delle aziende che acquistavano (inconsapevolmente) quella merce per la loro produzione di pasta ripiena. Se i carabinieri hanno sequestrato 40 tonnellate di prodotti lo avranno fatto dopo avere effettuato tutte le verifiche di laboratorio necessarie e dunque alla magistratura il compito di giudicare la gravità dei fatti per irrogare le e ventuali giuste pene ma, nel frattempo, i consumatori devono avere la possibilità di scegliere se continuare ad acquistare alimenti prodotti da quelle aziende o no. Però non conoscendone i nomi non potranno far valere alcun diritto, anzi inconsapevolmente continueranno con le loro abitudini con il rischio di tornare ad acquistare prodotti di aziende evidentemente senza scrupoli». Sottolinea Galli che «non si tratta, come potrebbe appari re, di voglia di giustizia sommaria che è lontana anni luce dallo spirito del Codacons, bensì voglia di fornire il consumatore di una formidabile arma di selezione del mercato a vantaggio delle aziende serie che per fortuna per ora sono ancora in maggioranza, anche tenendo conto dell’ odiosità di queste frodi che mettono a rischio la salute dei cittadini, soprattutto di coloro che per ragione di difficoltà economiche sono costretti ad acquistare solo tenendo conto solo del prezzo e non della qualità».
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