Produzione industriale +5,4% in 11 mesi 2010
ROMA Dall’ industria arrivano segnali di ripresa: dopo due cali consecutivi a novembre la produzione italiana ha segnato una risalita migliore delle attese, con un aumento dell’ 1,1% rispetto a quanto era stato registrato ottobre e un’ accelerazione su base annua (al +4,1% dal +2,9%). I NUMERI DELL’ ISTAT. L’ Istat calcola così un recupero tendenziale nei primi 11 mesi del 2010 pari al 5,4%. Dati ancora migliori giungono dall’ Eurozona, che tocca i massimi da due anni. Ma la distanza dai livelli pre-crisi resta e per il Csc, Centro studi di Confindustria, «la ripresa risulta ancora faticosa e alterna fasi più robuste a momenti di stasi». Anche l’ Istituto nazionale di statistica sottolinea che, nonostante la risalita, il confronto tra gli ultimi tre mesi e i tre precedenti risulta negativo (-0,7%). Tuttavia, a novembre la produzione industriale italiana ha marciato e ha ottenuto rialzi a doppia cifra nei comparti della fabbricazione di macchinari e attrezzature (+14,1%), di computer e prodotti di elettronica (+13,5%) e della metallurgia (+12,9%). Gli stessi settori hanno fatto bene anche nel riscontro sul più ampio periodo che va gennaio a novembre: con il rialzo più alto registrato sempre per le macchine utensili (+12,2%), seguite dalle apparecchiature elettriche (+10%). Per gli autoveicoli, invece, si osserva un calo a novembre (-1,1%), ma nell’ arco dei primi 11 mesi del 2010 il dato risulta positivo (+3,4%). GERMANIA IN CALO. Il penultimo mese del 2010 è stato positivo per tutto il Vecchio Continente: con l’ Eurozona che ha registrato una crescita congiunturale della produzione dell’ 1,2% e tendenziale dell’ 7,4%. Ancora più alti sono gli aumenti segnati dall’ Ue a 27 (rispettivamente +1,4% e +7,8%). Guardando ancora a Eurolandia, rispetto a ottobre va particolarmente bene la Francia (+2,3%), mentre arretrano Malta (-3,2%), Grecia (-1,5%) e anche Germania (-0,7%). DICEMBRE NEGATIVO. Secondo le anticipazioni del Csc, però, dopo «il forte rialzo di novembre», a dicembre la produzione si fermerà, restando «invariata» e per il quarto trimestre si registrerà un risultato negativo (-0,3%). Nella media del 2010, quindi, la crescita si manterrà al +5,4% rispetto al 2009, quando, ricorda il Centro studi della Confindustria, si era registrato un calo a doppia cifra. Insomma, aggiunge il Csc, se si è recuperato il 10,8% dal minimo segnato nella fase più acuta della crisi, il divario dal livello dei picchi precedenti alla recessione è ancora pari al 17,8%. La ripresa si farà più convincente nel corso dell’ anno. «Le indagine qualitative», sottolinea il Csc, «indicano che nei primi mesi del 2011 la produzione segnerà incrementi significativi». I COMMENTI. I risultati di novembre non convincono del tutto l’ Anie, l’ associazione nazionale imprese elettrotecniche, che nota come la corsa dell’ high-tech abbia subito un rallentamento. Sulla stessa linea sono anche i consumatori. Secondo il Codacons con i ritmi attuali si dovrebbe attendere l’ agosto del 2014 per recuperare il terreno perduto. Dai sindacati arrivano reazione diverse, la Cisl vede una «crescita debole e intermittente per tutto il 2010», mentre per la Uil si tratta di «dati confortanti». E la Coldiretti stima per l’ agricoltura un calo del 2% nel 2010.
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