Pronto soccorso, Verona è già in linea
Maccagnani è anche il presidente regionale della Simeu, Società italiana di medicina di emergenza per urgenza, i cui vertici nazionali avevano segnalato nei giorni la carenza di personale.«Non credo che ci sarà una riduzione dei tempi di attesa», aveva detto il presidente della Simeu Francesco Rocco Pugliese, perchè il vero problema è che nei Pronto soccorso italiani mancano all’ appello duemila medici, altrimenti è impossibile rispettare i tempi massimi di attesa previsti». Altro problema centrale, evidenzia, «è che nei reparti ospedalieri mancano i posti letto, a causa dei tagli degli ultimi anni: è quindi impossibile che i pazienti, come prevedono le nuove regole, vengano smistati ai reparti per il ricovero, quando questo è necessario, entro un tempo massimo di 6-8 ore».Ma in Veneto la situazione sembra nettamente più positiva. «Nella nostra regione la carenza è meno grave rispetto ad altre», confida Maccagnani, «Verona al momento è dentro il limite ma attenzione perchè l’ età media è alta e nel giro di qualche anno potrebbe mancare personale: oggi l’ attrazione di lavorare in Pronto soccorso è bassa, non è semplice ed è rischioso, se uno può scegliere magari si rivolge altrove».Critico anche il Codacons con il presidente Carlo Rienzi, per cui «i nuovi codici sono una presa in giro per gli utenti e di sicuro non risolveranno i problemi. Le criticità non si risolvono certo ricorrendo a nuovi codici per il triage, ma aumentando il numero di medici e infermieri».
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