30 Ottobre 2013

Processo Termoli jet: tutti assolti

Processo Termoli jet: tutti assolti

CAMPOBASSO «Termoli jet», a due giorni dalla prescrizione assolti tutti e 9 gli imputati. Il giudice monocratico del Tribunale di Campobasso Roberta D’ Onofrio ha scagionato dal reato di truffa aggravata a carico dello Stato, «perché il fatto non sussiste», il vecchio «gotha» della politica molisana: l’ exgovernatore Michele Iorio e gli exassessoriAntonio Chieffo, Gianfranco Vitagliano, Filoteo Di Sandro, Rosario De Matteis e Michele Picciano. Con la stessa formula, piena, sono stati assolti anche gli imprenditori Giuseppe e Paolo Larivera e il dirigente regionale Domenico Pollice. La sentenza è stata pronunciata ieri sera dopo una breve camera di consiglio.IlPm Fabio Papa aveva chiesto la condanna a 3 anni per Chieffo, a 2 anni per Giuseppe Larivera, a1 anno e4 mesi per Iorio, a1 anno e 2 mesi per Vitagliano, Di Sandro, De Matteis e Picciano, a 1 anno e 6 mesi per Pollice e a 1 anno per Paolo Larivera. Si è chiusa così una vicenda partita nel 2005, quando l’ allora esecutivo regionale concesse un contributo di 8 milioni di euro alla società Larivera, per l’ acquisto del «Termoli jet», il catamarano che doveva collegare il Molise alla Croazia. Partner privato individuato, secondo l’ accusa, senza gara di evidenza pubblica, violando i principi della concorrenza. Di viaggi all’ altra parte dei Balcani la nave ne ha fatti pochi, prima di finire all’ ancora nel porto di Termoli. Il verdetto è stato pronunciato dopo una lunga giornata, iniziata con l’ esame dei testimoni, 4 dei 18 indicati dalla difesa, consulenti della Regione e della società, un funzionario della Capitaneria di porto, l’ ex direttore regionale Antonio Frangioni. Gli altri non si sono presentati, «per oggettivi impedimenti», come ha detto l’ avvocato di Chieffo Gianfederico Cecanese. Ma il giudice D’ Onofrio, che nei giorni scorsi aveva imposto una profonda accelerazione al processo, ha invitato le parti a concludere. E alcuni degli avvocati difensori hanno rinunciato alle testimonianze. D’ Onofrio ha invece rifiutato la richiesta di perizia, avanzata dal legale di Iorio Arturo Messere. In tarda mattinata la chiusura del dibattimento, a cui ha fatto seguito la requisitoria del pubblico ministero, che ha invocato la condanna per tutti e9 gli imputati, così come la parte civile, Regione e Codacons. Nel pomeriggio le arringhe degli avvocati difensori, che hanno chiesto il proscioglimento degli imputati «perché il fatto non sussiste o perché non costituisce reato». Linea seguita dal giudice, che ha formulato l’ assoluzione con formula piena. Gli unici politici presenti in aula, durante l’ udienza e alla lettura della sentenza, Gianfranco Vitagliano e Filoteo Di Sandro. Assente Iorio. «Sarebbe stata unabeffa essere condannati alla vigilia della prescrizione – ha commentato Vitagliano – sono soddisfatto, anche se questa sentenza non ci risarcisce per le violenze e le maldicenze subite in questi anni». «E’ stata messala parola fine- ha affermato Di Sandro – a una situazione estremamente spiacevole. Oggi è stato dimostrato che l’ operazione era onesta e pulita e si poteva fare». Soddisfazione hanno espresso tutti i legali della difesa. Per l’ accusa, invece nessuna possibilità di ricorrere in appello. Domani il reato sarebbe stato prescritto. Regione L’ ex governatore Michele borio.

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