26 Gennaio 2018

«Pronti alla class action» «Denunce inascoltate»

le reazioni codici lombardia offre l’ assistenza per il risarcimento codacons e conftrasporto puntano il dito sulle poche risorse pubbliche
Nel giorno della disgrazia i candidati alla presidenza della Regione Lombardia hanno reagito in modo diverso. Sia Fontana (centrodestra) sia Gori (centrosinistra) hanno dichiarato: oggi non è il giorno delle polemiche, solo del cordoglio, e a far chiarezza sarà un’ inchiesta. Violi (M5S) invece ha detto: «Le responsabilità di Rfi sono evidenti: nessuna attenzione ai pendolari, nessuna manutenzione, nessuna programmazione se non sull’ alta velocità». «Gli esperti – ha continuato – mettono a rischio tutti i giorni la vita dei cittadini. È ora di dire basta investimenti sulle grandi opere inutili, abbiamo autostrade nuove costose e vuote e una linea ferroviaria che fa pietà», così Dario Violi, candidato presidente del M5S Lombardia, intervistato da Bianca Berlinguer a #cartabianca. Codici Lombardia Sull’ incidente è intervenuta anche Codici Lombardia, l’ associzione dei consumatori Lombardia Milano, preannunciando di mettersi a disposizione per una class action a favore di tutti i pendolari che si trovavano sul convoglio: «Per parte nostra vogliamo innanzitutto esprimere cordoglio per le vittime e un pensiero per tutti coloro che in questo momento sono in ospedale. Detto ciò non possiamo non ricordare a tutti i viaggiatori che si trovavano su quel treno che quanto accaduto ha delle ripercussioni in merito alla responsabilità che esulano dall’ accertamento dei fatti. Infatti vi è una responsabilità così detta “contrattuale”, richiamata anche nelle condizioni generali di trasporto che indica Trenord responsabile “in caso il passeggero subisca un danno alla propria persona causato da un incidente” come richiamato dal regolamento europeo (CE 1371/2007). Il viaggiatore ha però l’ obbligo di contestare immediatamente il danno a seconda delle circostanze in cui lo stesso è avvenuto (a bordo o in stazione) al personale addetto al controllo. Immaginiamo che la situazione in quei momenti sia stata abbastanza caotica per non dire peggio, per cui abbiamo attivato sin da subito il nostro ufficio legale e abbiamo messo a disposizione un modello per tutti coloro che erano trasportati su quel treno e hanno subito danni di varia natura, sia fisici che morali, per attivare un’ azione di classe che consentirà di riunire tutti coloro i quali hanno diritto a un risarcimento in un’ unica azione legale. Il modello è scaricabile dal sito www.codicilombardia.org». Per tutti coloro che desiderano maggiori informazioni e assistenza in questa situazione, Codici Lombardia è reperibile via telefono allo 02/3650 3438 e via mail [email protected]. Codacons Anche il Codacons è pronto a «denunciare le istituzioni» a seguito del deragliamento del treno a Pioltello. «In attesa che gli organi competenti chiariscano la cause del deragliamento – si legge in una nota del Comitato – non possiamo non chiederci se quanto avvenuto oggi possa considerarsi una tragedia annunciata». «Da anni – afferma il presidente Marco Donzelli – denunciamo disservizi e carenze del trasporto ferroviario locale a danno dei pendolari della Lombardia, e più volte abbiamo lanciato allarmi sul fronte della sicurezza di treni e infrastrutture». «Ad oggi – prosegue Donzelli – le nostre denunce sono rimaste del tutto inascoltate da parte delle istituzioni e se dalle indagini dovessero emergere falle sul fronte della sicurezza, non esiteremo a chiamare a rispondere gli enti locali e gli organi competenti per omissione e concorso nei reati che saranno accertati dalla magistratura». Conftrasporto «Strumentalizzare la triste vicenda della tragedia ferroviaria di oggi tirando in ballo il ponte sullo Stretto di Messina mi sembra a dir poco fuori luogo». Così il presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio, Paolo Uggè, interviene sulla tragedia ferroviaria. «Ecco, mi pare il caso che, soprattutto dopo una tragedia come questa, ci si debba concentrare sulla sicurezza e sull’ efficienza – puntualizza Uggè, che aggiunge -. Invece di applaudire agli investimenti finanziari e alle acquisizioni di aziende di trasporto su gomma all’ estero, troverei più sensato un invito a utilizzare le risorse pubbliche per investire in infrastrutture e per mettere in sicurezza la nostra rete ferroviaria».
edmondo varani

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